Sochi, -44. Le grandi sorprese olimpiche (2): Marina Kiehl, l'antipatica vincente!

Marina Kiehl, la miliardaria vincente solo... da antipatica!
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OlimpiadiOro in DH a Calgary '88

Sochi, -44. Le grandi sorprese olimpiche (2): Marina Kiehl, l'antipatica vincente!

CALGARY (Canada) - Caratterino focoso che i tecnici federali hanno tentato invano di domare, figlia di un ricchissimo imprenditore di Monaco di Baviera, Marina è in realtà una grande campionessa, capace di vincere 7 gare (tra gigante e superG) in Coppa del Mondo con 18 podi a soli 23 anni di età, ma mai... nella specialità che le diede l'oro dell'eternità, ai Giochi di Calgary, ovvero in discesa libera. In Canada non è decisamente lei la favorita per questa gara, anzi. E dopo quel trionfo, non combinerà più nulla decidendo di ritirarsi un mese più tardi... 

Calgary, stato dell'Alberta, Canada, 18 febbraio 1988. E' il gran giorno della discesa libera femminile ai Giochi che consacreranno il talento di Alberto Tomba. Le favorite sono tutte svizzere, dall'alto di una squadra irripetibile che dominerà tutto il decennio: in primis, Michela Figini, campionessa a Cinque Cerchi in carica (a Sarajevo '84 beffò la favoritissima Maria Walliser, ripetendosi poi ai Mondiali di Bormio '85) e Maria Walliser appunto, assieme hanno dominato le ultime edizioni di Mondiali e Giochi Olimpici nella velocità e si sono spartite anche tre Coppe del Mondo dal 1985. Maria è oro iridato in carica, a Crans Montana '87 si è consacrata definitivamente vincendo discesa e superG sempre davanti alla grande rivale, Figini, rimastaci due volte d'argento. Ma anche Brigitte Oertli, Chantal Bournissen... 

Come sempre, però, l'imprevisto è dietro l'angolo. Marina Kiehl da Monaco di Baviera, classse '65, tedesca (all'epoca) dell'ovest è una signora campionessa, finita 4a in discesa l'anno precedente ai Mondiali svizzeri, e 5a a Sarajevo '84. E' stata medaglia d'oro ai mondiali jr. proprio in libera, nel 1983, al Sestriere. In Coppa del Mondo è una delle protagonsite ormai da 4 stagioni, può vantare 18 podi in quattro specialità (tranne nello slalom), una coppa di specialità in gigante (1984-'85) una in superG (1985-'86), 7 vittorie, una in gigante e 6 in superG, dov'è ovviamente stra-favorita per l'oro olimpico (infatti si piazzerà... 13a nella gara dell'austriaca Wolf). 

Non ha una reputazione immacolata, anzi, la sua personalità dura, forte, a volte scontrosa, non piace a nessuno. Nell'estate che precede la stagione 1987-'88, quella dei Giochi di Calgary, manager e sponsor della tedesca le impongono di essere più gentile e accondiscendente con tutto lo staff di persone che la circonda, e i media. L'impresa riesce, ma i risultati si riducono drasticamente: nessuna vittoria, un solo podio a fine '87, per altro in discesa. La situazione precipita a tal punto che un famoso giornalista tedesco la implora di tornare ad essere "maleducata come prima, perché quando sei "cattiva", sei decisamente migliore sugli sci". Alla vigilia del Giochi canadesi, deluso dai suoi recenti risultati, lo staff tedesco minaccia di lasciarla fuori dalla squadra per il superG, l'evento in cui ha più chance di vincere una medaglia d'oro. E lei esplode, insultando tutto e tutti, come ai bei tempi, per il sollievo dei suoi fans. Tra le polemiche, si arriva a un compromesso: Marina correrà la discesa, che si tiene tre giorni prima del suo amato superG, dove potrà gareggiare solo se si classificherà tra le prime sei in libera. 

Video non disponibile
Video : Marina Kiehl Olympiasieg Abfahrtslauf Calgary - TSV 1860 München

Vista oggi, sembra una follia, ma 25 anni fa poteva succedere anche questo, in Germania. In ogni caso, la Kiehl, che in 7 anni di Coppa del Mondo non vincerà mai in discesa, si presenta al cancelletto schiumando rabbia. La sua prova è folle, selvaggia, rischia di cadere due volte, ma è anche velocissima. Come nessuna. Con il pettorale n.8, rifila 75 centesimi alla svizzera Oertli, argento, e 77 alla canadese Percy, bronzo. Maria Walliser è 4a, Michela Figini 9a. "Ero fuori controllo - spiegherà poi lei - ho cercato solo di lasciar correre i miei sci il più possibile". Nessuna la batte, ma Marina non festeggia fino alla discesa dell'ultima concorrente, un'argentina, perché in passato era già stata beffata due volte da atlete con pettorali alti. 

Tre giorni più tardi gareggerà ovviamente in superG, senza rabbia agonistica, finendo 13a. E un mese dopo appenderà gli sci al chiodo, a 23 anni...

                                                                                              (2- Continua)

Qui trovate la prima puntata, sulla canadese Kerrin Lee-Gartner!  

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