Irene Lardschneider dice basta a 24 anni: "Grazie biathlon, chiudo un capitolo importante della mia vita"

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Irene Lardschneider dice basta a 24 anni: "Grazie biathlon, chiudo un capitolo importante della mia vita"

La gardenese in forza alla nazionale (che aveva cominciato la preparazione per la prossima stagione), due volte iridata a livello giovanile, ha deciso di ritirarsi con effetto immediato. Le sue motivazioni.

Irene Lardschneider avrebbe dovuto prendere parte, in questo primo week-end di settembre, ai campionati tedeschi quale test utile per lei e altri quindici azzurri con vista sulla stagione 2022/23.

Nella giornata di giovedì, però, la classe 1998 altoatesina ha comunicato allo staff tecnico della nazionale, per poi ufficializzare la sua scelta a mezzo social, di voler lasciare il mondo del biathlon con effetto immediato.

I tanti problemi fisici, in particolare quelli che hanno costretto Irene a saltare praticamente l'intera scorsa stagione, hanno fatto sì che la giovane gardenese decidesse di dire basta, nel pieno della preparazione verso un'annata nella quale provare a conquistare un posto al sole, ovvero in quella Coppa del Mondo nella quale era arrivata quasi 4 anni fa, ottenendo un piazzamento a punti grazie al 24° posto nella Sprint della rassegna iridata di Pokljuka 2021.

Lardschneider era un talento atteso ad alto livello, basti pensare ai due titoli mondiali giovanili conquistati nel 2017, ma qualcosa non è andato nel verso giusto. “Grazie Biathlon – comincia così il messaggio social dell'azzurra per annunciare l'addio all'agonismo - Dopo essere stato un capitolo importante nella mia vita, la mia carriera si chiude qua.

Per motivi di salute, lascio lo sport agonistico con dispiacere, ma con la consapevolezza di averlo praticato per tanti anni con molta passione. Le persone che ho avuto modo di conoscere e le esperienze vissute, mi hanno fatta crescere e rimarranno per sempre nel mio cuore. Ringrazio il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Gialle, oltre alla FISI, i miei sponsor, tutti i miei allenatori, che mi hanno accompagnata da quando ho messo per la prima volta gli sci ai piedi, fisioterapisti, dottori e tecnici.

Infine un grazie alla mia famiglia, ai miei amici e a tutti i tifosi che mi hanno sempre sostenuta”.

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