Tutta l'emozione di Sofia e Giacomo, consegnato il tricolore per i Giochi: "A Pechino per tutti gli italiani"

Tutta l'emozione di Sofia e Giacomo, consegnato il tricolore per i Giochi: 'A Pechino per tutti gli italiani'
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Tutta l'emozione di Sofia e Giacomo, consegnato il tricolore per i Giochi: "A Pechino per tutti gli italiani"

Al Palazzo del Quirinale, la cerimonia per i portabandiera azzurri, Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli, ai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali: le parole del Presidente Mattarella e la confessione della bergamasca. "Quella telefonata di febbraio mi ha dato una spinta in più per tornare".

Una giornata da ricordare, quella che hanno vissuto a Roma i campioni azzurri delle discipline invernali.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ospitato infatti al Palazzo del Quirinale la cerimonia di consegna del tricolore ai portabandiera che rappresenteranno l'Italia ai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Pechino 2022. Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli saranno i simboli del movimento in Cina, così come un'altra campionessa olimpica, Michela Moioli (anch'essa presente oggi nella capitale, come Federica Brignone, Marta Bassino e le sorelle Nicol e Nadia Delago al fianco di Goggia, ma anche il vice campione del mondo Luca De Aliprandini), che sventolerà il tricolore nella cerimonia di chiusura dell'evento a cinque cerchi.

Goggia e Bertagnolli, entrambi in forza al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, hanno mostrato tutta la loro emozione, con le parole del Presidente Mattarella che hanno particolarmente colpito. “Andrete a Pechino accompagnati dall'attenzione e dall'affetto degli italiani, sarà un'avventura affascinante e la cosa più importante è la passione e il desiderio che mettete sempre per superare i vostri limiti.

Voglio sottolineare il valore particolare del movimento paralimpico, cresciuto molto negli ultimi anni e misura della civiltà di una società”.

Giacomo Bertagnolli, 23enne trentino capace di conquistare 4 medaglie (con 2 ori) ai Giochi Paralimpici di PyeongChang, ha spiegato di “avvertire un grandissimo onore per essere stato scelto dal presidente Pancalli. Sarà un compito molto difficile perchè rappresenterò tutto il mondo paralimpico e gli amici che saranno con me a Pechino. L'importante sarà raccontare tramite lo sport una storia di valori che a molti ancora sfugge”.

Emozionatissima Sofia Goggia: “Mi piace pensare che questo ruolo non sia partito solo dalla vittoria di PyeongChang, ma ripenso spesso a quella chiamata ricevuta a metà febbraio, dopo l'infortunio che mi ha costretta a saltare i Mondiali di Cortina ai quali tenevo moltissimo. Lei mi chiamò – ha ricordato Sofia riferendosi al Presidente Mattarella – esortandomi a guardare oltre, verso la spedizione di Pechino 2022, dandomi la forza e il coraggio, incurante degli ostacoli che avrei trovato. Credo di aver fatto proprio così.

Quando ho ricevuto l'incarico, ero emozionata e anche impaurita, perchè essere portabandiera non significa solo sventolare il nostro tricolore alla cerimonia d'apertura dell'evento che rappresenta la massima espressione sportiva, ma significa anche essere garante di valori etici e sportivi. Le prometto, Presidente, che daremo il meglio come spedizione”.

Qualche minuto più tardi, la fuoriclasse bergamasca ha spiegato ai microfoni di Rai Sport di non aver preparato nulla del discorso, ammettendo che questa giornata “ha toccato le corde del mio cuore come mai prima d'ora”. E si è parlato anche dei prossimi obiettivi: “Mancano 42 giorni alle Olimpiadi, ma ci sono tantissime gare di Coppa del Mondo dove proverò a studiarmi ancora meglio, a mettere a punto il set-up e poi ai Giochi ci penserò una volta atterrata in Cina.

Come diciamo noi, ragionare curva dopo curva, vivendo nell'oggi”.

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