Non riesce il filotto e l’assalto al primo posto del girone all’Italia dello sledge hockey. Nella giornata conclusiva del torneo di qualificazione paralimpica la spunta la Corea del Sud, che piega gli azzurri 3-2 dopo gli shootout.
Gli asiatici si aggiudicano una partita tiratissima prendendosi così il primato e l’applauso di un PalaTazzoli di Torino entusiasta per lo spettacolo regalatogli.
Una gara che ha visto scendere sul ghiaccio di Torino le due nazionali, entrambe con la certezza già acquisita di aver conquistato il pass. Una partita che si ripeterà sul ghiaccio russo nel marzo prossimo: gli azzurri si ritroveranno nello stesso girone paralimpico con i coreani, la Russia e gli Stati Uniti.
Italia-Corea valeva così il primato e il torneo. Entrambe soddisfatte per la qualificazione a Sochi 2014 nella giornata di ieri, ma tutte e due alla caccia di una vittoria aggiungerebbe prestigio ad un torneo disputato ad alto livello.
Gli asiatici passano in vantaggio dopo meno di 3’, grazie alla fuga del fenomeno della manifestazione, Seung-Hwan Jung (che risulterà miglior realizzatore della manifestazione insieme all’azzurro Planker, con 8 gol): nell'azione, il portiere azzurro Stillitano respinge il puck senza peerò evitare la successiva carambola in rete. Senza demordere, il sestetto azzurro reagisce e mette a dura prova i riflessi dell’estremo coreano. E proprio dopo una serie di parate, arriva l’1-1, con un gran gol di Gianluigi Rosa. Tutto molto semplice grazie alla combinazione vincente con Chiarotti e Planker. Il pari sembra meritato per la reazione decisa dell’Italia dopo lo svantaggio.
Nel secondo periodo, la Corea sembra essere superiore all’Italia, cominciando con una spinta sul ghiaccio maggiore ma Santino Stillitano tiene a galla i suoi con una parata sul numero 10 coreano Cho con l’Italia in inferiorità numerica per l’esclusione di Planker.
Lo stesso attaccante altoatesino apre le marcature nel terzo periodo, sfruttando bene un assist di Leperdi dopo appena 42 secondi di gioco. Gli azzurri prendono fiducia e costringono il portiere coreano Man-Gyun Yu a tre interventi decisivi in pochi secondi. Le emozioni si susseguono al PalaTazzoli ed è battaglia vera sul ghiaccio torinese. Battaglia che premia gli ospiti con il 2-2 con il gol di Sang-Hyeong Park, in regime di power play (espulso l’azzurro Condello). La gara diventa palpitante perché, a 30 secondi dalla fine, gli asiatici falliscono il 2-3 grazie a uno strepitoso intervento in difesa di Cavaliere. Si va al tempo supplementare.
L’Italia parte fortissimo, trascinata dall’instancabile Rosa, con occasioni anche per Cavaliere e Leperdi, ma i 5 minuti supplementari non regalano il gol-vittoria agli italiani. 2-2 dopo 45 minuti, più i 5 dell’overtime, senza respiro. Logica la conclusione dopo una gara equilibratissima, agli shootout. Ai rigori regna ancora l’estremo equilibrio (un errore a testa, per l’Italia sbaglia Corvino): si va a oltranza e l’Italia esordisce con l’errore di capitan Chiarotti. Min-Su Han non fallisce il suo tiro e i coreani esultano.
Torino si congeda con scene di commozione opposta nelle istantanee dell’ultimo giorno di gare. Da una parte la delusione giapponese, dovuta all’impossibilità di disputare la Paralimpiade per difendere l’argento conquistato a Vancouver nel 2010. Dall’altra la squadra della Svezia che si prende l’abbraccio dei propri cari accorsi negli ultimi giorni di gare per spingere i cari verso l’ultima barriera che li ha portati a Sochi.
Applausi sinceri, invece, non solo per i beniamini di casa, ma anche per Corea e Svezia, prima e terza sul podio delle premiazioni e per i migliori giocatori del torneo. Il portiere svedese Nilsson, Gianluigi Rosa, miglior difensore, e il migliore attaccante Seung-Hwan Jung, il coreano best scorer a Torino.
Queste le sensazioni di Gianluigi Rosa, miglior difensore della manifestazione del PalaTazzoli, che a Sochi disputerà la sua seconda Paralimpiade: «In questo torneo abbiamo dimostrato, assieme alla Corea, di essere la squadra più forte e di meritare un posto nel Gruppo A mondiale in cui siamo. Rincontreremo i coreani a Sochi e pensando anche alle altre avversarie del girone sappiamo che possiamo giocarcela con tutti. Quest’anno è stato un po’ anomalo, abbiamo dovuto lavorare tanto d’estate per arrivare in condizioni già ad ottobre fuori dal ghiaccio. Sinceramente, avevo dei segnali di buona condizione e durante il torneo, proprio la mia forma è stata utile per fermare giocatori veloci come il coreano Seung Hwan-Jung».
Uno dei veterani azzurri, Gregory Leperdi, Mvp contro la Corea: «Le abbiamo provate tutte per vincere il torneo ed è stato un ottimo allenamento per la sfida che ci aspetta in Russia. Abbiamo giocato molto bene, ma personalmente mi mangio un po’ le mani perché all’overtime ho avuto il disco per chiudere l’incontro e l’ho sparato sul portiere. Le cinque partite in sei giorni si sono fatte sentire, è stato veramente stancante, però mi sono sentito molto bene anche in quest’ultimo match con la mente un po’ più libera. Sappiamo su che cosa dobbiamo lavorare, ci aspetta una Paralimpiade tosta, con avversari tosti come Stati Uniti e Canada, per cui saranno partite davvero avvincenti. L’obiettivo dichiarato è passare il girone».
Superare il girone: un auspicio che sembra realizzabile e che significherebbe, obbiettivamente, avere la più che concreta possibilità di arrivare a una medaglia. L'importante è che a Sochi, l'affiatata squadra azzurra ci sarà. E sarà pronta a fare la sua parte.
RISULTATI quinta e ultima giornata
Germania-Gran Bretagna 8-3
Svezia-Giappone 4-3
Italia-Corea del Sud 3-2
CLASSIFICA finale (in neretto le qualificate per Sochi 2014)
Corea del Sud 14
Italia 12
Svezia 10
Germania 6
Giappone 3
Gran Bretagna 0
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