Il programma libero della quaratanduesima edizione di Skate Canada è entrato a pieno titolo negli annali della disciplina in quanto mai nella storia del Grand Prix, finali comprese, si era vista una prova di tale spessore. Peraltro, alla luce del periodo dell’anno, ci sono tutti i presupposti per auspicare una stagione all’insegna dei fuochi d’artificio.
Nel tripudio del pubblico dell’Enmax Centre di Lethbrdige, ben sei atleti si sono, infatti, spinti oltre quota 156 ed hanno superato la significativa soglia degli ottanta punti sul versante tecnico, fatti mai avvenuti nelle tappe del passato.
Il ruolo di attore protagonista è toccato a Patrick Chan, che ha archiviato il quinto successo in carriera nell’evento di casa eguagliando il connazionale Elvis Stojko. Il programma libero, pattinato su un medley di Chopin, si è rivelato di stordente bellezza ed ha ricevuto ampi consensi da parte dei giudici sia per quanto riguarda il grado di esecuzione che per quanto concerne le componenti del programma. Eccezion fatta per “transition”, in ciascuna altra voce è stato assegnato almeno un “dieci” e il riscontro tecnico finale è stato superiore di oltre diciotto lunghezze rispetto al base value. Ciascun elemento è stato eseguito con pregevole qualità e, nonostante il lungo periodo di inattività agonistica, il fuoriclasse canadese ha dimostrato di non avere perso lo smalto dei giorni migliori sulla sequenza di passi. Sul fronte dei salti, sono stati egregiamente completati un quadruplo toeloop e otto salti tripli, tra cui spiccano il migliore triplo axel della carriera ed una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, che da sola è valsa il prezzo del biglietto.
Per l’ennesima volta si è perciò confermato il curioso trend che vede Patrick Chan sconfiggere Yuzuru Hanyu nelle tappe di qualificazione del Grand Prix.
Il campione olimpico, risalito dalla sesta alla seconda posizione, è stato a sua volta autore di una prova da standing ovation, macchiata da una caduta sul triplo lutz, ultimo elemento di salto. Come avvenuto nell’Autumn Classic di Barrie, è parso evidente l’assoluto coinvolgimento con il brano “Seimei”, tratto dalla colonna sonora della pellicola giapponese Onmyouji. Hanyu, attento a cogliere ogni accento musicale, ha completato tre salti quadrupli e sei salti tripli, compreso il lutz caduto, ma non è emersa la consueta qualità sui tripli axel. Rispetto a quanto pianificato, è mancato all’appello un triplo toeloop (non eseguito in combinazione con il primo triplo axel) e, inoltre, il secondo quadruplo toeloop è stato atterrato appoggiando una mano sul ghiaccio.
A conti fatti, Hanyu è stato preceduto da Chan in entrambi i segmenti di gara accumulando oltre undici punti di distacco. Tuttavia, c’è poco spazio per le recriminazioni in quanto per trovare in una tappa di qualificazione del Grand Prix un punteggio più alto del 271.14 raggiunto da Patrick Chan a Lethbridge è necessario scomodare l’attuale primato mondiale, ottenuto proprio dal ventiquattrenne di Ottawa nel Trophèe Eric Bompard del 2013.
Il giapponese Daisuke Murakami, malgrado un libero con due quadrupli salchow e sette salti tripli, tra cui due axel, non è riuscito a difendere la leadership conquistata con lo short-program e si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio maledicendo il fatto di avere incontrato sulla sua strada i principali protagonisti del precedente quadriennio olimpico.
A seguire, si è piazzato lo statunitense Adam Rippon, che, nonostante la consueta caduta sul tentativo di quadruplo lutz degradato a triplo, è riuscito a rintuzzare l’attacco di Nam Ngyuen. L’allievo di Rafael Aratunian, caduto anche sul secondo tentativo di triplo axel, ha comunque ruotato otto salti tripli, mentre il giovane canadese, non ancora all’altezza dei diretti avversari sulle componenti del programma, ha risposto con due quadrupli toeloop e sette tripli, tra cui due axel. Con i punteggi ottenuti a Skate Canada sia Rippon che Nguyen sarebbero saliti sul podio a Skate America.
Che la giornata promettesse bene, lo si era già compreso con la prova di Timothy Dolensky, secondo atleta a scendere in pista. Il debuttante statunitense è stato capace di risalire dall’undicesima alla settima posizione grazie ad un programma libero in cui sono stati perfettamente eseguiti due doppi axel e otto salti tripli, compresi due axel e due lutz.
Dolensky è stato preceduto dal sedicenne russo Alexander Petrov, che, per non essere da meno degli illustri avversari, ha eseguito senza sbavature un doppio axel e otto salti tripli, tra cui due axel e due lutz.
Patrick Chan ha archiviato il successo numero dieci in una tappa di qualificazione, Le vittorie del Canada sono, invece, diventate ventuno, cui vanno aggiunte quattro affermazioni in finale, due delle quali griffate Chan.
CLASSIFICA FINALE
1) CAN - Patrick CHAN
271.14 (2|1)
2) JPN - Yuzuru HANYU
259.54 (6|2)
3) JPN - Daisuke MURAKAMI
252.25 (1|3)
4) USA - Adam RIPPON
239.69 (3|5)
5) CAN - Nam NGUYEN
238.82 (4|4)
6) RUS - Alexander PETROV
221.02 (7|7)
7) USA - Timothy DOLENSKY
219.06 (11|6) PB
8) CZE - Michal BREZINA
218.58 (5|8)
9) KOR - Jin Seo KIM
195.84 (8|10)
10) JPN - Sei KAWAHARA
195.21 (9|9) PB
11) CAN - Keegan MESSING
182.25 (10|11)
12) KOR - June Hyoung LEE
152.05 (12|12)
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
Folgarida | 22/24 | 20-65 cm |
Ponte di legno | 29/30 | 20-70 cm |
Alpe Lusia | 7/8 | 25-40 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Breuil-Cervinia | 14/15 | 25-115 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
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