Mattia Gaspari, l'ampezzano doc che vede i Giochi in casa: "Scendere per primo a Cortina un'emozione incredibile"

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Mattia Gaspari, l'ampezzano doc che vede i Giochi in casa: "Scendere per primo a Cortina un'emozione incredibile"

VIDEO - Nel corso degli allenamenti ufficiali sulla nuova pista olimpica, abbiamo incontrato presso la Fondazione Cortina uno dei fari della nazionale azzurra di skeleton, Mattia Gaspari, che da atleta di casa ha testato per primo il nuovo tracciato: nell'intervista con NEVEITALIA, l'ampezzano ci dice... tutto.

La nuova “Eugenio Monti” di Cortina è una pista molto speciale anche e soprattutto per Mattia Gaspari, che vive a pochi metri dallo Sliding Centre completato in occasione delle discese di pre-omologazione cominciate nell’ultima settimana di marzo, a meno di un anno dal grande evento olimpico che, per bob, slittino e skeleton, vivrà gare splendide su una pista molto tecnica e già promossa a pieni voti da tantissimi atleti.

L’ampezzano doc, primo skeletonista a scendere sulla pista di casa, già sogna ad occhi aperti i Giochi del febbraio 2026, l’obiettivo di una carriera intera per il veterano del team azzurro che, ai microfoni di NEVEITALIA, ci ha raccontato tutto (o quasi…) del sito olimpico: “Qualche segreto lo tengo per me – ride Mattia – Innanzitutto è stata una bellissima emozione scendere su una pista praticamente dietro casa.

La chiamata è arrivata qualche giorno prima, ma la cosa più bella è stata vedere l’emozione delle persone che hanno lavorato anche di notte per finire questo impianto.

Che lavoro tecnico faremo ora? Dopo aver studiato le linee nei primi giorni, ora stiamo cercando di fare un lavoro sul pacchetto materiali-setup per trovare le soluzioni migliori ed essere veloci nei vari settori; abbiamo Willie Schneider (autentico guru dei materiali, arrivato nella nazionale italiana dopo i Giochi di Pechino 2022, ndr) che ha un sacco di esperienza ed è anche costruttore delle stesse slitte, ci sono davvero mille opzioni e la velocità di realizzazione con lui è molto rapida.

Al tempo stesso, è vero che possiamo provare tantissime cose, ma non dobbiamo uscire dal seminato e avere quindi una linea precisa, con un setup personalizzato nel miglior modo possibile per ogni atleta”.

Tra le sedici curve della “Eugenio Monti”, ognuna col proprio nome anziché un semplice numero, ecco cosa sceglie Gaspari dopo le prime impressioni in pista: “La parte iniziale, fino alla Labirinto 2, sarà cruciale con una pendenza iniziale che poi si appiattisce, lì bisognerà arrivare con la velocità giusta, ma la curva che mi piace di più è la Badion, perché ha un forte dislivello e passi vicino alle tavole, sentendo l’accelerazione. E poi… non l’ho ancora sbagliata!”.

Il prossimo autunno la prova generale con l’appuntamento di Coppa del Mondo, con Mattia abbiamo parlato anche della sua stagione appena conclusa e… tanto altro.

Nel video in allegato, l’intervista completa a Mattia Gaspari realizzata da Alessandro Genuzio.

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