San Pellegrino Freeride Park: fuoripista e sicurezza, binomio possibile.

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San Pellegrino Freeride Park: fuoripista e sicurezza, binomio possibile.

Lungo il Col Margherita, al Passo San Pellegrino, il mondo dei rider ha un nuovo quartier generale.  Quasi a voler far dimenticare la carenza dell'anno scorso, quest'anno la neve è arrivata copiosa, neve naturale, tanta e soffice come panna. E questa è la neve che abbiamo trovato al passo San Pellegrino al Col Margherita Freeride Park, la pendice lungo la quale si può vivere una fantastica esperienza di sci fuoripista in sicurezza.

Sì perché quì, grazie ad un progetto pilota portato avanti con lungimiranza dai dirigenti degli impianti  sciistici di Moena - San Pellegrino – Falcade e condiviso con i maggiori enti che operano sul territorio (vedi nota in fondo alla pagina), si può affrontare il freeride “seguiti”. E’ un percorso in fuoripista monitorato: per poter partire è richiesto Arva funzionante che viene controllata in partenza; inoltre casco, pala, sonda e paraschiena. Attrezzatura tecnica open: snowboard e sci ma, in questo secondo caso, i fat boy (gli sci larghi, ma larghi veramente e magari con rocker, che non guasta)  sono suggeriti per apprezzare fino in fondo quest’esperienza.

E prontivia, con tutta la tranquillità di sapere di vivere un’indimenticabile esperienza sulla neve in super relax. Sì, ci è piaciuta l’idea di relax che questo luogo ci ha trasmesso: perché mai solo adrenalina? L’adrenalina si scatena in momenti estremi, quando mente e fisico sono sotto pressione. Qui invece si vive il freeride con lucidità, con calma, quella calma che però fa percepire le sensazioni più profonde e vibranti. E quando si è lucidi si è anche padroni delle proprie sciate, padroni di poter scegliere la via indicata dalla segnaletica direzionale lungo il percorso – e che dà una linea di discesa sicura – o magari, dopo aver già provato la discesa un paio di volte, provare ad individuare una linea nuova (senza allontanarsi troppo dalle paline) in cui far alzare nuova polvere… si sente il fruscio della neve, si sentono gli sci che accarezzano il manto bianco quasi per non volerlo contaminare. E il sorriso sul viso si apre, i muscoli si accendono di energia ...

Questa idea è piaciuta a molti visto che già in meno di  due mesi dall'apertura del Freeride Park (forse avrete letto su questo sito era tutto pronto già per l’inverno 2011-12, ma la penuria di neve ha fatto slittare a quest’anno il vero “taglio del nastro” ) gli appassionati che sono arrivati sono tanti e di tutti i tipi: da rider esperti, a guide alpine arrivate con i loro clienti, a sciatori  che dalla pista vogliono avvicinarsi gradualmente a questo mondo in sicurezza. Perché questo è proprio l’obiettivo di chi ha pensato il progetto: vincere i divieti puri e offrire la possibilità di creare cultura di montagna, dare la possibilità di avvicinarsi a questa disciplina con testa. La buona informazione fa cultura e, con i social network compresi, si vuole diffondere l’idea che “freeride si può” se fatto con attenzione e senza strafare.

E noi non volevamo mancare. Esperienza fantastica. Il respiro si è assimilato al fruscio delle curve. Arrivati in fondo al Freeride Park ci siamo girati e abbiamo guardato in alto. A noi è piaciuto lasciare un segno, non indelebile sulla neve, ma indelebile nel nostro vissuto di sciatori.

Torneremo.
Anastasia Cigolla

Il Col Margherita Freeride Park è un progetto pilota condiviso con la Provincia di Trento, il Comune di Moena, la Scuola Polizia di Moena, il Soccorso Alpino e, appunto, la Società Impianti: le migliori competenze in materia hanno unito le forze con l’obiettivo di avvicinare i rider attraverso un percorso formativo che consenta di trasmettere loro le corrette informazioni su come vivere un’esperienza di fuori pista.

Il monitoraggio del park è continuo e approfondito: ogni mattina viene effettuato un sopralluogo da parte del Direttore delle Operazioni che sulla base dell’esperienza personale, della conoscenza specifica dei luoghi e di alcuni parametri standard - unitamente a numerose  misurazioni tecniche -  valuta il grado di rischio del percorso comunicandolo al Responsabile della Sicurezza. In caso di eccessivo pericolo o nevicata consistente e prolungata il Col Margherita Freeride Park viene chiuso e gli utenti ne ricevono comunicazione attraverso i pannelli informativi presenti all’entrata della stazione a valle della funivia Col Margherita. In particolare, qualora il Direttore delle Operazioni ritenga che sussista un concreto rischio di valanghe potrà decidere di attendere la cessazione del pericolo per cause naturali o attuare eventuali operazioni di bonifica con l’impiego di un elicottero.

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Freeride Park, Passo san Pellegrino

7 foto, ultima del Giovedì 24 Gennaio 2013