Il giapponese Tatsuki Machida ha conquistato il secondo successo in carriera in una tappa di qualificazione di Grand Prix, imponendosi piuttosto nettamente a Skate America.
L'allievo di Anthony Liu, già dominatore del programma corto, ha concluso con ampio margine anche il segmento più lungo di gara ritoccando tutti i primati personali. Il ventitreenne di Osaka ha completato sette tripli, compresi due axel, e soprattutto ha aperto una prova ambiziosa con due tentativi di quadruplo toeloop. A conti fatti, entrambi i salti sono stati completati, ma un atterraggio con mano in terra del secondo quadruplo non gli ha consentito di agganciare un salto in combinazione e perciò di ottenere il valore pieno dell'elemento, finito in sequenza come da regolamento. Ciò premesso, lo strapotere tecnico palesato da Machida, oggi impegnato come nella passata stagione sulle note di Firebird di Igor Stravinski, suona già come un campanello d'allarme per i più quotati connazionali in vista della rincorsa al posto per i Giochi Olimpici.
In seconda posizione si è piazzato un convincente Adam Rippon, capace di ripendersi dopo una rovinosa caduta su un tentativo di quadruplo lutz e di completare ben sette tripli, compreso un axel. Il quasi ventiquattrenne di stanza in California, archiviata qualche stagione sotto tono, ha fornito evidenti segnali di ripresa, probabilmente dovuti alla proficua collaborazione con il tecnico Rafael Arutunian, e nell'occasione, è riuscito a ritoccare tutti i record personali, ormai piuttosto datati. La vera novità nel suo pattinaggio è rappresentata dalle percentuali di realizzazione del triplo axel, impennatesi rispetto al passato, nonostante oggi uno dei due tentativi sia andato a vuoto.
Sul podio, grazie ad una notevole rimonta nel programma libero, è salito anche il debuttante statunitense Max Aaron, atleta dall'enorme potenziale in fatto di salti. L'allievo di Tom Zakrajsek è sceso sul ghiaccio con l'intenzione di presentare tre quadrupli e due tripli axel, impresa di cui non si ricordano precedenti in tempi recenti. Peraltro, dopo una prima parte piuttosto complicata, caratterizzata dalla caduta sul quadruplo toeloop e da un atterraggio su due piedi del primo quadruplo salchow, ha saputo reagire riuscendo a completare un quadruplo salchow in combinazione con un doppio toeloop e la bellezza di sei salti tripli, con tanto di due axel. Aaron, così come Machida, ha superato la soglia dei novanta punti di tecnico, finora riservata a pochi eletti, ed è risalito dalla sesta posizione del programma corto. Nello specifico, impressiona il fatto che il ventunenne nativo di Scottsdale, di concerto con lo staff tecnico, abbia pianfiicato un libero con un punteggio tecnico di base di partenza di 95,18, cifra che la dice lunga dalla piega presa dalla disciplina negli ultimi due anni.
I principali delusi della gara sono stati i giapponesi Daisuke Takahashi e Takhiko Kozuka, rispettivamente quarto e sesto, complici numerosi passaggi a vuoto sugli elementi di salto. Per entrambi, in particolare, è emersa una condizione di forma precaria, testimoniata dall'affanno evidenziato nell'ultimo minuto di gara. Il più anziano dei due si è salvato in virtù delle valutazione più alte di giornata sulle componenti del programma, ma, anche su quel fronte, è rimasto lontano dall'eccellenza cui ha abituato nel corso della brillante carriera agonistica.
Alla luce del piazzamento odierno, per i due attesi pattinatori nipponici, in passato capaci più volte di imporsi a Skate America, diventa difficile inseguire la qualificazione alla finale, che si disputerà sul ghiaccio di casa di Fukuoka.
Lo staunitense Jason Brown, secondo al termine del programma corto, si è, invece, dovuto accontentare della quinta posizione finale, penalizzato da una giornata negativa sul triplo axel, venuto all'improvviso completamente meno. Per l'atleta più giovane in gara resta comunque la soddisfazione di aver migliorato il primato personale complessivo stabilito ad Oberstdorf in occasione del Nebelhorn Trophy.
In conclusione, è importante rimarcare che, nonostante non si sia visto nemmeno un libero pulito, ben sei atleti hanno concluso la competizione con più di 230 punti, fatto senza precedenti in tappe di Grand Prix, qualificazione o finale non fa differenza.
CLASSIFICA FINALE
1) 265,38 - Tatsuki MACHIDA (JPN) PB
2) 241,24 - Adam RIPPON (USA) PB
3) 238,36 - Max AARON (USA)
4) 236,21 - Daisuke TAKAHASHI (JPN) PB
5) 231,03 - Jason BROWN (USA) PB
6) 230,95 - Takahiko KOZUKA (JPN)
7) 208,72 - Alexander MAJOROV (SWE)
8) 208,16 - Artur GACHINSKI (RUS)
Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
Abetone | 14/17 | 25-45 cm |
Dobbiaco | 18/19 | 10-46 cm |
Klausberg | 11/11 | 38-84 cm |
Corvara in Badia | 44/48 | 40-50 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
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