Florian Eisath: "Adesso sono imprenditore e sono alla guida di Carezza Dolomites"

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Florian Eisath: "Adesso sono imprenditore e sono alla guida di Carezza Dolomites"

Florian Eisath, ex atleta azzurro della Coppa del Mondo di sci, ha iniziato la sua nuova vita da imprenditore. Oggi è il direttore di Carezza Dolomites, la società che si occupa degli impianti del comprensorio sciistico dove Florian è cresciuto e che ora sogna di far conoscere in tutto il mondo.

La scorsa stagione ti sei ritirato dalla Coppa del Mondo di sci. Cosa ti ha spinto a lasciare il Circo bianco e a voler diventare un imprenditore?

Si è conclusa una parte della mia vita. Ho girato il mondo e ho cercato di raggiungere i miei obiettivi sportivi. Negli ultimi anni avevo già cominciato a collaborare nell’azienda di famiglia che si occupa del comprensorio sciistico di Carezza e man mano questa passione unica per lo sci ha lasciato il posto alla passione per il management.  Da un lato mi sentivo stanco della vita da atleta e ho riconosciuto i miei limiti da sportivo. Avrei dovuto rimettere in discussione tutto come staff, materiali, skiman, ma soprattutto me stesso e non avevo più le energie per farlo anche perché la passione per portare avanti il progetto del comprensorio sciistico di Carezza era diventata più grande. Anche il lavoro di allenatore o di istruttore non fa per me. Sono cresciuto in un ambiente imprenditoriale quindi sono sempre stato affascinato dal business.

Touch the Dolomites è il nome del tuo progetto da imprenditore. In che cosa consiste?

Consiste nella creazione di un centro per visitatori, un progetto architettonico con museo.  Qui a Carezza abbiamo  una seggiovia a due posti, Re Laurino, che porta sotto le rocce del massiccio del Catinaccio. Mi piacerebbe sostituire questo impianto con una cabinovia moderna a 10 posti. Adesso stiamo ancora lavorando sui permessi.

Che obiettivo ti poni come imprenditore?

L’obiettivo è quello di far vivere la montagna 365 giorni all’anno. Abbiamo le potenzialità per farlo, penso che gli impianti possano funzionare anche 12 mesi l’anno e non solo d’inverno o in estate.  

Qual è il punto di forza di Carezza rispetto alle altre località sciistiche dell’Alto Adige?

Il punto di forza è il panorama, è la bellezza naturale, la cornice del Latemar e del Catinaccio che fanno parte del Patrimonio dell’Unesco. Ed è una bellezza che va fatta conoscere in tutto il mondo perché è un prodotto unico.

È più difficile la vita da atleta o la vita da imprenditore?

Credo che la vita da imprenditore sia più complessa della vita da atleta, subentrano più fattori, ma questo non vuol dire che la vita da atleta sia meno impegnativa.

Da ex atleta, pensi che il comprensorio di Carezza abbia le caratteristiche per poter ospitare un giorno una gara di Coppa del Mondo di sci?

Le caratteristiche ci sono, abbiamo le piste per ospitare una gara di Coppa del Mondo. Ma nei dintorni abbiamo già località che ospitano le gare come la Val Badia, la Val Gardena e Plan de Corones. A Carezza ospitiamo comunque da diversi anni un altro evento importante che è la Coppa del Mondo di snowboard.

Video : Da atleta di spicco a manager - Florian Eisath alla guida di Carezza Dolomites

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