Dorothea Wierer: "L'ultimo colpo? Forse ho sparato troppo presto o forse avevo la testa già in pista"

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Olena Pidhrushna: “Sono abbastanza sorpresa del risultato perché dopo il poligono in piedi ho capito di essere terza, visto che me l’avevano detto gli allenatori in pista. Però quando mi stavo avvicinando al traguardo ho sentito la mia squadra gridare così forte che ho pensato mi stessero incitando perché ero uscita dalle prime tre e volevano spingermi verso il podio, quindi sono rimasta davvero stupefatta quando ho visto di aver vinto. Il vento? Non posso lamentarmi perché sono partita nel secondo gruppo ed era già calato rispetto a chi aveva i pettorali più bassi. Tra l’altro quando sono arrivata al poligono, sia a terra che in piedi, ce n’era poco. Quindi posso dire di essere stata piuttosto fortunata”.

Krysyna Guzik-Palka: “Oggi al poligono è stato difficilissimo, il vento era molto forte e in tante hanno avuto problemi. Quando sono arrivata al tiro in piedi ce n’era tantissimo, ero proprio di fianco alla Dorin che ha sbagliato tre volte e capivo che stava facendo fatica. Allora ho deciso di sparare il più rapidamente possibile per cogliere l’attimo ed è stato davvero fantastico riuscire a sparare così bene in condizioni così difficili, è per questo che sono sul podio oggi. Se sono delusa per la mancata vittoria? In partenza non mi aspettavo certo di salire sul podio, e neppure di fare zero. Al traguardo sono rimasta a lungo in testa, ma Olena è un’atleta molto forte, soprattutto negli ultimi giri, ed è anche un’ottima tiratrice. Diciamo che sono contenta di essere rimasta sul podio perché è comunque un gran giorno e una grande soddisfazione per me. Finalmente la squadra polacca sta ottenendo buoni risultati, quest’anno abbiamo spesso avuto l’opportunità di fare molto bene, ma sovente abbiamo sprecato sbagliando troppo. Oggi invece era la nostra giornata”.

Dorothea Wierer: “Sono molto felice di questa gara perché ci siamo allenati parecchio prima di questa settimana, abbiamo fatto più ore del solito. Stamattina ero un po’ spaventata perché le mie gambe non sembravano in grande forma, però sono partita a tutto gas e devo dire che è andata piuttosto bene. Non so cosa sia successo sull’ultimo colpo, forse ho sparato troppo rapidamente o forse ero con la testa già in pista. Ho buoni ricordi di Canmore, ho vinto due medaglie ai Mondiali youth qui, e la pista mi piace perché bisogna spesso andare in doppia spinta e sono sicuramente più forte in questa tecnica che nel scalare le salite. La neve probabilmente si è velocizzata per chi è partita in fondo, ma fa parte dello sport”.