Dopo circa due mesi dalle riunioni che hanno dato il via libera al progetto di fusione tra Alagna e Alpe di Mera, Andrea Colla, direttore della società Monterosa 2000 Spa, ci illustra il punto della situazione per il futuro delle due stazioni sciistiche della Valsesia.
In cosa si differenziano tra di loro Alagna e l’Alpe di Mera?
Monterosa 2000 Spa e Alpe di Mera Spa sono due società pubbliche rispettivamente proprietarie delle stazioni sciistiche Alagna e Alpe di Mera ed i soci sono pressochè i medesimi Enti territoriali. Le due località tuttavia sono completamente differenti tra loro: Alagna, che è alle pendici del Monterosa, ha un territorio che si sviluppa dai 1200 metri dell’abitato sino ai 3030 del Passo dei Salati, con possibilità di salire sino al ghiacciaio di Indren a 3.275 metri. L’Alpe di Mera invece rimane a metà valle e sorge in un alpeggio, abitato tutto l’anno, che raggiunge i 1700 metri di quota. È orientata verso nord e gode quindi di un’esposizione perfetta per mantenere un ottimo innevamento. Alagna e l’Alpe di Mera sono due stazioni complementari: la prima destinata ad uno sci d’alta quota ed al freeride, da qui l’appellativo di Freeride Paradise, collegata ad un comprensorio enorme che è il Monterosa Ski, eccezionale per la pratica del cosiddetto ski safari. La seconda ha invece un territorio più adatto ai principianti, alle famiglie, agli allenamenti e alle competizioni agonistiche. I due target di clientela sono completamente diversi e questa è la vera forza dei due territori e uno dei principali motivi per cui le due società, Monterosa 2000 Spa e Alpe di Mera Spa stanno pensando di unirsi.
Com’è nata l’idea della fusione delle due località sciistiche?
È un processo che è in corso già da diverso tempo e che è nato partendo dall’assunto che le stazioni sciistiche costituiscono l’"industria di montagna”, sono l’unica vera attività economica che in montagna consente di produrre una parte consistente del PIL del nostro Paese, sono il veicolo per poter mantenere e a volte incrementare sul territorio la popolazione, creando occupazione, diretta ed indiretta, economia indotta e valore immobiliare. In questo momento Monterosa 2000 Spa è sia proprietaria che gestore degli impianti di risalita d Alagna, mentre Alpe di Mera Spa, proprietaria degli impianti di Scopello, ha affidato la gestione da circa 10 anni ad una società privata il cui contratto scadrà a maggio 2018. Su queste basi è partita l’idea di unificare le due proprietà e far sì che la società che ne deriverà, che manterrà il nome Monterosa 2000, possa occuparsi di tutte e due le stazioni. In questo modo si verrebbero a realizzare parecchie sinergie perché non esiste concorrenza tra le due località. Anzi, una va a supporto dell’altra in quanto l’Alpe di Mera offre un prodotto che oggi ad Alagna manca e viceversa. Alagna ha necessità di avere al suo fianco l’Alpe di Mera soprattutto nelle giornate in cui le alte quota del Monte Rosa sono impraticabili per avverse condizioni meteorologiche. Per cui l’Alpe di Mera che dista 18 km di distanza consente anche alle persone che sono in vacanza ad Alagna di poter fruire di una valida alternativa e quindi di non perdere le giornate di sci, al contrario, in primavera inoltrata, la quota di Alagna consente alla clientela di Alpe di Mera di fruire di un’ulteriore periodo di stagione.
Dal punto di vista aziendale quali sarebbero i benefici a cui porterebbe la fusione tra le due stazioni?
Sotto il profilo aziendale, Monterosa 2000 Spa ha una struttura tecnica e amministrativa consolidata, mentre Alpe di Mera Spa è un semplice proprietario, quindi non gestisce e non ha struttura. La struttura aziendale della società più grande, che è la Monterosa 2000 Spa, si occuperà anche della seconda società. Inoltre Monterosa 2000 Spa è una società che si è sviluppata tantissimo negli ultimi dieci anni, ha realizzato importanti investimenti sul territorio dai quali ricava delle risorse importanti. Da un po’ di tempo sta iniziando a ragionare anche su un discorso di ulteriore sviluppo dell’Alpe di Mera che invece ha una situazione ferma a dieci anni fa, quando furono rinnovati gli impianti di risalita. Ulteriori investimenti non ne sono stati fatti. La filosofia di sviluppo di Monterosa 2000 verrà quindi trasferita anche in Alpe di Mera con l’obiettivo di far crescere e migliorare nei prossimi anni anche questa località. Questa non sarà di certo una cosa semplice e tantomeno immediata, si inizierà con piccoli interventi funzionali per migliorare ed ottimizzare sin da subito gli aspetti gestionali, ma si inizierà altresì subito a programmare, progettare, ricercare le risorse e richiedere le autorizzazioni anche di opere più strutturali seguendo un Piano di sviluppo pluriennale.
Quali sono i prossimi passi per la fusione tra Alagna e l’Alpe di Mera?
Tecnicamente la decisione è già stata presa. Entrambe le compagini societarie hanno già deciso di proseguire per questa strada. Ora gli organi amministrativi delle due società devono predisporre il progetto di fusione e poi dovranno dar corso a quello che è l’iter previsto dal codice civile per portare a compimento, sotto il profilo amministrativo e contabile, la fusione vera e propria e trasformare le due società in un unico soggetto giuridico.
Sotto il profilo tecnico, e quindi quello più concreto, il personale di Monterosa 2000 Spa ha già iniziato a prendere visione della realtà dell’Alpe di Mera, sta già lavorando ai piani di gestione e di investimento ed è previsto che nell’inverno 2018/2019 entrambe le stazioni siano gestite dalla stessa società.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Comelico superiore | 29/33 | 10-45 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 80-100 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
Pila Aosta | 12/14 | 20-30 cm |
Andalo | 19/20 | 35-45 cm |
Madesimo | 10/11 | 20-30 cm |
Corvara in Badia | 44/48 | 40-50 cm |
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