L'ottava gara del programma dei Mondiali di Oslo è la staffetta femminile. Le nazioni si sfideranno a partire dalle ore 15.30 di venerdì 11 marzo.
STORIA MONDIALI
L’11 marzo 2016 si assegna il ventiseiesimo titolo mondiale femminile della staffetta, format che per quanto riguarda il gentil sesso ha sempre fatto parte del programma della manifestazione iridata, apertasi alle donne a partire dal 1984.
Va rimarcato come la prova abbia più volte cambiato connotati nel corso degli anni. Originariamente si trattava di una 3x5 km, ovvero tre frazioniste percorrevano 5 km a testa. Con l'innalzamento dei chilometraggi, avvenuto nel 1988-'89, la staffetta assunse la conformazione di 3x7.5 km.
Nel 1992-'93 le frazioniste salirono a quattro, con relativa trasformazione della gara in 4x7.5 km, unico caso di competizione disputata sulla stessa distanza sia dagli uomini che dalle donne. Infine dal 2002-'03 si decise di ridurre a 6 i km di ogni frazione, conferendo alla staffetta la sua attuale conformazione di 4x6 km.
Dal punto di vista storico si può identificare una netta spaccatura nelle gerarchie, coincidente con il crollo dell'Unione Sovietica. Infatti sino a quando è esistita, l'Urss è risultata invincibile, poiché ha conquistato tutti e 8 i titoli iridati messi in palio dal 1984 al 1991.
Dopo un estemporaneo successo della Repubblica Ceca (1993), nel ruolo di nazione egemone si sono alternate Germania e Russia.
Le tedesche hanno vinto quattro volte consecutive nella seconda metà degli anni ‘90. Dopodiché le russe hanno primeggiato in quattro delle cinque edizioni disputate nel primo lustro del XXI secolo. Quindi dal 2007 il movimento Schwarz Rot Gold è tornato in auge trionfando in cinque delle ultime sette staffette iridate.
Solo la Norvegia è riuscita a spezzare occasionalmente questa diarchia.
Dunque la Germania vanta 9 titoli mondiali (1995, 1996, 1997, 1999, 2007, 2008, 2011, 2012, 2015). L’Unione Sovietica si è imposta 8 volte (1984, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991). La Russia ha primeggiato in 5 occasioni (2000, 2001, 2003, 2005, 2009), la Norvegia in 2 (2004, 2013) e la Repubblica Ceca in 1 (1993).
Ovviamente i successi russi non possono essere assimilati a quelli sovietici poiché quasi sempre i terzetti dell'Urss comprendevano atlete di altre repubbliche, quali Estonia e Bielorussia.
Se i Paesi vincitori sono solo 5 (di cui uno oggi sparito dalle carte geografiche), l’elenco di quelli capaci di salire su uno dei due gradini più bassi del podio è decisamente più lungo. Infatti sono ben 14 le nazioni in grado di ottenere almeno una medaglia.
Anche qui comanda la Germania con 16 (9-4-3), seguita dalla Norvegia a 13 (2-6-5). La Francia è salita sul podio 10 volte, senza però mai calcare il gradino più alto! Le transalpine hanno infatti raccolto 7 argenti e 3 bronzi. Va però rimarcato come, seppur senza vincere il titolo iridato, le francesi siano state capaci di conquistare un oro olimpico (1992). La Russia vanta 9 medaglie (5-2-2) e la defunta Unione Sovietica 8 (8-0-0)
Sono 6 i podi dell’Ucraina (0-3-3), per la quale vale lo stesso discorso fatto sulla Francia (le ucraine sono le campionesse olimpiche in carica). La Svezia (0-2-1) è accreditata di 3 metalli. Bielorussia, Finlandia e Italia (0-0-2) hanno 2 medaglie, mente se ne conta 1 per Repubblica Ceca (1-0-0), Bulgaria (0-1-0), Cecoslovacchia e Stati Uniti (0-0-1).
La medaglie azzurre sono peraltro arrivate nelle ultime due edizioni dei Mondiali. Il bronzo di Nove Mesto 2013 – primo storico podio iridato per il movimento femminile italiano – porta la firma di Dorothea Wierer, Nicole Gontier, Michela Ponza e Karin Oberhofer. Il bronzo di Kontiolahti 2015 è stato raccolto dalle stesse atlete, eccezion fatta per Lisa Vittozzi al posto di Ponza.
