Lisa Vittozzi è la Signora della 15 km, 5° podio consecutivo e seconda vittoria nel format dove ha vinto due Coppe

Lisa Vittozzi è la Signora della 15 km, quinto podio consecutivo e seconda vittoria nel formato dove ha vinto due Coppe
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Biathlontop e flop

Lisa Vittozzi è la Signora della 15 km, 5° podio consecutivo e seconda vittoria nel format dove ha vinto due Coppe

Ritornano i Top e Flop di NEVEITALIA della Coppa del Mondo di Biathlon che si è aperta a Oestersund con la splendida vittoria di Lisa Vittozzi nell'Individuale e il terzo posto della squadra azzurra nella Staffetta Mista.

TOP

Lisa Vittozzi si è presentata alla partenza della 15 km di apertura con due Coppe del Mondo in questo format di gara sullo scaffale di casa: la prima vinta nel 2019, l'ultima stagione prima della discesa agli inferi, e la seconda nella scorsa annata sportiva a coronamento di una ritrovata solidità. Ieri, la sappadina ha ottenuto la seconda vittoria nell'Individuale, la precedente il 22 gennaio di quest'anno a Ruhpolding, ma quello che impressiona è la continuità nelle prestazioni da podio di Vittozzi dopo che, con l'aiuto del tecnico finlandese Jonne Kahkonen, ha rimesso in sesto la fase di tiro.
Dall'inizio della scorsa stagione, Lisa non è mai scesa dal podio nella prova più lunga: una serie aperta di 5 podi (considerando anche i Campionati Mondiali di Oberhof) con due vittorie, un secondo posto e due terzi posti. Per trovare qualcosa di simile, anzi migliore, bisogna ritornare indietro di più di 20 anni, alla striscia di nove podi (con Mondiali e Olimpiadi) di Magdalena Forsberg tra il 2000 e il 2002. In questi tredici mesi, Vittozzi ha tirato in questo formato di gara con un eccezionale 97% di percentuale e soli 3 errori, 2 a terra e 1 in piedi. Lisa ha mostrato anche una ottima prestazione sugli sci dove ha ottenuto il quinto tempo preceduta solo da Elvira Oeberg, Justine Braisaz, la slovena Lampic e Tandrevold.

Una rondine non fa primavera ma la prestazione della squadra tedesca maschile è da rimarcare. Il trentenne Roman Rees ha ottenuto la prima vittoria in carriera e il suo connazionale Julus Strelow, secondo, è salito per la prima volta sul podio. A completare la splendida giornata tedesca il nono posto di Benedikt Doll per un risultato di squadra che attende conferma in un futuro prossimo ma rappresenta una ottima partenza stagionale.

 

FLOP

E' probabile che questa ossevazione invecchi male con il passare delle settimane di Coppa del Mondo, ma va rimarcato come nel primo fine settimana di Oestersund non siano arrivate vittorie per la Norvegia. Sarebbe una circostanza strana e non eccessivamente significativa se non fosse che 15 giorni fa dopo le Mass Start di preparazione di Sjusjoen, con una certa dose di arroganza, proprio dalla Norvegia si erano levate voci da parte di atleti come Johannes Dale e Johannes Boe e di Tiril Eckhoff, ora commentatrice TV, che parlavano di imbarazzo per la superiorità tecnica dei loro materiali dopo il divieto nell'uso del fluoro. Boe era arrivato a dire che se non si fossero trovate delle soluzioni quest'inverno non vi sarebbe stata alcuna possibilità per gli altri.
Oestersund pare aver rimesso tutto a posto, anzi. In campo maschile lo svedese Samuelsson ha surclassato sugli sci Dale che ha pagato  16 secondi e Johannes Boe (34 secondi) e dato oltre un minuto e mezzo agli altri norvegesi sparsi oltre il quindicesimo posto nella specifica classifica. In campo femminile, la migliore norvegese sugli sci è stata Ingrid Tandrevold, quarta a 37 secondi da una Elvira Oeberg che si è sciolta al poligono con 6 errori.

Si è visto sciare molto bene, fino a che contava, Julia Simon: nella staffetta mista a coppie ha rimediato a quanto Fabien Claude disfava trascinando la Francia sul podio e nella 15 km all'uscita del terzo poligono era quinta, nonostante un errore, con 6 secondi di vantaggio a parità di errori su Vittozzi. Poi nell'ultimo poligono, la detentrice della sfera di cristallo è andata in mille pezzi con tre errori. Si può dire che sono cose che capitano se non fosse che la stessa Simon ha attribuito dopo la gara gli errori ad un crollo nervoso dove le vicenze extrasportive che hanno contraddistinto la sua estate trascorsa da separata in casa. Siamo alla prima gara e la francese già si chiede quanto ancora potrà resistere, un bruttissimo segnale.

 

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