La ski area Carezza (1200 - 2350 m) offre 40 km di piste da discesa, particolarmente indicate per i bambini e le loro famiglie. Vi si accede dalla strada che da Vigo di Fassa sale verso il passo Costalunga oppure lungo la strada che porta verso Nova Levante e verso il Passo Nigra oppure da Dicembre 2013 direttamente dal centro di Nova Levante, con una nuova cabinovia a 10 posti.
Dall'impianto del Paolina, che attraversa il campo da Golf, si gode un panorama irripetibile, tra i più belli delle dolomiti, per la splendida vista sul gruppo del Catinaccio verso nord ed il gruppo del Latemar a est.
Le attività sportive non riguardano solo lo sci, ma comprendono anche lo snowboard, le discese da slittino, il pattinaggio, l'hockey.
Non è solo l'offerta sciistica in inverno a richiamare l'afflusso turistico presso la località; nell'arco di tutto l'anno l'offerta enogastronomica e altre diverse opportunità, gli itinerari escursionistici verso il famoso Lago di Carezza, la possibilità di praticare il golf su di un percorso a 9 buche in un contesto particolarmente suggestivo.
Lo skitour di re laurino (solo piste blu) Da Nova Levante si parte alla ricerca di una rosa di quelle che coltivava re Laurino nel suo splendido giardino, il Catinaccio. Questo re fu colto da una grande passione per la principessa Similda. Non ricambiato del suo amore, Laurino rapì la bella principessa in soccorso della quale corsero il fratello e il re Teodorico. La disperazione e la furia portarono Laurino a maledire la cosa che gli era più cara, il suo roseto. Volle che le rose non fossero più viste nè di giorno nè di notte. Da quel giorno al crepuscolo, quando il sole scende dietro alle montagne, le Dolomiti si colorano di rosso.
Lago di Carezza In lingua Ladina si chiama "Lec de Ergobando", tradotto in italiano, Lago dell'arcobaleno. Il Lago di Carezza è stato così ribattezzato perché nelle sue acque sono riflessi tutti i colori dell'iride, a differenza di tutti gli altri laghi montani di color verde-azzurro. La leggenda narra che lo spettacolo naturale del Lec de Ergobando, come l'"Enrosadira" del Catinaccio-Rosengarten, sia frutto di un sortilegio. Il lago era abitato dalla bellissima ninfa Ondina e lo stregone del Latemar se ne innamorò, tentando più volte di rapirla. Infuriato dall'ennesimo fallimento, chiese consiglio alla Stria del Masarè, che gli consigliò di far apparire nel lago un bellissimo arcobaleno per attrarre l'amata e quindi catturarla. Così fece lo stregone, ma appena Ondina uscì dalle acque e vide lo stregone, scappò via subito. Lo stregone infuriato per non essere riuscito nell'impresa di catturare la ninfa, prese l'arcobaleno e lo frantumò in mille pezzi, gettandolo poi dentro il lago ...
14