PGS: Kummer domina, la Russia fa festa con la coppia Wild-Zavarzina

PSL: Kummer domina, la Russia fa festa con la famiglia Wild-Zavarzeva
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SnowboardParallelo - Sochi

PGS: Kummer domina, la Russia fa festa con la coppia Wild-Zavarzina

La svizzera si impone nella gara femminile, battendo in finale la giapponese Tomoka Takeuchi. Terzo posto per Alena Zavarzina. Nella gara maschile trionfa Vic Wild, marito proprio di Alenza, mentre sul podio salgono con lui Nevin Galmarini e lo sloveno Zan Kosir. Poca gloria per gli azzurri.

Patrizia Kummer e Vic Wild: sono loro i primi medaglaito d'oro di Sochi 2014 per quanto riguarda lo snowboard alpino. La svizzera e l'americano naturalizzato russo hanno infatti vinto la prova di Gigante Parallelo. Sabato la seconda gara, quella di Slalom.

La dominatrice di un'intera stagione compie il suo capolavoro trionfando nella gara più importante di tutte: Patrizia Kummer, che nella breve stagione di Coppa del Mondo ha sbancato l'intero jackpot di Coppe di specialità e  Coppa overall, si conferma regina assoluta dello snowboard parallelo portandosi a casa la prova del PGS. Una condotta di gara molto sagace ha permesso alla Svizzera di gestire la prima run - dove si è limitata a stare in scia all'avversaria - e poi dare il tutto per tutto nella seconda: una tattica che ha pagato in ogni fase della competizione, finale compresa dove ha affrontato e regolato la sua più tenace avversaria di stagione, ovvero la nipponica Tomoka Takeuchi. La copertina però se la prende Alena Zavarzina, russa di Novosibirsk, una spaventosa collezione di infortuni alle spalle, moglie di quel Vic Wild americano diventato russo per amore e oggi medaglia d'oro nella competizione maschile.
Nel giorno in cui Ekaterina Tudegesheva e Ekaterina Ilyukhina tradiscono le speranze di medaglia di un'intera nazionae, Alena fa esplodere il tifo russo assiepato nel parterre di Rosa Khutor e si va a prendere una medaglia di bronzo che ha il sapore della favola. Assenti di lusso alla festa del podio canadesi e austriache: eppure la gara si era messa bene per le canadesi, che potevano contare su be ntre rider nella fase finale, ma tanto Caroline Calve quanto Marianne Leeson e Ariane Lavigne non sono riuscite a entrare in lotta per le medaglie. Peggio è andata all'Austria, che ha raccolto il legno di Ina Meschit, mentre non hanno addirittura centrato le qualificazioni agli ottavi di finale tanto Julia Dujimovits quanto Marion Kreiner. Poca gloria anche per le azzurre in gara: Nadya Ochner ha stampato solo il ventiseiesimo tempo, mentre Corinna Boccacini ha strappato la qualificazione agli ottavi con l'ultimo tempo utile e purtroppo poco ha potuto contro la Takeuchi.

Non sono mancate le sorprese nemmeno nella gara maschile. Una gara stregata per gli italiani, tutti finiti fuori dalla gara già alle qualificazioni. Migliore degli azzurri è stato Roland Fischnaller diciottesimo e fuori per un nulla dal tabellone principale, mentre Cristoph Mick e Aaron March han chiuso rispettivamente ventottesimo e trentesimo. Squalificato infine Meinahrd Erlacher, così come uno dei nomi che alla vigilia figuravano fra i favoriti, ovvero quello di Lukas Mathies, austriaco. Austria che torna a casa a mani vuote anche nel settore maschile, mentre fanno gran festa la Russia e la Svizzera. Perchè Vic Wild si prende un oro storico, perchè Nevin Galmarini è d'argento, mentre ciascuna nazione festeggia la doppia medaglia in giornata. Terzo posto per lo sloveno Zan Kosir, che nella small finale regola il tedesco Bussler. Lontano dal podio Andrea Prommeger, così come il canadese J.J. Anderson, oro a Vancouver prima di ritirarsi a coltivare mirtilli e...fare una puntatina a Sochi per dare la caccia al secondo oro a 39 anni. 

Sabato è in programma la gara di slalom, che si spera possa essere più congeniale agli azzurri. Per loro è necessario un immediato riscatto, perchè il potenziale della squadra è molto alto.

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