Nella penultima giornata dei Campionati nazionali statunitensi, ospitati dal “XCel Energy Center” di Saint Paul in Minnesota, sono stati assegnati i primi tre titoli della categoria maggiore. Tutti i campioni uscenti sono stati detronizzati.
COPPIE DI ARTISTICO – programma libero
Tarah Kayne e Daniel O’Shea, al termine di due prove di forza di rilevanti proporzioni, hanno conquistato il primo titolo nazionale della carriera. Gli allievi di Jim Peterson hanno sbaragliato la concorrenza abbinando un’evidente superiorità tecnica ai migliori riscontri sulle componenti del programma. Dopo essersi imposti nello short-program, Kayne/O’Shea, si sono ripetuti nel segmento più lungo di gara palesando sicurezza su ciascun elemento, compresi salti in parallelo e lanciati. Per l’occasione, peraltro, non è stato necessario rischiare il quadruplo salchow lanciato, che potrà tornare utile in vista degli imminenti Campionati ISU. Il trionfo per la scuola diretta ad Ellenton in Florida da Jim Peterson, con la collaborazione di Amanda Evora e Lyndon Johnston, è stato completato dalle vittorie conquistate a livello juniores e novice.
Alexa Scimeca e Chris Knierm, campioni uscenti, si sono dovuti accontentare del secondo posto alternando autentiche eccellenze come il quadruplo twist a passaggi a vuoto, tra cui l’atterraggio con mano in terra del triplo flip lanciato e la caduta di Knierim sul triplo toeloop in parallelo. In generale, specie nel programma libero, i favoriti della vigilia hanno pagato dazio per una qualità di esecuzione dei vari elementi complessivamente inferiore, che ha contribuito a generare un distacco prossimo alle quindici lunghezze.
A seguire, si sono piazzati Marissa Castelli e Mervin Tran, non ancora in grado di tenere il passo di coppie più rodate e tecnicamente superiori su salti in parallelo e lanciati. Gli allievi di Richard Gauthier si sono però distinti per l’ottima esecuzione dei sollevamenti, al momento il principale punto di forza.
Il quarto posto è andato ai giovani Madeline Aaron/Max Settlage, che sono riusciti a rintuzzare la rimonta nel programma libero di Jessica Calalang/Zach Sidhu.
CLASSIFICA FINALE
01) Tarah Kayne/Daniel O'Shea
(69.61|142.04) 211.65
02) Alexa Scimeca/Christopher Knierim
(67.35|129.45) 196.80
03) Marissa Castelli/Mervin Tran
(64.12|114.92) 179.04
04) Madeline Aaron/Max Settlage
(57.47|100.34) 157.81
05) Jessica Calalang/Zack Sidhu
(50.53|106.24) 156.77
06) Erika Smith/AJ Reiss
(51.09|101.09) 152.18
07) Jessica Pfund/Joshua Santillan
(54.20|79.59) 133.79
08) Brianna de la Mora/Maxim Kurdukov
(45.04|85.05) 130.09
09) Alexandria Shaughnessy/James Morgan
(42.56|86.94) 129.50
10) Cali Fujimoto/Nicholas Barsi-Rhyne
(42.05|86.34) 128.39
11) Caitlin Fields/Ernie Utah Stevens
(45.67|71.72) 117.39
12) Elizaveta Usmantseva/Matej Silecky,
(38.34|66.96) 105.30
13) Alyssa McDougal/Paul Schatz
(32.14|62.90) 95.04
DANZA – danza libera
Maia ed Alex Shibutani, nel tripudio del pubblico di Saint Paul, hanno conquistato il primo titolo nazionale della carriera spodestando i campioni uscenti Madison Chock ed Evan Bates.
Il sorpasso, da tempo nell’aria, si è concretizzato nella danza libera in cui gli allievi di Marina Zoueva e Massimo Scali sono riusciti ad instaurare un suggestivo feeling con gli spettatori che, al termine di una coinvolgente prestazione, li hanno tributati con una lunga e fragorosa standing ovation.
