Macugnaga, con l'alluvione danni ingenti alle piste da sci tra l'Alpe Burki e Pecetto

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Macugnaga, con l'alluvione danni ingenti alle piste da sci tra l'Alpe Burki e Pecetto

Colpita la parte bassa del comprensorio Burki-Belvedere, dove l'esondazione dei torrenti Anza e Roffel ha ricoperto di detriti la pista Fontanone con danni importanti anche all'impianto di innevamento programmato. Non si registrano, invece, danni agli impianti di risalita con regolare esercizio sia al Belvedere che al Monte Moro, dove in questo week-end, grazie alle abbondanti nevicate primaverili, sarà ancora possibile sciare sulla pista servita dallo skilift San Pietro.

L'alluvione che ha colpito diverse località alpine tra Piemonte e Valle d'Aosta è stata particolarmente violenta a Macugnaga, dove nella notte del 29 giugno, l'esondazione dei principali torrenti che attraversano l'abitato ha causato notevoli danni a strutture pubbliche e private. Tra le strutture colpite anche le piste da sci: nel servizio realizzato dall'emittente locale VCO Azzurra TV, Filippo Besozzi, direttore della società di gestione degli impianti di risalita, Cooperativa Macugnaga Trasporti e Servizi, ha mostrato i danni causati dall'esondazione dei torrenti Anza e Roffel, che si sono concentrati nella parte bassa del comprensorio Burki-Belvedere e, in particolare, sulla pista "Fontanone", servita dalla seggiovia Pecetto-Alpe Burki. Si tratta di un tracciato di particolare importanza, in quanto garantisce il rientro sci ai piedi alla partenza degli impianti di risalita e, inoltre, grazie alle pendenze contenute, è frequentato dai principianti. Il fondo della pista, in precedenza erboso, è ora ricoperto da tantissimo materiale: grandi massi, fango e legname trasportati con impeto dai torrenti esondati. La maggior problematica evidenziata da Besozzi è che il fiume non ha solo trasportato materiale, ma anche profondamente eroso e scavato le piste, danneggiando le infrastutture presenti nel sottosuolo e, in particolare, i tubi dell'acqua e la linea di alimentazione elettrica dell'impianto di innevamento. "Si tratta di un danno ingente - sottolinea Besozzi a VCO Azzurra TV- che richiederà un grande sforzo, unitamente a un importante impegno di tempo e risorse finanziarie". I lavori di ripristino sono già partiti: quattro ruspe sono al lavoro per creare un percorso  gippabile per garantire l'accesso al cantiere e poter liberare il letto dei torrenti, mettendo l'area in sicurezza in caso di successive piogge. Sarà poi necessario avviare interventi definitivi e strutturali che dovranno essere eseguiti in tempi ristretti per non compromettere la prossima stagione sciistica.

Fortunatamente, i danni dell'alluvione sono stati circoscritti alla parte bassa del comprensorio del Belvedere e non hanno interessato gli impianti di risalita. Non si registrano particolari problemi nè nella parte alta del comprensorio Belvedere nè in quello del Monte Moro, entrambi già regolarmente accessibili con gli impianti di risalita. Agli oltre 2.800 metri del Monte Moro si misura circa un metro di neve, condizione che consentirà, ancora per questo week-end, di poter praticare lo sci estivo sulla pista San Pietro. Lo skilift sarà infatti aperto sia sabato che domenica dalle 8.30 alle 12.30.

Nell'immagine sono evidenziate le piste colpite dall'alluvione:

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foto, ultima del Venerdì 12 Luglio 2024

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