Jeanmonnot e Samuelsson impressionanti a Oestersund e l'Italia si gode Didier Bionaz

Jeanmonnot e Samuelsson impressionanti a Oestersund e l'Italia si gode Didier Bionaz
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Biathlontop e flop

Jeanmonnot e Samuelsson impressionanti a Oestersund e l'Italia si gode Didier Bionaz

Il secondo fine settimana di Oestersund della Coppa del Mondo di Biathlon si è svolto tra mille sorprese lasciando spazio a protagonisti inattesi e conferme. Questi i top e flop della redazione di NEVEITALIA.

TOP

Seppur non giovanissima, ha compiuto 25 anni nello scorso mese di ottobre, Lou Jeanmonnot ha calcato il palcoscenico della prima stagione completa di Coppa del Mondo lo scorso anno lasciando intravedere tutto il suo potenziale raccogliendo, a marzo, a Oestersund un podio in carriera con il secondo posto nella Mass Start, dopo il battesimo con la seconda piazza nella 15 km di Ruhpolding a gennaio. Con la località svedese, la biathleta del Doubs, dipartimento francese al confine con la Svizzera, conferma un'ottima sintonia: con un 30/30 al poligono si aggiudica la Sprint e lotta con tutta sè stessa riuscendo a spuntarla su una ottima Franziska Preuss nell'Inseguimento candidandosi con buon anticipo al titolo di rivelazione della stagione.

Sebastian Samuelsson nei due fine settimana della tappa di casa ha sciato come un treno. Solo Johannes Boe nell'Inseguimento è riuscito ad essere più veloce di lui ma in un contesto dove conta la lotta sull'uomo più che la velocità pura. Il campione del mondo in carica della Mass Start ha rifilato sugli sci 20 secondi a Nawrath nella Sprint dopo avere la settimana precedente dato 16 secondi a Johannes Dale. Con la sua frazione la staffetta maschile svedese è risuscitata dopo un primo metà gara disastroso, ha chiuso al quarto posto la Sprint e vinto l'Inseguimento nonostante due errori nella prima e tre nella seconda. Se il tiro diventerà meno errabondo avremo un credibile candidato alla sfera di cristallo.

Tommaso Giacomel e Didier Bionaz occupano i primi due posti della classifica riservata agli Under 25. Il ventitreenne di Imer ha galleggiato nel secondo fine settimana in terra svedese tra il quattordicesimo posto della Sprint e il diciassettesimo della Pursuit (dopo l'ottava posizione della 20 km). Al di là delle posizioni, ormai ordinarie per lui, Giacomel ha tirato in situazioni non certo ottimali con una percentuale di successo dell'88% decisamente migliore di quella della scorsa stagione. Ha destato una maggiore impressione Didier Bionaz, 23 anni fatti a febbraio, che ha mostrato decisi miglioramenti sugli sci dove è risultato il tredicesimo nella media delle tre gare individuali mettendosi dietro rivali del calibro di Tarjei Boe e Benedikt Doll. Se a questo aggiungiamo che, come il compagno di squadra, ha sparato con l'88% questa potrebbe essere la stagione del suo salto di qualità.

 

FLOP

Nella scorsa stagione Johannes Thingnes Boe e Sturla Holm Laegreid hanno occupato in pianta stabile i podi del circuito di Coppa del Mondo: il primo si impose per 19 volte (tra Coppa e Mondiali) e salì altre tre volte sul podio, il secondo vinse una gara e salì 14 volte sul podio.Il fatto che entrambi abbiano faticato in Svezia, spesso dietro ai loro compagni di squadra, è una delle ragioni per le quali la Norvegia non ha abbia ancora centrato una vittoria a livello individuale in questa stagione.

Johannes, dopo aver preso il terzo posto nella 20 km dieci giorni fa, ha dovuto accontentarsi di un 18°-15° nella accoppiata Sprint Pursuit che l'anno scorso lo ha visto dominante. A fine gara ha ammesso di farsi delle domande, ipotizzando il fatto che la fatica sugli sci sia dovuta alla maggiore potenza richiesta dalle nuove scioline non fluorate. Peggio ha fatto Laegreid (12-20-25) che ha ammesso di avere problemi di respirazione ventilando l'ipotesi di un periodo di sosta per recuperare al meglio

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