Caso Colturi, parla il presidente della federsci albanese Toci: "Per Lara pronto un extra budget, facciamo i nostri interessi"

Foto di Redazione
Info foto

GEPA Pictures

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Caso Colturi, parla il presidente della federsci albanese Toci: "Per Lara pronto un extra budget, facciamo i nostri interessi"

A Top Channel TV, il numero 1 della federazione balcanica ha confermato l'interesse della famiglia a gareggiare per l'Italia, ma dopo aver negato il nullaosta ha parlato del nuovo, potenziale accordo economico per trattenere la piemontese. "Non lo faremmo se non avessimo le possibilità finanziarie, il governo ci ha garantito 300mila euro per gestire un atleta del genere".

Il caso Lara Colturi dovrà risolversi, almeno in ottica stagione 2025/26, entro il prossimo 1° maggio che è la data limite per un eventuale cambio di nazionalità dopo quanto emerso in questi ultimi, bollenti giorni.

La richiesta di tornare in Italia, o meglio debuttare in tuta azzurra a livello seniores, pare proprio esserci stata da parte dell’entourage della classe 2006 valsusina, ma alla FIS non è giunta formalmente la documentazione necessaria anche perché, da parte albanese, non c’è stata apertura in tal senso.

Il caso è aperto e lo conferma, ai microfoni di Top Channel TV, proprio il numero 1 della federsci balcanica, ma al tempo stesso il mancato nullaosta per Lara è spiegato dal presidente Elvis Toci in maniera abbastanza netta, indicando uno scenario che vedrebbe una trattativa, prettamente sul piano economico visto che non ci sono dubbi sulla gestione sportiva con una squadra privata organizzata alla perfezione, tra il team Colturi e la stessa federazione che l’ha accolta nel 2022. “Non vedo nulla di anormale in questa storia, ovvero che Lara e i genitori abbiano pensato alla possibilità di gareggiare per il paese d’origine nell’anno dei Giochi Olimpici in casa – sono le prime parole di Toci – Noi però facciamo i nostri interessi e vorrei anche ricordare che senza l’Albania, pur avendo avuto un percorso agonistico precedente in Italia, non sarebbe l’atleta che è diventata ora”.

Non si può neppure escludere un anno ai box (e la perdita dei punti) in caso di rottura con la federsci albanese e il mancato via libera per l’Italia, sul nodo economico ecco la spiegazione di Toci: “Senza le finanze necessarie, saremmo noi i primi a non obbligare un atleta a rimanere. Il primo ministro Edi Rama ci ha garantito un finanziamento di 300mila euro e stiamo facendo uno sforzo straordinario per avere l’extra budget necessario per Lara; è vero, non eravamo sicuramente pronti per gestire su questo piano un atleta del suo livello, ma lei è importante anche per avere altre quote. Potremmo fare la storia con 3-4 atleti al via dei Giochi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
105
Consensi sui social