Semplicemente... Johaug! E' tris d'oro in una 30 km senza storia, sul podio Diggins e Niskanen

Foto di Redazione
Info foto

Ezra Shaw

Sci Nordicopechino 2022

Semplicemente... Johaug! E' tris d'oro in una 30 km senza storia, sul podio Diggins e Niskanen

La norvegese, alla sua ultima recita olimpica, chiude il programma del fondo con un assolo straordinario. Beffa nel finale per Andersson, mentre le azzurre non rientrano nelle prime 30 posizioni.

Come solo Marja Liisa Hamalainen-Kirvesniemi a Sarajevo.

Tre titoli individuali nella stessa edizione dei Giochi Olimpici, impresa che dopo 38 anni torna a realizzare Therese Johaug, autentica dominatrice sulle nevi di Zhangjiakou. Dopo skiathlon e 10 km in classico, la campionissima norvegese si regala la medaglia d'oro in una 30 km TL senza storia, come da pronostico. Il dominio odierno di Johaug si rispecchia perfettamente nei distacchi inflitti alle avversarie, veramente notevoli.

Johaug vince la prima e l'ultima gara di questi Giochi, rifilando 1'40” ad una splendida Jessie Diggins d'argento per gli Stati Uniti, mentre la lotta per il bronzo si risolve solo in un drammatico sprint finale, con Ebba Andersson che crolla clamorosamente sul più bello, dopo essere stata medaglia virtuale per quasi tutta la gara, e Kerttu Niskanen, beffata per 4 decimi per il titolo della 10 km, che si va a prendere un altro podio resistendo al ritorno di Sundling, quarta, e Sorina quinta, con Andersson addirittura ottava dietro pure a Brennan e Claudel. In nona posizione un'ottima Mariya Istomina, seconda russa di giornata nella classifica finale, 10° posto finale per la finnica Krista Parmakoski, che non è riuscita a difendere l'argento di Pyeonchang 2018.

Da sottolineare che Johaug ha effettuato l'allungo decisivo sulle avversarie nel corso del 9° km, confermando la netta superiorità rispetto alle avversarie già dimostrata nel corso delle altre gare olimpiche. Il ritmo alto, tenuto sin dai primissimi km, ha messo in crisi gran parte delle atlete, comprese le sue connazionali, tutte fuori dalla top 10 (Lotta Weng tredicesima, Tiril Weng quattordicesima e Ragnhild Haga ventottesima), e soprattutto la russa Natalia Nepryaeva, che è stata costretta ad alzare bandiera bianca col pettorale numero 1, proprio come Johannes Klaebo nella giornata di ieri.

Prova opaca in casa Italia: nessuna azzurra ha raggiunto la top 30. La migliore è Cristina Pittin, trentatreesima, con un distacco abissale da Johaug (+ 9'00"8), subito dietro di lei Martina Di Centa, trentaquattresima. Quarantesimo posto finale per Anna Comarella, che ha pagato la condizione non ancora così ottimale su una distanza così iMpegnativa; quarantaseiesima Caterina Ganz. Si chiude così l'Olimpiade dello sci di fondo azzurro, salvata in parte solo dal lampo di 'Chicco' Pellegrino nella sprint, con un bilancio generale piuttosto preoccupante: nelle gare distance, tra settore maschile e femminile, l'Italia ha raggiunto solo una top 10, con l'8° posto di Francesco De Fabiani nello skiathlon.

Lo sci di fondo saluta dunque Zhangjiakou, con Therese Johaug vera e propria donna copertina delle gare femminili, nonostante a livello di squadra la Russia abbia ottenuto buonissimi risultati, ed Alexander Bolshunov mvp nel settore maschile, con due ori individuali conquistati, oltre alla staffetta 4x10 km. Nel 2026, saranno le nevi della Val di Fiemme, sul tracciato del Lago di Tesero, il teatro delle sfide olimpiche, per uno spettacolo tutto da ammirare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
38
Consensi sui social

Più letti in Sport invernali

Oggi Matilde Lorenzi avrebbe compiuto vent'anni: le azzurre in gara per lei, prosegue la raccolta fondi

Oggi Matilde Lorenzi avrebbe compiuto vent'anni: le azzurre in gara per lei, prosegue la raccolta fondi

Il 15 novembre 2004 nasceva la stella di una ragazza con tanti sogni, che ci ha lasciato lo scorso 28 ottobre tra le lacrime di famiglia, amici, compagne, tecnici e tantissima gente rimasta sbigottita per quanto successo. Il progetto Matildina4Safety accende una luce per la sicurezza, domani a Levi la prima uscita della nazionale femminile dopo la sua scomparsa.