STAGIONE 2015-2016
Nella stagione in corso si sono disputate 4 staffette, vinte da altrettante nazioni diverse e in cui sono complessivamente saliti sul podio 6 differenti Paesi.
I successi sono stati conquistati da Italia (Hochfilzen), Ucraina (Ruhpolding), Francia (Anterselva) e Repubblica Ceca (Presque Isle).
Alla voce podi comanda l'Ucraina con 3 (1-1-1), affiancata dalla Germania (0-2-1). Repubblica Ceca (1-1-0) e Italia (1-0-1) vantano 2 top-three, mentre la Francia (1-0-0) e la Russia (0-0-1) hanno guadaganto 1 piazzamento nelle prime tre.
Oltre alla vittoria di Hochfilzen e al terzo posto di Ruhpolding, l'Italia ha chiuso quarta ad Anterselva e quinta a Presque Isle.
SITUAZIONE COPPA DI SPECIALITA'
Per quanto accessoria, esiste anche una Coppa del Mondo di specialità della staffetta. La classifica è guidata dall'Ucraina con 194 punti, seguita dall'Italia a 191, dalla Repubblica Ceca a 190 e dalla Germania a 187. Quinta è la Francia con 174.
LE SCELTE DELLE FAVORITE
L'Italia opta per schierare Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer. Dunque Runggaldier viene preferita a Federica Sanfilippo in virtù dell'ottima prestazione fornita nell'individuale.
In casa Germania la presenza di Franziska Preuß al lancio, di Franziska Hildebrand in seconda frazione e di Laura Dahlmeier a chiudere era scontata. Il ballottaggio per il terzo segmento tra Maren Hammerschmidt e Vanessa Hinz, è stato vinto dalla ventiseienne esplosa con prepotenza quest'anno.
L'Ucraina spariglia le carte schierando una formazione dalla composizione inedita. Per la prima volta in stagione il lancio sarà affidato a Valj Semerenko e soprattutto Olena Pidhrushna non viene posizionata a chiudere, bensì in terza frazione. Iryna Varynets sarà in seconda e Juliya Dzhyma in quarta.
Tutto secondo copione per la Francia, che si presenta in formazione tipo. (Braisaz, Bescond, Chevalier, Dorin Habert) per la seconda volta durante l'inverno. L'unica volta in cui è stato mandato in pista questo quartetto (Anterselva), le transalpine hanno vinto.
Pesante assenza nella Repubblica Ceca, priva della sua numero 3 Eva Puskarcikova. Il lancio sarà quindi affidato a Jessica Jislova, seguita da Gabriela Soukalova, Lucie Charvatova e Veronika Vitkova.
Come l'Ucraina, anche la Norvegia prova a sparigliare le carte, inserendo Tiril Eckhoff in terza frazione anziché in quarta come di consueto. Al lancio ci sarà Solemdal, con Horn-Birkeland in seconda e Marte Olsbu a chiudere.
La Russia si presenta senza Olga Podchufarova, evidentemente totalmente fuori condizione, con una formazione mai testata in precedenza in stagione (Akimova, Zagoruiko, Virolaynen, Yurlova).
L'outsider Polonia sfodera la squadra-tipo con Gwizdon, Hojnisz, Nowakowska e Guzik. Resta da capire cosa andrà storto stavolta per privare del podio questo quartetto che, nonostante la sua qualità, manca perennemente la top-three.
Va rimarcato come il lancio rischia di essere più selettivo del consueto, vista la presenza di spauracchi quali Kaisa Mäkäräinen, Selina Gasparin e Susan Dunklee, tutti appartenenti a nazioni senza velleità di medaglia.
COSI' AI MONDIALI DI KONTIOLAHTI 2015
1. GERMANIA [Hildebrand, Preuß, Hinz, Dahlmeier] (0+6) 1:11'56"6
2. FRANCIA [Bescond, Latuilliere, Braisaz, Dorin] (1+9) a 1'00"3
3. ITALIA [Vittozzi, Oberhofer, Gontier, Wierer] (0+9) a 1'06"1
4. RUSSIA [Glazyrina,Virolaynen,Yurlova,Shumilova] (0+7) a 1'16"8
5. NORVEGIA [Olsbu, Solemdal, Horn, Eckhoff] (0+10) a 1'24"6
6. UCRAINA [Varvynets,Dzhyma,Abramova,Semerenko] (1+9) a 1'42"5
Staffetta F WCH Oslo (NOR)
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