Il ciclocross ai Giochi Olimpici Invernali? La Val di Sole ha tracciato una linea con un grande show

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Giacomo Podetti

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Il ciclocross ai Giochi Olimpici Invernali? La Val di Sole ha tracciato una linea con un grande show

Domenica a Vermiglio è andata in scena una storica tappa di Coppa del Mondo, per la prima volta su fondo innevato. Con fuoriclasse come Van Aert, Pidcock e Vos protagonisti e un sogno che potrà diventare realtà, ma non in tempi rapidi. La fiducia del presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni: "Una sfida vinta, auspico l'inserimento nel programma olimpico".

La scommessa era grande e i rischi concreti, sul piano organizzativo e della sicurezza.

In Val di Sole, però, non hanno davvero lasciato nulla al caso e, grazie anche al supporto di una realtà come Flanders Classics, che gestisce alcuni grandi eventi del ciclocross (e del ciclismo su strada), il successo è stato totale.

Di cosa stiamo parlando? Del ritorno della Coppa del Mondo di ciclocross in Italia e con un appuntamento unico: una gara su fondo innevato, preparato ad hoc con un obiettivo a lungo termine: convincere il CIO ad inserire questa disciplina nel programma dei Giochi Olimpici Invernali, visto che da sempre si gareggia in questo periodo della stagione.

Mission impossible? No, perchè i contatti ci sono e un'apertura esiste, ma certo si parla di tempi non rapidi, con il programma di Milano-Cortina 2026 già in via di definizione (per i Giochi italiani ci sarà già la grande novità dello sci alpinismo) e magari una possibilità concreta per il 2030.

A Vermiglio, nella cornice dei Laghetti di San Leonardo, è stato spettacolo puro, condito dalla vittoria di un numero 1 come Wout Van Aert, che ha preceduto il connazionale Vanthourenhout e il campione olimpico di Mountain Bike, il britannico Tom Pidcock, mentre la gara femminile ha visto dominare le campionesse orange, con Fem Van Empel davanti a Marianne Vos, ma anche tanta Italia visto che Eva Lechner si è piazzata quarta e Alice Arzuffi settima.

“Abbiamo fatto la storia del ciclocross – ha dichiarato lo stesso Van Aert nel post gara - Ho voluto essere al via a tutti i costi, oltretutto adoro gareggiare in Italia per l'atmosfera, l'entusiasmo del pubblico, e anche oggi (ieri, ndr) non sono rimasto deluso. E' stata una gara molto tecnica, bisognava cercare di stare in sella il più possibile, e fare i conti con un percorso che cambiava giro dopo giro. Quando ho iniziato a fare ciclocross, la Coppa del Mondo toccava solo Olanda e Belgio: ora siamo in Italia, stiamo sperimentando scenari nuovi e credo sia positivo.

Magari qualche ragazzino italiano si sarà innamorato del cross, e sarà uno dei campioni di domani”.

La soddisfazione per il progetto Val di Sole e ciclocross di Coppa del Mondo, traspare anche dalle parole di Roberto Failoni, Assessore Sport e Turismo della Provincia Autonoma di Trento: “È stato un successo sorprendente, complimenti ai vincitori e a chi ha organizzato un evento spettacolare in una location unica. Il Trentino si conferma all'avanguardia negli eventi sportivi, e sempre di più nel mondo del ciclismo”.

C'è tanta fiducia da parte del numero 1 della Federciclismo italiana, Cordiano Dagnoni, proprio per un inserimento nel programma delle Olimpiadi Invernali. “La prima volta del ciclocross sulla neve è una sfida vinta da Val di Sole e dal Trentino: speriamo possa essere di buon auspicio per il futuro della disciplina e per un inserimento nel programma olimpico”, mentre Fabio Sacco, Direttore APT Val di Sole e Grandi Eventi Val di Sole, ha parlato di “un esperimento riuscito, speriamo che il ciclocross possa diventare una nuova tradizione del nostro territorio. Stiamo già ragionando sulla data del prossimo anno, questa disciplina è un filo rosso fra la Mountain Bike, che ormai è legata al nostro territorio, il mondo del gravel, che vogliamo sviluppare, e il turismo invernale”.

Infine Tomas Van den Spiegel, CEO di Flanders Classics: “Possiamo parlare di un grande successo, due gare bellissime e tante persone entusiaste. Con Val di Sole e UCI abbiamo creato un evento che rimarrà nella storia e nella memoria di tutti. Credo che oggi il ciclocross abbia fatto un passo verso le Olimpiadi, e spero potremo continuare a lavorare insieme per perseguire questo obiettivo”.

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