Veronika Zvaricova rischiò di morire 5 mesi fa, ora sta tornando alla normalità

Veronika Zvaricova rischiò di morire, ora sta tornando alla normalità
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Veronika Zvaricova rischiò di morire 5 mesi fa, ora sta tornando alla normalità

Venerdì 24 maggio 2013 è una data impossibile da dimenticare per Veronika Zvaricova. Quel giorno durante un allenamento sugli skiroll la biathleta ceca è stata investita da un'automobile che le ha devastato il lato destro del corpo.

"Frattura cranica frontale, forte commozione cerebrale con leggera emorragia, frattura dell'osso orbitale destro, frattura del seno mascellare destro, fratture multiple a scapola e clavicola destre, rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, frattura della caviglia destra". Queste sono tutte le lesioni causate dall'incidente alla ventiquattrenne argento europeo in staffetta (nella foto è la prima da sinistra) a Bansko 2013.

A quasi cinque mesi di distanza dall'aver visto la morte in faccia, Veronika Zvaricova è in lenta ma costante ripresa. Lo ha raccontato al sito ufficiale della federazione ceca di biathlon il dottor Martin Smetana, uno degli specialisti che stanno seguendo la convalescenza dell'atleta.

Il medico ha spiegato come "appena arrivata in ospedale le prospettive non erano certo ottimistiche. Abbiamo dovuto stabilizzare le sue condizioni, dopodiché per prima cosa ci siamo occupati della testa eseguendo diverse operazioni per ridurre le fratture al cranio, all'orbita e alla mascella. Inizialmente Veronika aveva perso la vista all'occhio destro, ma fortunatamente era solo una conseguenza di quanto avvenuto, il bulbo oculare non aveva subito danni permanenti. Quindi il miglioramento delle sue condizoni ci ha permesso di operare per risolvere le varie fratture alla spalla. La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio è stata scoperta in un secondo momento, solo dopo aver iniziato la riabilitazione. Quindi Veronika si è dovuta sottoporre all'ennesimo intervento".

Tuttavia la biathleta dovrà tornare a più riprese sul tavolo operatorio in quanto in futuro bisognerà rimuovere le piastre metalliche inserite nella spalla per favorire la ricomposizione delle fratture "inoltre molto probabilmente dovrà subire un intervento correttivo al setto nasale" ha proseguito Smetana aggiungendo che "le lesioni alla caviglia e alla faccia possono essere considerate guarite, mentre per la spalla e il ginocchio ci vorrà ancora un po' di tempo".

Quantomeno a cinque mesi di distanza dal terribile incidente è tornato l'ottimismo perché "il recupero si sta rivelando più veloce di quanto ci si potesse aspettare in maggio, questo perché il corpo di Veronika è giovane e sano. Addirittura abbiamo parlato della possibilità di tornare a effettuare attività fisica e sciare già nei prossimi mesi".

Il dottor Smetana, dopo aver sottolineato l'importanza di tutti i medici dell'ospedale di Jablonec nad Nisou nel processo di recupero, ha concluso con una battuta: "spero che Veronika durante l'inverno stia lontana dal salto con gli sci".

Zvaricova, tre volte a punti in Coppa del Mondo e tre volte nella top ten in Ibu Cup, classe 1988 (festeggerà il quarto di secolo a dicembre), senza la drammatica esperienza avrebbe tentato di guadagnarsi la convocazione per Sochi.

La possibilità di partecipare alla sua seconda edizione dei Giochi olimpici (a Vancouver arrivò settantuntesima nella sprint) è svanita, ma quantomeno può guardare con una certa serenità al futuro pensando che la sua vita e forse la sua carriera non si sono interrotte bruscamente a soli 24 anni.

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