I fratelli di origini asiatiche, scesi in pista sulle note dei successi dei Coldplay “Fix You” e “The Scientist”, hanno palesato una velocità superiore alla concorrenza e una precisione che ha propiziato un chiaro strapotere tecnico. Non a caso, ciascun elemento, comprese le due sequenze di passi in coppia, è stato premiato con il livello più alto a disposizione. Il trionfo odierno ha coinvolto anche il sempre più gettonato Peter Tchernyshev, ideatore di una danza libera che ha impiegato poco tempo nel ricevere consensi a scena aperta anche dagli abituali detrattori.
A Chock/Bates, leader della gara al termine della short-dance, non è bastato ottenere il migliore riscontro sulle componenti del programma. Al di là dei punti persi su diagonale e trottola, enorme si è rivelato il divario in termini di trasporto generato e alchimia di coppia.
Nel rispetto del pronostico della vigilia, Madison Hubbell e Zachary Donohue hanno completato il podio riuscendo a contenere il gap rispetto alle coppie leader del movimento.
A sorpresa, Anastasia Cannuscio e Colin McManus si sono piazzati ai piedi del podio ottenendo il migliore piazzamento della carriera. Va rimarcato come in entrambi i programmi siano riusciti ad avere la meglio sui più gettonati Kaitlin Hawayek/Jean-Luc Baker.
CLASSIFICA FINALE
01) Maia Shibutani/Alex Shibutani
(74.67|115.47) 190.14
02) Madison Chock/Evan Bates
(75.14|111.79) 186.93
03) Madison Hubbell/Zachary Donohue
(71.10|107.71) 178.81
04) Anastasia Cannuscio/Colin McManus
(63.12|97.34) 160.46
05) Kaitlin Hawayek/Jean-Luc Baker
(63.02|95.84) 158.86
06) Danielle Thomas/Daniel Eaton
(57.98|87.03) 145.01
07) Karina Manta/Joseph Johnson
(54.57|88.13) 142.70
08) Charlotte Maxwell/Ryan Devereaux
(51.18|77.80) 128.98
09) Alexandra Aldridge/Matthew Blackmer
(46.16|75.00) 121.16
10) Alissandra Aronow/Collin Brubaker
(47.24|69.17) 116.41
11) Kseniya Ponomaryova/Oleg Altukhov
(39.66|60.20) 99.86
12) Tory Patsis/Nathaniel Fast
(35.59|56.29) 91.88
13) Elicia Reynolds/Stephen Reynolds
(35.91|50.04) 85.95
14) Gabriela Morrell Zucker/Andrejs Sitiks
(30.20|42.40) 72.60
SETTORE FEMMINILE – programma libero
Coloro che hanno sempre rimproverato a Gracie Gold la mancanza di carattere e la tendenza ad eclissarsi nei momenti più difficili dovranno ricredersi in quanto il programma libero pattinato a Saint Paul potrebbe rappresentare un punto di svolta. Scesa in pista per ultima con l’obbligo di raccogliere oltre 145 punti per conquistare il successo, l’allieva di Frank Carrol si è letteralmente superata sfoderando la migliore prestazione della carriera. Nulla è stato lasciato al caso ed ogni elemento è stato eseguito con chirurgica precisione. In particolare, per la prima volta dopo tempo immemore, Gold è riuscita a completare i due doppi axel e sette salti tripli pianificati e, assecondando al meglio le note del “Firebird” di Igor Straviski, è stata capace di salire di colpi nell’ultimo minuto, altro fatto per lei non abituale. Nel secondo segmento di gara, sospinta dal migliore riscontro tecnico e dalle valutazioni più elevate su quattro delle cinque componenti del programma, la ventenne di stanza in California ha inflitto oltre dieci punti di distacco alla più immediata inseguitrice archiviando con merito il secondo titolo della carriera.
