Fontana-FISG, lo scontro è totale. Il presidente Gios a Casa Italia: "Ha distrutto il clima in squadra"

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Justin Setterfield

Short Trackpechino 2022

Fontana-FISG, lo scontro è totale. Il presidente Gios a Casa Italia: "Ha distrutto il clima in squadra"

Dopo gli attacchi della campionessa olimpica nei giorni scorsi, oggi il presidente federale ha parlato a 360° della situazione. Ponendo paletti anche per l'eventuale quadriennio di Arianna verso Milano-Cortina 2026.

Lo scontro è totale da tempo, ormai anni, tanto che Arianna Fontana aveva deciso di trasferirsi in Ungheria per allenarsi, assieme al marito Anthony Lobello che la segue in qualità di tecnico personale, al di fuori quindi dei quadri federali dello short track.

La fuoriclasse valtellinese, sin dopo l'oro nei 500 mt a Pechino 2022, ribadendo però di nuovo i suoi pensieri anche dopo le altre gare di questi Giochi Olimpici, ultima delle quali mercoledì con l'argento nei 1500 che l'ha incoronata atleta italiana più vincente nella storia a cinque cerchi con 11 medaglie, ha tuonato contro la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e pure compagni di nazionale, riferendosi ad episodi spiacevoli avvenuti in pista tra scontri più o meno volontari.

Fontana ha chiesto che la FISG, tra l'altro con un bilancio trionfale in questa rassegna visto che, sino ad ora, i due soli ori azzurri arrivano dal ghiaccio con l'impresa di Arianna e del doppio misto del curling (e lo short track non è mai andato così bene, con quattro medaglie complessive), faccia un passo nella direzione di una collaborazione che possa portarla a disputare la sua sesta Olimpiade, a Milano-Cortina 2026. Il numero 1 federale, Andrea Gios, oggi è intervenuto in conferenza stampa a Casa Italia, rispondendo colpo su colpo alla sua atleta più rappresentativa.

Arianna non mi rivolge la parola da mesi, ovvero dalla consegna dei Collari d'Oro del CONI, lo scorso 12 ottobre – riporta “La Gazzetta dello Sport” - Sapevo che si sarebbe sfogata, ma come Federazione non abbiamo nulla da rimproverarci. Abbiamo sempre lavorato con il massimo scrupolo, nell'interesse della Federazione e di Arianna. Lei è il nostro più importante asset, però ci sono delle regole, non è che gli atleti possono scegliere loro gli allenatori della Nazionale. Il nostro obiettivo è far crescere tutti gli atleti, Arianna compresa.

Lei è stata messa nelle condizioni che noi ritenevamo ottimali per poter svolgere la sua attività, seguendo le richieste sue e del marito-allenatore senza che ci potessero essere ripercussioni sul gruppo. E i risultati lo dimostrano, i suoi e della squadra. La FISG si è assunta tutte le spese per la preparazione di Arianna in questi tre anni; Lobello ci ha presentato un programma e noi abbiamo assecondato pienamente le richieste del tecnico, sostenendo tutte le spese, dall'appartamento ai macchinari, quando Arianna ha deciso di staccarsi dalla Nazionale e di andare ad allenarsi in Ungheria. Quando là sono venute meno le condizioni per restare, e Arianna e Anthony sono dovuti rientrare nel gruppo azzurro, non c'è stata nessuna emarginazione da parte nostra. Semplicemente Lobello non era il responsabile tecnico della Nazionale, quindi aveva delle limitazioni. Ma non gli è stato certo impedito di allenare Arianna”.

Riferendosi proprio al tecnico-marito, Gios specifica anche in chiave futura: “Non crediamo che Lobello abbia le carte in regola per essere l'allenatore di tutta la Nazionale di short track. Noi abbiamo altri 18 atleti, non c'è solo Arianna. Non so se lei ora rivendichi ancora questa richiesta e lo pone come punto principale, visto che non ci parliamo appunto dal 12 ottobre. Anche qui a Pechino lei mi evita, ha evitato anche gli incontri a Casa Italia con gli altri compagni di squadra. Comunque i contatti con Arianna li ha sempre tenuti Ippolito Sanfratello, il nostro segretario generale, quasi quotidianamente”.

E sulle accuse ad un compagno di squadra (presente a queste Olimpiadi, ha confermato Fontana), il presidente della FISG non ci sta: “La parte più stonata delle esternazioni di Arianna riguarda questa vicenda, che peraltro risale a tre anni fa, che avevamo affrontato e chiarito a suo tempo e per noi era morta e sepolta. Era emerso che si fosse trattato di una situazione tipica di un allenamento comune, nella quale un'atleta donna si trova a dovere fare i conti con compagni che hanno una struttura fisica decisamente più importante, per cui i contatti che ci possono essere nello short track non sono gli stessi che ci sarebbero fra donne.

Questi stessi uomini che lei accusa si sono allenati per anni con Arianna, l'hanno fatta crescere, l'hanno portata sino a queste medaglie. Trovo questa sua uscita sgradevole, ha distrutto il clima della squadra in un momento così importante. Credo molto nel gruppo, ci si scontra e ci si chiarisce negli spogliatoi, poi vince il gruppo. Arianna è una campionessa straordinaria, a me serve un leader. Durante un'Olimpiade non si fanno dichiarazioni del genere”.

Il 19 marzo ci saranno le elezioni federali, Gios è candidato unico e sottolinea che “prima del rinnovo del Consiglio non ha senso discutere di questo caso. Sarà una delle nostre priorità a elezione avvenuta, di certo noi cercheremo di agevolarla e aiutarla, come abbiamo fatto finora. Ma se Lobello vuole diventare l'allenatore della Nazionale, dico subito che non è possibile”.

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