Olimpiadi invernali 2030: entro la prossima primavera potrebbe essere annunciata la sede ospitante

Olimpiadi invernali 2030: entro la prossima primavera potrebbe essere annunciata la sede ospitante
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Olimpiadi invernali 2030: entro la prossima primavera potrebbe essere annunciata la sede ospitante

Il direttore del CIO, Christophe De Kepper, nel corso di una sessione del Comitato Olimpico Internazionale a Losanna, ha comunicato che entro un anno saranno assegnati i Giochi invernali del 2030.

Procedono i lavori per l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali del 2030. Il direttore del CIO Christophe De Kepper ha fatto sapere che la Commisione ospitante della prossima sede dei Giochi è a buon punto con gli elementi da trattere, a che l'obiettivo rimane assegnare la manifestazione olimpica nel corso della 140esima sessione del CIO, in programma a Mumbai il 30 maggio 2023.

Sulla situazione si è espresso anche il presidente del CIO, Thomas Bach: "Occorre arrivare a dicembre con una situazione già chiara, per avviare un dialogo concreto".

Il direttore esecutivo del CIO, Christopher Dubi, invece ha annunicato che il periodo decisivo per l'assegnazione dei Giochi saranno i mesi finali estivi e quelli autunnali, dove le sedi interessate dovranno fare del loro meglio per convincere la commissione del CIO.

Attualmente le città in lizza per ospitare i Giochi del 2030 sono quattro: Salt Lake City (sede ospitante nel 2002), Sapporo (sede ospitante nel 1998), Vancouver (sede ospitante 2010) e la new entry Barcellona, che dopo Pechino potrebbe diventare la seconda città ad aver ospitato sia i Gochi estivi che quelli invernali.

"Le visite a Vancouver e Salt Lake City hanno offerto spunti interessanti, ce n'è in programma pure una a Sapporo. A Barcellona è saltata per motivi di giurisdizione, ma le proposte che la città offre insieme ai Pirenei sono molto interessanti" - ha detto riguardo le aspiranti sedi sopitanti Christophe De Kepper.

Delle ispezioni vengono fatte a sorpresa per scartare eventualmente le località che non vengono ritenute pronte, per allegerire i processi decisionali e concentrare le riflessioni solo sulle città che hanno i requisiti per poter ospitare un evento di tale portata: questo il modus operandi di Bach, per semplificare il lavoro delle commissioni e per spronare i partner opsitanti a presentare progetti sempre migliori.

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