Curling: la nuova passione italiana, dalla storia al cinema

Curling: la nuova passione italiana, dalla storia al cinema
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Getty Images 2022

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Curling: la nuova passione italiana, dalla storia al cinema

L’oro alle Olimpiadi di Pechino 2022 ha consegnato alla leggenda i nomi di Stefania Constantini e Amos Mosaner e ha riacceso i riflettori su uno sport dalla lunga storia, che nel 2013 è approdato anche sul grande schermo.

Oggi il curling è uno sport sulla bocca di tutti.

Il sogno azzurro regalato dalla coppia d’oro Constantini-Mosaner nella finale olimpica del doppio misto contro la Norvegia ha riportato sulle prime pagine delle cronache e dei social il nome di questo sport, ancora poco conosciuto in Italia.

Il curling, detto anche “bocce sul ghiaccio” o “scacchi sul ghiaccio”, in quanto implica un gioco di squadra fatto di strategia, fair play e disciplina, affonda le sue origini nella Scozia del Medioevo, per poi diffondersi, come si apprende dai dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio, anche nei Paesi Bassi e in Canada, importato dagli emigranti scozzesi. Successivamente la pratica di questo sport si espande anche nel resto d’Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, in Cina e in Corea.

La notorietà del curling, come accade per altre discipline cosiddette “minori”, ha però raggiunto l’apice con la sua introduzione in qualità di sport ufficiale - e dunque non più soltanto dimostrativo - ai Giochi Olimpici invernali del 1998.

Da allora il curling ha iniziato ad avere maggiore risalto nelle cronache dei quotidiani sportivi e nelle dirette tv, sebbene in occasione di eventi eccezionali come, appunto, le Olimpiadi, durante le quali, diversamente da altri sport sempre sulla cresta dell’onda -  come ad esempio il calcio - le discipline minori entrano anche nel palinsesto di tutti i bookmaker, con la possibilità di usare bonus scommesse riservati alle discipline olimpiche magari per puntare sul proprio atleta o sulla propria squadra preferita. In occasione dei Giochi Invernali, infatti, alcuni tra i maggiori operatori legali presenti in Italia hanno ideato delle promozioni dedicate per scommettere su tutti gli sport di Pechino 2022, dallo sci alpino allo sci nordico, passando per il bob, lo skeleton, il freestyle, lo snowboard e, appunto il curling, ora in palinsesto per le finali del torneo femminile e del torneo maschile, che vedrà ancora in gara Amos Mosaner. 

Sperando in nuove medaglie, intanto fa riflettere il commento dell’impresa olimpica di Constantini-Mosaner rilasciato alla testata Calciomercato dal giornalista Leo Turrini, il quale ha paragonato la vittoria del duo d’oro del curling allo “scudetto del Cagliari di Gigi Riva”, definendola “commovente”.

Lo stesso entusiasmo -  condiviso peraltro tramite i principali social network da migliaia di persone, più o meno famose - è quello dell’attore e regista Claudio Amendola, un tifoso del curling che nel 2013 ha diretto gli attori Edoardo Leo, Ennio Fantastichini, Ricky Memphis e Antonello Fassari nel film “La Mossa del Pinguino”, incentrato sulle vicende di un uomo che si appassiona a questo sport e insieme agli amici tenta l’impresa di partecipare alle Olimpiadi di Torino 2006, pensando al curling come a una disciplina poco praticata ma trovandosi poi di fronte rigide regole e professionisti di livello.

Un po’ come Stefania Constantini e Amos Mosaner, che hanno concretizzato con impegno, costanza e capacità un sogno del grande schermo.

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