La diciassettenne Polina Edmunds, dominatrice dello short-program, si è dovuta accontentare del posto d’onore, ma nei due giorni di gara ha mostrato quella solidità tecnica venuta meno nelle precedenti uscite stagionali. L’unica sbavatura degna di nota è stata rappresentata dal secondo triplo rittberger del programma libero atterrato con affanno e visibilmente corto di rotazione. Risultato a parte, resta qualche dubbio sulla scelta di eseguire due tripli flip, non caratterizzati da un ingresso con filo marcatamente interno, anziché due tripli lutz.
Il podio è stato completato dalla campionessa uscente Ashley Wagner, attardata di una decina di punti dalla seconda posizione, principalmente persi nel primo segmento di gara. Nel programma libero, fermo restando una qualità inferiore degli elementi di trottola rispetto alle dirette avversarie, la ventiquattrenne allenata da Rafael Arutunian ha pagato dazio per avere eseguito un salto triplo in meno. Tuttavia, eccezion fatta per un inopinato lutz singolo, tutti i salti presentati sono stati eseguiti con buona qualità, compresa l’ostica combinazione triplo flip/triplo toeloop.
La lotta serrata con in palio la quarta moneta ha premiato per un’incollatura Mirai Nagasu, che, superata una lunga serie di peripezie legate all’usura di una delle due scarpe, ha avuto la meglio sulla progredita diciassettenne Tyler Pierce, messasi in luce per l’ottima padronanza del triplo lutz.
Nel complesso, la gara è stata caratterizzata da una crescita del livello medio rispetto al passato nonostante siano mancate all’appello le attese Karen Chen e Courtney Hicks, rispettivamente ottava e nona. Entrambe hanno pescato due giornate negative collezionando cadute e qualche atterraggio stentato di troppo. Chen, peraltro, è andata in confusione ripetendo per tre volte il doppio toeloop nel programma libero e, come da regolamento, si è vista invalida una combinazione triplo salchow/doppio toeloop, che, in ogni caso, non avrebbe cambiato granchè la fisionomia della classifica.
CLASSIFICA FINALE
01) Gracie Gold
(62.50|147.96) 210.46
02) Polina Edmunds
(70.19|137.32) 207.51
03) Ashley Wagner
(62.41|135.47) 197.88
04) Mirai Nagasu
(59.64|129.20) 188.84
05) Tyler Pierce
(62.45|126.05) 188.50
06) Bradie Tennell
(58.26|123.07) 181.33
07) Hannah Miller
(57.86|116.56) 174.42
08) Karen Chen
(54.86|113.89) 168.75
09) Courtney Hicks
(54.93|113.11) 168.04
10) Angela Wang
(55.23|107.94) 163.17
11) Mariah Bell
(58.85|101.18) 160.03
12) Franchesca Chiera
(57.94|82.44) 140.38
13) Katie McBeath
(46.94|86.58) 133.52
14) Ashley Cain
(48.35|83.54) 131.89
15) Heidi Munger
(41.48|89.98) 131.46
16) Christina Cleveland
(41.49|80.32) 121.81
17) Alexie Mieskoski
(41.63|79.64) 121.27
18) Maria Yang,
(36.34|83.86) 120.20
19) Carly Gold
(42.41|65.55) 107.96
20) Avery Kurtz
(41.27|66.02) 107.29
21) Alexis Gagnon
(33.24|72.32) 105.56
22) Elena Pulkinen
(38.22|63.43) 101.65
Approfondimenti
Video
Figure Skating, Domenica 24 Gennaio 2016BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 7/17 | 80-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ultimi in figureskating
Giornata indimenticabile per il pattinaggio di figura italiano: in Cina trionfano anche Conti-Macii!
Dopo Guignard-Fabbri nella danza, capolavoro nella gara delle coppie di artistico e primo successo nel Grand Prix per il binomio azzurro, che vola alle finali di Grenoble dove l'Italia avrà ben cinque pass. Buon 5° posto di Matteo Rizzo nel singolo maschile.
3