Biathlon: la Norvegia al femminile vince la Staffetta di Hochfilzen; Italia ottima quinta

Marte Roeiseland, regina dello Sprint. Vittozzi e Wierer sesta e settima
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Biathlon: la Norvegia al femminile vince la Staffetta di Hochfilzen; Italia ottima quinta

Dopo la vittoria a sorpresa della Svezia a Kontiolahti, le ragazze norvegesi ritornano sul gradino più alto del podio nella Staffetta di Hochfilzen. 

Nella frazione di lancio brillano Hammerschmidt (0+0), Skottheim (0+0) e Knotten (0+0) che si prende una rivincita dopo il disastro in prima frazione di Kontiolahti. Poco più indietro a una decina di secondi la solita “sicurezza” Lisa Vittozzi (0+1) e la russa Pavlova (0+1). Paga tre ricariche la bielorussa Alimbekava che dà il cambio a 17 secondi dalle prime con l’austriaca Zdouc (0+1). 

Già in seconda frazione si assiste a giri di penalità importanti. Prende il comando delle operazioni con Morketa Davidova (0+2) la Repubblica Ceca con la svedese Persson (0+3) a meno di un secondo a metà gara. Franziska Preuss (1+3) paga un giro di penalità in piedi così come la norvegese Tandrevold (1+3) e le due sono a 5 secondi dalla vetta, seguite dall’ucraina Dzhima a 11.4. Irena Lardschneider è perfetta al tiro, in linea con la prima posizione ancora all’uscita del secondo poligono per poi pagare nell’ultimo giro 37.3 e virare a metà gara in nona posizione. 

E’ Tiril Echoff (0+1) a dare il primo strappo secco alla gara conquistando nella terza frazione un vantaggio di 27 secondi su Justine Braisaz (0+3) che dopo Bescond (0+3) e Julia Simon (0+6) porta la Francia in seconda posizione, appaiata a Hettich (0+1) e Wierer (0+1). Sono oltre il minuto la Bielorussia, la Svezia e l’Ucraina. 

Marte Roeiseland (0+1) controlla tranquillamente la situazione e porta la Norvegia alla vittoria dopo la sconfitta di Kontiolahti; duellano per gli altri gradini del podio Anais Chevalier (0+4), e a una decina di secondi una ottima Federica Sanfilippo (0+1), Elvira Oeberg (0+1) e Denise Herrmann (0+5).

Primo posto per la Norvegia (1+6) che precede di 24.5 secondi la Francia (0+16); terza la Svezia (1+9) a 32.5 che precede di 2 decimi la Germania (1+9) e di 4.6 una ottima Italia (0+3).

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