Fischnaller, sei unico! A 44 anni suonati il "capitano" torna sul podio nel gigante bis di Val Saint-Come

Da un lato un highlander in grado di compiere l’ennesima impresa della carriera, e parliamo di Roland Fischnaller, dall’altra il sogno sempre più vicino per un ragazzo, Maurizio Bormolini, che già nella prossima gara potrebbe conquistare la sua prima Coppa del Mondo.

L’Italia non riesce a vincere la decima gara stagionale in quel di Val Saint-Come, ma nel secondo gigante parallelo consecutivo sulle nevi del Québec, arriva un doppio podio a partire dalla piazza d’onore di un clamoroso “capitan Fisch”; a 44 anni suonati, il campionissimo altoatesino coglie la top-3 numero 52 nel massimo circuito, perdendo solo per un decimo, nella finalissima contro il tedesco Elias Huber, la possibilità di vincere a quasi due anni dall’ultimo timbro del marzo 2023 a Rogla.

E’ una grande giornata però anche per Bormolini, che guadagna ancora punti pesantissimi su Andreas Prommegger nella lotta per la classifica generale: l’austriaco, fuori dal tabellone finale per due centesimi (17° in qualificazione), rotola infatti, a sole tre gare dalla conclusione, a 133 punti dal livignasco che chiude terzo vincendo la small final in versione derby con Gabriel Messner, subito fuori dopo aver dominato dalle qualificazioni (davanti proprio a Bormolini, 1° e 2° crono azzurro) sino alla semifinale amarissima con Huber, che ha piegato il talento altoatesino per 3 centesimi.

Fischnaller, invece, aveva fermato Bormolini nell’altro confronto per accedere alla finalissima. Stop ai quarti per Edwin Coratti, in un altro scontro fratricida tra gli azzurri (anche in quel caso con il “Bormo”), mentre Bagozza, ieri quarto in gara-1, è stato eliminato agli ottavi. In “quali” niente da fare per March, 18esimo, Lantschner 30esimo e Felicetti che non ha concluso.

Anche se la CdM è ormai nelle mani di Tsubaki Miki, oggi terza, Ramona Hofmeister è davvero ingiocabile in questa fase dell’annata e la fuoriclasse tedesca oggi ha infilato la quarta vittoria consecutiva, regolando nella finale Julie Zogg. Una gara, quella femminile, amara per le azzurre con Dalmasso e Coratti out subito agli ottavi, con Elisa Fava ventesima ed Elisa Caffont fuori nella qualificazione.