Mao Asada si impone nel corto delle meraviglie di Skate America

Mao Asada si impone nel corto delle meraviglie di Skate America
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Figure skating - Skate America 2013

Mao Asada si impone nel corto delle meraviglie di Skate America

Il programma corto femminile di Skate America non ha deluso le aspettative del pubblico della "Joe Louis Arena" di Detroit proponendo prestazioni di elevato profilo tecnico e artistico.

Al termine del primo segmento di gara, la testa della competizione è occupata dalla giapponese Mao Asada, nuovamente sopra la soglia di eccellenza dei settanta a punti a distanza di nove mesi dal risultato ottenuto nei Four Continents di Osaka. La ventitreenne di Nagoya, assente a Skate America dal lontano 2006, ha così posto le basi per diventare la prima donna nella storia ad imporsi in ciascuna delle sei attuali tappe del Grand Prix.

L'allieva di Nobuo Sato ha presentato in apertura di programma un triplo axel dalla rotazione al limite, atterrato su due piedi. A seguire, ha avuto la lucidità di cambiare i piani in corsa spostando il salto in combinazione nella seconda metà del disco per usufruire del bonus. In ogni caso, ha ben completato sia il triplo flip che l'insolita combinazione triplo rittberger/doppio rittberger, oltre ad aver realizzato trottole costruite per il livello più alto a disposizione. Lla fuoriclasse giapponese, nuovamente da standing ovation sulla sequenza di passi, è apparsa da subito a suo agio nel nuovo corto coreografato da Lori Nichol sulle note del "Nocturne n.2 in mi bemolle maggiore" di Chopin, non facendo rimpiangere l'apprezzato "I Got Rythm" della passata stagione.

Lo spessore tecnico del programma corto odierno si può evincere anche dal risultato delle pattinatrici che al momento si trovano sul podio provvisorio. Infatti, oltre ad Asada, altre due atlete sono riuscite ad ottenere più di 67 punti, fatto senza precedenti in una tappa di qualificazione del Grand Prix.

Ashley Wagner, seconda la termine del primo segmento di gara, si è fermata a poco più di 69 punti con tanto di inedita combinazione triplo flip/triplo toeloop, che le ha consentito di migliorare il primato personale di quasi tre punti. La campionessa nazionale statunitense ha presentato un programma ricco di passaggi di transizione ed ha eseguito tutti gli elementi di salto, due dei quali nella seconda metà del disco, in maniera impeccabile. L'unico rimpianto è legato alle trottole non andate oltre il livello tre, ma ci sarà tempo e modo per sistemare la situazione specie per quanto riguarda combinata e flying sit.

Non è stata da meno la russa Elena Radionova, terza con il punteggio più alto di sempre per una quattordicenne. L'allieva di Inna Goncharenko ha superato la soglia dei 67 punti pagando dazio rispetto alle più navigate avversarie solamente sulle componenti del programma. Sul fronte tecnico, la prestazione è stata sontuosa con trottole e passi a livello quattro e ogni elmento di salto è stato perfettamente eseguito, compresa una combinazione triplo lutz/triplo toeloop che è valsa il prezzo del biglietto, così come il doppio axel preceduto dalla luna.

La quarta posizione è occupata dall'italiana Valentina Marchei, autrice di un programma privo di sbavature che le ha garantito il nuovo primato personale. L'allieva di Jason Dungjen non ha accusato la pressione di gareggiare "quasi in casa" e soprattutto ha confermato l'ottima impressione destata in occasione della cavalcata vincente nel Lombardia Trophy di metà settembre. In particolare, ha colpito la sicurezza con cui ha completato ciascun elemento di salto presentando un solido triplo salchow preceduto dal passo e un'ottima combinazione triplo lutz/doppio toeloop. Peraltro, considerando che qualche livello sulle trottole è stato perso per strada, l'impressione è che il potenziale sia ben oltre i sessanta punti.

Seguono in classifica, con programmi senza passaggi a vuoto, la svedese Viktoria Helgesson e la geogiana Elene Gedevanishvili, entrambe costrette a rinunciare alla combinazione con due tripli dichiarata, ma nel complesso positive sugli elementi presentati. Nell'occasione la più anziana delle sorella Helgesson ha anche ritoccato il primato nazionale nel segmento di gara..

La delusione della competizione, peraltro annunciata, è stata la russa Elizaveta Tuktamysheva, per la terza occasione consecutiva in difficoltà sul triplo lutz, primo elemento di salto del suo corto. Errore sulla combinazione a parte, così come avvenuto nel Finlandia Trophy e nel Memorial Panin di San Pietroburgo, la costruzione del programma e la scelta musicale hanno lasciato perplessità e di certo non hanno contribuito a facilitare il lavoro di un'atleta abiutata a ben altro tipo di prestazioni. La situazione potrebbe cambiare con il libero, programma che è sembrato più nelle sue corde in occasione del Finlandia Trophy.

 

CLASSIFICA SHORT-PROGRAM

01) (JPN)  73,18 [38,85|34,33] Mao ASADA
02) (RUS) 69,26 [36,21|33,05] Ashley WAGNER PB  
03) (RUS) 67,01 [37,61|29,40] Elena RADIONOVA PB
04) (ITA)  59,25 [30,11|29,14] Valentina MARCHEI PB (video)
05) (SWE) 58,80 [29,94|28,86] Viktoria HELGESSON NR   
06) (GEO) 56,68 [28,99|27,69] Elene GEDEVANISHVILI
07) (FRA)  55,84 [29,70|26,05] Mae Berenice MEITE
08) (USA) 53,51 [27,54|25,97] Samantha CESARIO   
09) (RUS) 53,20 [26,38|27,82] Elizaveta TUKTAMYSHEVA
10) (USA) 45,76 [21,04|24,72] Caroline ZHANG   

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