La riconsegna del tricolore e il ritrovo dei medagliati di Pechino 2022 al Quirinale: una giornata speciale

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La riconsegna del tricolore e il ritrovo dei medagliati di Pechino 2022 al Quirinale: una giornata speciale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto da Michela Moioli e Giacomo Bertagnolli la bandiera portata in alto dagli azzurri ai Giochi Olimpici e Paralimpici. Malagò: "Ancora più impegno e voglia di fare per Milano-Cortina 2026".

Una cerimonia di riconsegna del tricolore, al Palazzo del Quirinale, e una giornata speciale per gli atleti italiani medagliati ai recenti Giochi di Pechino 2022.

Il Presidente Sergio Mattarella ha ricevuto, dalle mani dei rappresentanti azzurri alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi andate in scena tra febbraio e marzo, ovvero Michela Moioli e Giacomo Bertagnolli che hanno sfilato nelle due cerimonie d'apertura, quella bandiera che la nazionale ha fatto splendere portando a casa 24 medaglie complessive.

C'erano quasi tutti a Roma, impegni sportivi permettendo (come Amos Mosaner, ad esempio, a Las Vegas per il Mondiale maschile di curling), con il numero 1 del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente del comitato paralimpico, Luca Pancalli, che hanno già lanciato il quadriennio che porterà ai Giochi di Milano-Cortina 2026. Malagò ha sottolineato come quella di Pechino “sia stata la seconda spedizione più vincente di sempre, con il peso che ha avuto il movimento femminile e la grande soddisfazione per la multidisciplinarietà dimostrata dai nostri atleti. Per Milano-Cortina, ci metteremo ancora più impegno e voglia di fare nelle nostre Olimpiadi”.

Ribadisco a tutti i complimenti per i successi ottenuti – le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Avete onorato la nostra bandiera con il vostro impegno e i risultati. Ogni mattina osservavo solo la colonna del complesso delle medaglie, perchè è quella che dà l'idea dell'intero movimento; Arianna Fontana è diventata l'azzurra più medagliata della storia ai Giochi Olimpici invernali, Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno ottenuto un oro storico in una disciplina poco praticata, ma che ho seguito con grande interesse.

E ancora Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli, Sofia Goggia alla quale ho ribadito i complimenti, capace di una performance di grande livello a soli venti giorni dall'incidente. E' andata al di là di ogni speranza, un argento che vale oro. E ancora Federica Brignone, che ha abbinato le medaglie olimpiche alla Coppa del Mondo di super-g, ma più in generale vorrei ricordarvi tutti per quanto avete fatto. Milano-Cortina sarà un impegno importantissimo e un traguardo da vivere al massimo livello possibile, per segnare il recupero dei valori che le Olimpiadi e le Paralimpiadi indicano, anche in questi tempi difficili".

Michela Moioli ha “sostituito” Sofia Goggia in qualità di portabandiera, lo scorso 4 febbraio, tornando poi dalla Cina con un'altra medaglia olimpica, ovvero l'argento nella prova a squadre assieme a Omar Visintin. “E' stato un onore essere l'alfiere di questa squadra, per un'Olimpiade intensa, ricca di difficoltà, ma affrontata con impegno, determinazione e resilienza.

Nei momenti più difficili, l'affetto dell'Italia l'abbiamo sentito anche dall'altra parte del mondo. Milano-Cortina saranno le Olimpiadi di tutti gli italiani, per regalare ancora grandi emozioni”.

E' stata una Paralimpiade strana, con quanto successo nei giorni precedenti con gli spiacevoli avvenimenti legati alla guerra, ma che non hanno rovinato il nostro spirito di gareggiare per una sana competizione – le parole di Giacomo Bertagnolli, di nuovo d'oro come a PyeongChang 2018 – Un grande orgoglio portare questa bandiera, l'aspetto più bello però è stato condividere i risultati con tutta la squadra, abbiamo fatto un grande passo in avanti”.

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