Grenoble, 1968. Quattro medaglie d'oro per l'Italia

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Grenoble, 1968. Quattro medaglie d'oro per l'Italia

Alle Olimpiadi di Grenoble (Francia), che si tennero dal 6 al 18 febbraio, parteciparono 1293 atleti di cui 1065 uomini e 228 donne in rappresentanza di 37 nazioni. L’apertura delle Olimpiadi fu proclamata dal Presidente della Repubblica, Charles de Gaulle, mentre il giuramento olimpico fu prestato dallo sciatore Leo Lacroix. Durante i 13 giorni di gara furono disputate 35 prove per 6 specialità sportive. Le medaglie assegnate furono in tutto 106.

La Germania si presentò per la prima volta con due squadre separate: Germania Est e Germania Ovest. Tra le nuove squadre vi furono anche il Marocco e il Principato di Monaco, mentre il Belgio non partecipò per mancanza di atleti.

Il francese Jean-Claude Killy vinse per la prima volta lo slalom gigante. Due giorni prima la conclusione delle Olimpiadi, Killy riuscì ad uguagliare la prestazione dell’austriaco Sailer che a Cortina D’Ampezzo, nel 1956, vinse le tre prove.

Nel pattinaggio di velocità, protagonista fu il norvegese Fred Anton Maier che nella prova dei 5000 metri ottenne la medaglia d’oro superando l’olandese Cornelius Ververk e migliorando il record mondiale di 3 secondi e 8/10. Nei 10.000 metri vinse invece a medaglia d’argento classificandosi alle spalle dello svedese Johnny Hoglin.

L’11 febbraio 1968 si svolse la finale di pattinaggio artistico femminile in cui l’americana Peggy Fleming prese il posto di Tenley Albright e di Carol Heiss, entrambe campionesse olimpiche nel 1956 e nel 1960. L’atleta vinse la medaglia d’oro con l’accordo di tutti i giudici che gli diedero il punteggio di 5,9. Qualche giorno dopo vinse il terzo mondiale che segnò la fine della sua carriera e il grande debutto nel professionismo.

L’Italia potè  ritenersi soddisfatta. Per la prima volta, dall’inizio delle Olimpiadi, il nostro Paese si aggiudicò 4 medaglie d’oro. Eugenio Monti, veterano del bob, si classificò al primo posto sia nel bob a due che nel bob a quattro. Nello slittino dominò Erika Lechner, mentre Franco Nones vinse la 30 km nello sci di fondo superando tutti gli scandinavi e anche il famoso finlandese Meantyranta Eero (7 volte medaglia d’oro dal 1960 a 1968).

L’Unione Sovietica riuscì a conservare il titolo di hockey sul ghiaccio davanti alla Cecoslovacchia e al Canada.

La Norvegia ritrovò il primo posto nella classifica ufficiale delle nazioni con 14 medaglie di cui 6 d’oro, 6 d’argento e 2 di bronzo seguita dall’Urss (13 medaglie) e dalla Francia con 9 medaglie di cui 4 d’oro nello sci alpino grazie a Jean-Claude Killy e Marielle Goitschel, 3 d’argento sempre nello sci alpino e 2 di bronzo.

La decima edizione delle Olimpiadi Invernali fu inoltre caratterizzata da molti record a partire dal pattinaggio di velocità sul famoso anello su cui furono battuti 6 primati olimpici su 8 e poi con le 3 medaglie d’oro di Jean-Claude Killy.

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