La traversata del Monte Bianco in funivia

Aiguille du Midi da Punta Helbronner
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Alessandro Fulci

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La traversata del Monte Bianco in funivia

NDR: Foto e racconto precedenti all'apertura della nuova funivia del Monte Bianco da Courmayeur.

La funivia del Monte Bianco, che collega La Palud, nei pressi di Courmayeur, a Chamonix, è divisa in 6 tronconi.
Il primo va da La Palud al Pavillon du Mont Fréty (2173 m.), col giardino botanico alpino Saussurea (l'ingresso è compreso nel prezzo della funivia).
Il secondo porta fino al Rifugio Torino, a 3375 m.
L'ultimo tratto italiano termina ai 3462 m. della Punta Helbronner, al confine con la Francia, dove è ospitata un'esposizione permanente di cristalli.
Il quarto tratto, il più spettacolare, con i suoi 5 km di lunghezza, collega la Punta Helbronner all'Aiguille du Midi, il punto più alto, a quota 3842.
Dall'Aiguille du Midi è possibile scendere al Plan de L'Aiguille, a 2137 m., e da qui a Chamonix.

È incredibilmente facile trovare persone che avrebbero dichiaratamente paura a salire su questo impianto, soprattutto sulla telecabina panoramica dalla Punta Helbronner all'Aiguille du Midi. La funivia non è in realtà più pericolosa delle altre, anche se la lunghissima campata sulla Vallée Blanche in caso di vento oscilla lateralmente e anche verticalmente di parecchi metri, fermandosi diverse volte (quando un gruppo di cabine arriva alle stazioni) e talvolta anche indietreggiando.
Si tratta comunque di un'esperienza da non perdere per gli amanti della montagna. Se vi interessa, munitevi di vestiti molto pesanti anche in piena estate (può scendere fino a -10°c, anche se quando ho scattato le foto, il 7 Agosto 2000, la temperatura era invitante), occhiali da sole, crema solare ad alta protezione (alta non vuol dire 5-6!) e di una giornata perfetta. Informatevi sulle condizioni meteo prima di partire perchè la traversata viene facilmente chiusa per il vento, e se il vento continua c'è il rischio di dover tornare in pullman.

Oltre i 3000 metri, e peggio ai 3842 dell'Aiguille du Midi, l'ossigeno è poco. Non sottovalutate questo fatto se sapete di avere poco fiato. Il volantino dell'Aiguille du Midi dice: Camminate piano, siete a più di 3800 m. di altitudine. Una buona prova: dovete poter parlare, mentre camminate, senza perdere il fiato.
A chi ha problemi di cuore e/o di pressione è caldamente sconsigliato salire.
La funivia è stata costruita negli anni '60, ma è tuttora una delle più spettacolari al mondo, e presenta alcune soluzioni tecniche uniche, come il pilone sospeso, e offre la possibilità di ammirare un panorama incredibile, al prezzo però di un impatto ambientale non indifferente.
Le critiche che vengono mosse all'impianto, che tra l'altro rimane in funzione tutto l'anno, riguardano principalmente l'afflusso di troppa gente (non preparata nonchè ecologicamente poco attenta, ma anche esperti alpinisti) in alta montagna, con il rischio di degrado di quest'ultima; se si trattasse di costruirla sarei certamente contrario, ma già che c'è non mi sembrava il caso di perdermela, e quelle che seguono sono alcune delle foto che ho scattato come ricordo e documentazione dell'impresa.
 
Apprezzo comunque che, dopo la mia prima visita una decina di anni fa, siano stati smontati gli skilift alla base della Punta Helbronner, dedicando quindi la zona più all'alpinismo che allo sci, notoriamente più devastante.


Le foto della traversata
Alessandro Fulci



La Palud Aspettando il proprio turno per salire sul primo tratto della funivia, si osservano le cabine salire e scendere dall'affollatissimo piazzale.

Dopo la partenza dal Pavillon Sulla funivia che in una sola campata raggiunge il Rifugio Torino. Sotto di noi il giardino botanico Saussurea, sullo sfondo Courmayeur.

Rifugio Torino Poco dopo la partenza dalla stazione del Rifugio Torino Vecchio, diretti verso la punta Helbronner. Alla nostra destra sfila l'edificio del Rifugio Torino Nuovo. A destra della foto parte la scala coperta che porta al Vecchio.

Dalla terrazza della Punta Helbronner Guardando verso il basso sul versante italiano si vedono i due rifugi Torino, il Vecchio in basso e il Nuovo più in alto, con la tremenda scala coperta a doppia pendenza che li collega.

Cervino e Monte Rosa da Punta Helbronner Dalla punta Helbronner si vedono, in lontananza, a oltre 30 km di distanza,  l'inconfondibile cima del Cervino e il massiccio del Monte Rosa

sul ghiacciaio a Punta Helbronner Sempre dalla Punta Helbronner è possibile scendere lungo questa scala in un'area recintata e controllata, dove sperimentare... l'emozione di camminare sul ghiacciaio in sicurezza, senza necessità di essere in cordata nè veri alpinisti.

Gros Rognon Prima di risalire sulla funivia, ammiriamo in direzione della Francia il percorso, col pilone sospeso, il passaggio sul Gros Rognon (con cambiamento del cavo portante nonchè leggera deviazione) e in fondo la sagoma dell'Aiguille du Midi.

Aiguille du Midi da Punta Helbronner L'Aiguille du Midi è vista a distanza di diversi chilometri dalla Punta Helbronner con un potente zoom (foto dal video)

Cabinovia Monte Bianco Siamo appena partiti dalla Punta Helbronner, e ci stiamo avvicinando al pilone sospeso. Se ne vede l'ombra sul ghiacciaio sottostante, poco lontano da una piccola cordata e da qualche tenda. Nelle poche giornate di bel tempo stabile molti alpinisti  affrontano la traversata.

Cordate verso Aiguille du Midi Appena prima del pilone sospeso (si vedono chiaramente i tre robusti cavi che lo tengono in posizione) si vedono meglio le cordate che si dirigono in direzione dell'Aiguille du Midi e il gruppo di tende.

Il Dente del Gigante Superato il pilone sospeso, si scende di parecchie decine di metri: la campata è unica fino al Gros Rognon, che è ancora molto lontano.

Mer de Glace Il lungo ghiacciaio che scende verso Chamonix inizia da qui.

cima del bianco Un'immagine ravvicinata (con un 200 mm.) della cima. Piccolissimi, parecchi alpinisti salgono a destra del Mont Maudit (4465 m.) verso il Bianco. Si vede il loro percorso zigzagare fino alla cima.

Cordate verso l'Auguille du midi Nelle belle giornate estive c'è un continuo andare e venire di cordate all'Aiguille du Midi. Da questo punto l'accesso alla stazione, quasi tutta scavata nella roccia, è attraverso una galleria di ghiaccio.

salita all'Aiguille du midi Il tratto terminale della salita, in un'inquadratura più ampia. La galleria di ghiaccio è sotto la massa di ghiaccio a destra del percorso visibile.

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