Grandi speranze erano riposte dall'Italia del biathlon nella staffetta femminile dei Mondiali di Kontiolahti. Le aspettative hanno trovato riscontro nella realtà poiché le azzurre hanno confermato il bronzo iridato ottenuto due anni orsono a Nove Mesto na Morave.
La medaglia d'oro è stata conquistata dalla Germania formata da Franziska Hildebrand, Franziska Preuß, Vanessa Hinz e Laura Dahlmeier. Le teutoniche sono partite con l'idea di andare in fuga, ma il piano è fallito poiché al lancio Hildebrand non ha fatto la differenza. In seconda frazione Preuß ha tenuto botta a tutte le avversarie più pericolose, dopodiché Hinz si è guadagnata indiscutibilmente il ruolo di MVP di giornata prendendo il largo rispetto alle concorrenti dirette e consegnando a Dahlmeier un margine di assoluta sicurezza, ulteriormente ampliato pur senza forzare al massimo.
Dunque la Germania conquista il primo successo di peso in un main event dal ritiro di Magdalena Neuner, avvenuto nel 2012, confermando che la Neue Deutsche Welle rappresentata dalle bavaresi nate negli anni '90 è destinata a frequentare con costanza i vertici del biathlon femminile, a cui si è appena affacciata.
Medaglia d'argento per la Francia composta da Anais Bescond, Enora Latuilliere, Justine Braisaz e Marie Dorin Habert. Le transalpine hanno fatto la gara che ci si poteva aspettare alla vigilia, ovvero le prime due frazioniste hanno badato a limitare i danni sugli sci e Braisaz ha faticato al poligono, finendo nell'anello di penalità a terra. Tuttavia la teenager ha reagito alla grande e, dopo aver usato solo una ricarica in piedi, ha cambiato in quarta piazza permettendo a Dorin Habert di rimontare fino alla piazza d'onore, seppur a 1 minuto esatto dalla Germania.
Come detto medaglia di bronzo per l'Italia schieratasi con Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Nicole Gontier e Dorothea Wierer. Per le azzurre le cose si sono messe bene sin dal lancio in quanto Vittozzi, trovatasi a ricoprire questo ruolo per la prima volta in carriera, ha cambiato nelle posizioni di testa. Oberhofer ha tenuto in quota il team, quindi Gontier ha fatto il suo dovere riducendo al minimo le ricariche. Wierer infine si è dimostrata molto solida, scavalcando Ekaterina Shumilova e arrendendosi solo nel finale a Dorin Habert.
L'Italia del biathlon incamera quindi una medaglia per il terzo main event consecutivo e per la quarta volta negli ultimi cinque anni. Non sono molti gli sport marchiati Fisi a vantare una tale costanza di risultati nel decennio in corso. La speranza quindi è che si continui a investire sempre di più in questa disciplina, sia da parte federale che da parte di privati (leggasi sponsor).
È importante notare come ognuna delle tre squadre salite sul podio abbia un'atleta in età junior nel quartetto (Preuß, Braisaz, Vittozzi) a testimonianza di come la competitività media del circuito femminile crescerà di livello negli anni a venire. Peraltro, volendo trovare un MVP nel quartetto italiano, questo deve essere identificato proprio nella ventenne veneta di scuola friulana, bravissima nell'andare oltre le aspettative della vigilia.
Nessuna junior invece nella Russia, quarta, che ha brillato nelle frazioni dispari (Ekaterina Glazyrina al lancio ed Ekaterina Yurlova in terza), faticando però in quelle pari con Daria Virolaynen ed Ekaterina Shumilova. Sicuramente ci sarà delusione poiché le russe avevano cominciato l'ultimo segmento di gara in seconda piazza, ma si sono viste rimontare 30" dalle italiane e 50" dalle francesi. Quinta la Norvegia, espressasi secondo le proprie possibilità, davanti a Ucraina e Bielorussia. La Polonia, spauracchio della vigilia, ha cambiato in testa dopo il lancio ma è subito sprofondata.
Grande sconfitta di giornata la Repubblica Ceca che, dopo aver vinto tre delle cinque staffette disputate in stagione senza mai scendere dal podio, oggi ha concluso mestamente in ottava posizione. Per la verità e mitteleuropee erano in lotta per le medaglie fino al sesto poligono, soprattutto per merito di Gabriela Soukalova che ha riparato a un opaco lancio di Eva Puskarcikova. Tuttavia Jitka Landova è finita nell'anello di penalità dopo il tiro in piedi, perdendo il treno per il podio prima che Veronika Vitkova naufragasse definitivamente. Per le ceche è arrivato il successo nella Coppa del Mondo di staffetta, ma la conquista di questo pleonastico trofeo non può certo compensare la delusione odierna.
MONDIALI KONTIOLAHTI - STAFFETTA FEMMINILE
1. GERMANIA [Hildebrand, Preuß, Hinz, Dahlmeier] (0+6) 1:11'56"6
2. FRANCIA [Bescond, Latuilliere, Braisaz, Dorin] (1+9) a 1'00"3
3. ITALIA [Vittozzi, Oberhofer, Gontier, Wierer] (0+9) a 1'06"1
4. RUSSIA [Glazyrina,Virolaynen,Yurlova,Shumilova] (0+7) a 1'16"8
5. NORVEGIA [Olsbu, Solemdal, Horn, Eckhoff] (0+10) a 1'24"6
6. UCRAINA [Varvynets,Dzhyma,Abramova,Semerenko] (1+9) a 1'42"5
Clicca qui per i risultati completi.
Per quanto riguarda il programma dei Mondiali nella giornata di sabato 14 marzo si disputerà la staffetta maschile con partenza alle 16.30. Domenica 15 invece gran finale con le mass start. Le donne in pista alle 13.30, gli uomini alle 16.15.
Staffetta Femminile Mondiali Kontiolahti (FIN)
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Mercoledì 25 Febbraio 2015BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Plan de Corones | 30/31 | 5-30 cm |
Abetone | 14/17 | 25-45 cm |
Comelico superiore | 29/33 | 10-45 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Paganella | 20/20 | 35-45 cm |
Ponte di legno | 29/30 | 20-70 cm |
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
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