Biathlon: è della Svezia la staffetta femminile, Italia tredicesima senza Wierer

La frazione di lancio è ancora una volta una vetrina per Lisa Vittozzi, perfetta e veloce nei due poligoni, che chiude a meno di un secondo dalla svedese Persson (0+0); al primo cambio a 13 secondi la polacca Hojnisz (0+0) che precede la svizzera Cadurisch (0+0). La Francia, con Anais Bescond (0+3) paga già 37,4 con la russa Vasnetcova (0+2), la ceca Jislova (0+3) e la norvegese Tandrevold (0+4).

La svedese Magnusson prende il comando delle operazioni nella seconda frazione ma due ricariche nel poligono in piedi permettono il sorpasso di Anais Chevalier (0+1). Usa due ricariche in piedi anche Samuela Comola mantenendo l'Italia nelle prime 10 posizioni. A metà gara la Francia (0+4) si presenta con 7.7 di vantaggio su Magnusson (0+2) e 8.1 su Hauser (0+1). Estoni (0+2) è quarta a 22.8, Haecki (0+3) a 39.5, la russa Mironova (0+3) è sesta a 40.5. Samuela Comola (0+2) è decima a 55.5 e precede la norvegese Knotten (0+3) di tre secondi.

Elvira Oeberg (0+2) fa il vuoto nella terza frazione e nelle posizioni di rincalzo resistono l'austriaca Schwaiger (0+1) e Chloe Chevalier (0+4). La Svezia è prima all'ultimo cambio con 1.30.9 sull'Austria, 1.33.5 su Nigmatullina (0+3) e la Francia (0+8). Fauner (0+5) è dodicesima a quasi tre minuti e continua a precedere la Norvegia dove Kalkenberg (1+5) affonda.

A Hanna Oeberg non resta che amministrare la situazione nonostante una amnesia all'ultimo poligono che la porta a girare (1+4) mentre nell'ultima frazione Justine Braisaz (0+6) porta la Francia sul podio, dietro alla russa Reztsova (0+2), dopo aver lottato con Franziska Preuss (0+1).

La Svezia (1+8) è prima sul traguardo con 29.1 sulla Russia (0+10) e 59.3 sulla Francia (0+14). Quarto posto per la Germania (1+10) a 1.06.5, quinto per Ucraina (0+13) a 1.33.0 e sesta per l'Ausrtia (0+5) al fotofinish sulla Norvegia (1+13). L'Italia (0+11) è tredicesima.