Stina Nilsson lascia il Biathlon dopo quattro anni e punta la Vasaloppet

Stina Nilsson lascia il Biathlon dopo quattro anni e punta la Vasaloppet
Biathlonattualità

Stina Nilsson lascia il Biathlon dopo quattro anni e punta la Vasaloppet

Quattro anni dopo essere passata dallo sci di fondo al biathlon, la campionessa svedese chiude la sua esperienza con le carabine e gareggerà sulle grandi distanze nel circuito Ski Classics.

Stina Nilsson ha deciso di cambiare obiettivo. La campionessa olimpica della Sprint in tecnica classica alle Olimpiadi di PyeongChang del 2018, quattro anni fa in piena emergenza COVID aveva lasciato il circuito del Fondo per passare al Biathlon, un amore mai completamente sbocciato. I suoi esordi in Coppa del Mondo avvennero nel mese di marzo del 2021 ad Oestersund e nelle 35 gare individuali che la hanno vista protagonista e nelle quali non ha mai fatto registrare una prova perfetta al tiro, la trentenne svedese è salita sul podio solo una volta nella Sprint di Kontiolahti della primavera del 2022.

"I primi due anni sono stati molto buoni e sono orgogliosa del podio", ha dichiarato Stina Nilsson a SVT Sport, "poi il tiro non funzionava e anche se sugli sci andavo bene non ero soddisfatta. Puoi essere in ottima forma, tirare bene a terra e poi sbagliare tutto in piedi. Ero stanca di non essere mai al massimo e sento di aver raggiunto il mio potenziale nel Biathlon".

La decisione, confessa la svedese, è stata facile. "Mi sono sempre vista come un razzo a tre stadi: prima il Fondo, poi il Biathlon e ora le grandi distanze". Ed è di oggi la notizia che Stina Nilsson ha firmato un contratto di due anni con il team norvegese Team Ragde Charge, protagonista del circuito Ski Classics, "Sono sempre stata affascinata e ispirata dalla corsa su lunga distanza e dalla Vasaloppet" si legge nel comunicato ufficiale del team.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
187
Consensi sui social

Più letti in biathlon

Biathlon: Johannes Boe è già pettorale giallo, Tommaso Giacomel entra nei primi 15

Biathlon: Johannes Boe è già pettorale giallo, Tommaso Giacomel entra nei primi 15

Durante le selezioni a Sjusjoen, Johannes Boe sembrava lontanissimo da una condizione che gli permettesse di competere ai massimi livelli. Sono bastate due tappe perchè il numero 1 del circuito si trasformasse nel solito dominatore con una doppietta di spessore a Hochfilzen: JTB prende il comando di una classifica che parla prevalentemente norvegese e francese.