Artavaggio, rifugisti ed esercenti favorevoli alla realizzazione della nuova seggiovia

Artavaggio, rifugisti ed esercenti favorevoli alla realizzazione della nuova seggiovia
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Artavaggio, rifugisti ed esercenti favorevoli alla realizzazione della nuova seggiovia

Gli abitanti, i rifugisti e gli esercenti di Artavaggio rispondono con un comunicato al "no" degli ambientalisti sulla realizzazione della nuova seggiovia.

Il “Patto Territoriale per lo Sviluppo integrato delle aree montane e dei comprensori sciistici ed escursionistici di Piani di Bobbio-Valtorta e di Piani di Artavaggio”, per cui Regione Lombardia mette a disposizione 11 milioni di euro, prevede tra i vari interventi  una nuova seggiovia ai Piani di Artavaggio  a servizio del campo scuola e in sostituzione dei tapis roulant attualmente presenti.

La notizia, lo scorso mese, aveva suscitato polemiche tra gli ambientalisti. Oggi gli abitanti, i rifugisti e gli esercenti di Artavaggio rispondono con un comunicato:

 “Dopo aver letto moltissime contestazioni su diversi giornali locali, con il comunicato ufficiale dei nostri primi cittadini abbiamo finalmente ricevuto chiarezza sui progetti di sviluppo per i Piani di Artavaggio. Ringraziamo Regione Lombardia che ha aderito al Patto territoriale e ha confermato la disponibilità a investire sul nostro territorio, portando avanti i lavori iniziati dall'Amministrazione di Moggio nel 2006 con la faticosa riapertura della funivia, la rimozione degli ski-lift e, con l'aiuto delle Amministrazioni di Cassina e di Cremeno, l'installazione di 4 tapis roulant. Si tratta di opere e interventi da noi auspicati e che aspettiamo da oltre 20 anni. Non dimentichiamo purtroppo il periodo in cui la funivia è stata chiusa e le conseguenti difficoltà economiche (e non solo) che abbiamo dovuto affrontare; dal 2001, infatti, quando la società proprietaria degli impianti decise di chiudere, al 2006, non è stato per nulla semplice 'tenere in piedi la baracca'. E a volte purtroppo, nonostante la riapertura della funivia e la passione che ci accompagna ogni giorno, questa paura e incertezza sul domani ritorna: come può Artavaggio rifiorire senza lo sci? E senza la neve programmata? Chiaramente anche Moggio ha sofferto per questa situazione e diverse attività locali negli anni hanno deciso di chiudere".

Il comunicato prosegue dicendo:

“Con l'arrivo dei finanziamenti previsti dal Patto territoriale si può finalmente guardare avanti con più fiducia, puntando sulla valorizzazione del territorio della Valsassina e sul miglioramento della qualità dei servizi offerti per il turismo. Il nuovo impianto di risalita permetterebbe di potenziare i Piani di Artavaggio, offrendo una proposta contestualizzata e non invasiva, in quanto pensata per una zona che a oggi non interferisce con attività tipiche, come i percorsi per le ciaspolate o per lo sci d'alpinismo. È sicuramente nostro interesse che il tutto venga realizzato nel pieno rispetto della natura e soprattutto della montagna, un tema molto discusso in quest'ultimo periodo e che noi viviamo in prima persona ogni giorno, cercando di fare il meglio possibile per la salvaguardia dell'ambiente. Il nostro lavoro non si ferma al semplice ristoro del turista; costantemente, infatti, ci preoccupiamo di rendere accessibili i sentieri, di sistemare scarpate e mantenere con cura i boschi. Crediamo inoltre fortemente nel potenziale della Valsassina, che da più generazioni rappresenta la nostra casa e il nostro lavoro e speriamo che questa occasione economica offerta dalla Regione, con la collaborazione della Comunità montana e della Provincia, possa aiutarci a rendere il nostro territorio ancora più 'attraente' in tutte le stagioni dell'anno. Si tratta infine di un intervento che permetterebbe di trovare nuove possibilità lavorative anche per i nostri giovani, che sempre più si stanno allontanando dalla Valsassina in cerca di un futuro più sicuro. Speriamo tanto di poter prendere questo 'treno'; negli anni tanti ne son passati ma purtroppo si sono fermati solo su altre montagne”.

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