Dopo 11 anni la Germania torna a vincere l'oro iridato nella staffetta maschile. Bjørndalen arriva a quota 40 medaglie

Dopo 11 anni la Germania torna a vincere l'oro iridato nella staffetta maschile. Bjørndalen arriva a quota 40 medaglie
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BiathlonBiathlon - Kontiolahti 2015

Dopo 11 anni la Germania torna a vincere l'oro iridato nella staffetta maschile. Bjørndalen arriva a quota 40 medaglie

Ai Mondiali di Kontiolahti il movimento tedesco fa doppietta nelle staffette vincendo la prova maschile, in cui non primeggiava da più di un decennio, dopo aver già festeggiato in quella femminile. La competizione odierna ha peraltro regalato l'ennesima pietra miliare nell'immensa carriera di Ole Einar Bjørndalen.

La medaglia d'oro è stata conquistata dalla Germania formata da Erik Lesser, Daniel Böhm, Arnd Peiffer e Simon Schempp. I primi due frazionisti hanno fatto egregiamente il loro dovere, quindi è stato Peiffer a spostare gli equilibri in favore dei teutonici trovando lo zero al tiro (cosa per lui rara) e tenendo un ritmo altissimo nella tornata conclusiva. A chiudere Schempp ha "raccolto gli interessi" del "capitale" depositato dal ventottenne di Clausthal-Zellerfeld, al quale va assegnato il titolo di MVP di giornata.

Di conseguenza la Germania torna a vincere un titolo mondiale nella staffetta maschile dopo 11 anni,  sale sul gradino più alto del podio di un main event per la prima volta dai Giochi olimpici di Torino 2006 e impedisce alla Norvegia di eguagliare il record di cinque successi iridati consecutivi appartenente all'Unione Sovietica.

I norvegesi, impostisi nelle ultime quattro edizioni, oggi si sono dovuti accontentare dell'argento. Ottimo il lancio di Ole Einar Bjørndalen, ma Tarjei Bø ha perso terreno pasticciando al poligono in piedi dove ha dovuto usare tutte le ricariche per salvarsi dall'anello di penalità. Dopodiché Johannes Bø, in questo inverno sovente decisivo per le fortune delle staffette scandinave, oggi non ha brillato. A chiudere Emil Hegle Svendsen ha confermato le sue difficoltà stagionali sugli sci stretti, dovendosi limitare a difendere la piazza d'onore senza rappresentare mai una seria minaccia per Schempp. Peraltro le cose difficilmente sarebbero andate in maniera diversa anche se il ventinovenne di Trondheim non fosse caduto dopo il tiro a terra.

In ogni caso il secondo posto permette a Ole Einar Bjørndalen di raggiungere un'ulteriore pietra miliare poiché oggi il quarantunenne ha conquistato la sua quarantesima medaglia iridata (19 ori, 12 argenti, 9 bronzi).

Il bronzo è stato appannaggio della Francia composta da Simon Fourcade, Jean Guillaume Beatrix, Quentin Fillon Maillet e Martin Fourcade (peraltro in procinto di diventare padre). Confermando il trend di Kontiolahti 2015 sono i due fratelli catalani a tenere alta la bandiera transalpina, mentre il resto del team sta faticando oltremodo nel fondo. 

Grossissima delusione per la Russia, vincitrice di tre delle cinque staffette disputate in stagione, ma oggi quarta e quindi rimasta a bocca asciutta. Letale per le ambizioni di medaglia è stato il poligono a terra di Evgeny Garanichev, finito nell'anello di penalità. Il resto del team (Malyshko, Volkov, Shipulin) non è riuscito ad azzerare il distacco accumulato al lancio. Il ventisettenne di stanza a Tjumen non starà passando certo bei momenti perché già due anni fa a Nove Mesto combinò un disastro al tiro che privò la Russia della medaglia e, proprio memore di questo fatto, lo scorso anno lo staff tecnico decise di escluderlo dal quartetto poi vincitore dell'oro olimpico. Proprio come per la Repubblica Ceca al femminile, il successo nella pleonastica Coppa del Mondo di staffetta non risarcisce certo la debacle odierna.

I valori visti durante l'inverno in corso si sono confermati poiché Austria e Repubblica Ceca hanno chiuso quinta e sesta, mentre il resto del mondo è arrivato staccatissimo. Per l'Italia è arrivato un mediocre dodicesimo posto in cui l'unica luce è la buona frazione di Lukas Hofer. Vero che gli azzurri hanno cambiato nel gruppo di testa a metà gara, ma non va dimenticato come i due atleti più in forma siano stati schierati proprio nei primi due segmenti.

Troppo facile gettare la croce addosso a Thomas Bormolini, finito nell'anello di penalità, poiché anche senza il pasticcio al tiro l'Italia avrebbe potuto ambire al massimo ad avvicinare Svizzera e Slovenia, rispettivamente settime e ottave al traguardo. La realtà è che il team maschile ha complessivamente vissuto un inverno molto complicato e a questo punto dovrà quasi certamente affrontare il 2015-'16 con un contingente di solamente 4 pettorali. Non si tratta di un problema da poco poiché ridurrà notevolmente i margini di manovra nella rotazione degli atleti, soprattutto in caso di exploit nel circuito cadetto.

MONDIALI KONTIOLAHTI - STAFFETTA MASCHILE
1. GERMANIA [Lesser, Böhm, Peiffer, Schempp] (0+3) 1:13'49"5
2. NORVEGIA [Bjørndalen, Bø T., Bø J., Svendsen] (0+6) a 15"4
3. FRANCIA [Fourcade S., Beatrix, Fillon Maill., Fourcade M.] (0+4) a 33"6
4. RUSSIA [Garanichev, Volkov, Malyshko, Shipulin] (1+6) a 49"7
5. AUSTRIA [Mesotitsch, Eder, Grossegger, Landertinger] (1+4) a 54"8
6. REP.CECA [Krcmar, Soukup, Slesingr, Moravec] (0+6) a 55"1

Clicca qui per i risultati completi.

Per quanto riguarda il programma dei Mondiali, domani ci sarà il gran finale con le mass start. Le donne in pista alle 13.30, gli uomini alle 16.15.

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