Yuzuru Hanyu è ufficialmente entrato nella leggenda realizzando quanto fino ad oggi forse si poteva sognare. Grazie ad un connubio senza precedenti di arte e tecnica di elevato profilo, ha pattinato il programma libero perfetto cambiando il corso della storia della disciplina.
Trovare un paragone adeguato per descrivere quanto accaduto nel NHK Trophy, ultima tappa di qualificazione del Grand Prix, rappresenta già di per sè un'impresa, ma, per l'impatto che genererà da oggi in avanti, non è una forzatura scomodare "il primo uomo sulla luna". Da oggi sarà tutto diverso.
Il fuoriclasse giapponese ha d'altrocanto dimostrato di essere una sorta di extraterrestre, un pattinatore che proviene da un pianeta a parte, capace di spingersi oltre ogni limite e di sicuro pronto ad alzare ulteriormente il livello dell'asticella in una sfida che non è contro gli altri, ma contro sè stesso. Emblematico in tal senso è stato il primo commento del fidato allenatore Brian Orser: "I have no words" (non ho parole...).
Dopo avere pattinato un programma corto perfetto, Hanyu si è ripetuto nel segmento più lungo di gara in cui, sulle note del motivo "Seimei", tratto dalla colonna sonora del cortometraggio "Onmyoji", ha scolpito un'opera d'arte dal valore inestimabile strappando il primato mondiale a Patrick Chan.
L'allievo di Brian Orser non solo è diventato il primo uomo nella storia ad infrangere la barriera dei duecento punti nel programma libero (216,07) e dei trecento punti nell'intera gara (322,40), ma ha letteralmente sbriciolato traguardi che prima del suo avvento sembravano irraggiungibili.
Nella prova odierna, ha perfettamente eseguito tre salti quadrupli e sette tripli, tutti preceduti da passaggi di transizione e da ingressi di elevata difficoltà. Per dimostrare la sua onnipotenza, è stato addirittura capace di completare una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop nella seconda metà del programma, fatto senza precedenti. Rispetto alle precedenti apparizione è, peraltro, cambiata l'entrata dell'elemento di salto. Puntuale nel cogliere ogni accento musicale e miglioratissimo nell'utilizzo della parte alta del corpo, ha sfondato il muro dei novantasette punti sulle componenti del programma, ottenendo ben tredici "dieci" su coreografia, performance e interpretazione.
In sostanza, si è trattato del trionfo della perfezione, raggiunta da uno straordinario atleta con il supporto dello staff tecnico diretto da Brian Orser e di coreografi di fama internazionale come Jeffrey Buttle (programma corto) e Shae-Lynn Bourne (programma libero). Ovviamente, al cospetto della prestazione odierna, ogni discorso relativo alla finale di Barcellona è passato in seconda piano.
La gara ospitata dal "Big Hat" di Nagano si è rivelata un trionfo a tutto tondo per i pattinatori asiatici, che hanno occupato quattro delle prime cinque posizioni
Al posto d'onore, con il nuovo primato nazionale cinese e la qualificazione alla finale di Barcellona garantita, si è piazzato l'atteso Boyang Jin, staccato di quasi cinquantasei punti dal vincitore. La prova del diciottenne di Harbin è stata decisamente convincente, nonostante non sia stato eseguito uno dei quattro salti quadrupli pianificati. Il vice-campione iridato juniores, decisamente migliorato in termini di scorrevolezza e maggiormente calato nella parte, ha completato tre salti quadrupli, tra cui un sontuoso lutz, e sei tripli, compresi due axel.
Il gradino più basso del podio è stato conquistato dal redivivo nipponico Takahito Mura, oggi in grado di eseguire due quadrupli toeloop e due tripli axel di qualità. Il ventiquattrenne di stanza ad Okayama City ha preceduto il brillante statunitense Grant Hochstein, capace di riconfermare il risultato ottenuto nella Cup of China con un importante miglioramento di tredici punti sul primato personale. La quinta moneta è andata, invece, al ventunenne giapponese Keiji Tanaka, cresciuto di oltre venti lunghezze rispetto alla migliore prestazione del passato.
Il principale deluso della gara è stato il russo Maxim Kovtun, che, per la prima volta in carriera, ha mancato il podio in una tappa di qualificazione dicendo addio alla finale. Dopo avere eseguito un ottimo quadruplo salchow e un triplo axel di spessore, il ventenne di stanza a Mosca si è completamente smarrito aprendo salti a ripetizione e perdendo il conto dei doppi axel eseguiti.
Complice l'inatteso decimo posto di Kovtun, la finale di Barcellona vedrà ai nastri di partenza sei atleti.
QUALIFICATI PER LA FINALE
30 punti (ESP) FERNANDEZ Javier
28 punti (JPN) HANYU Yuzuru
28 punti (JPN) UNO Shoma
26 punti (CHN) JIN Boyang
22 punti (CAN) CHAN Patrick
22 punti (JPN) MURAKAMI Daisuke
RISERVE
20 punti (CHN) YAN Han
19 punti (USA) AARON Max
18 punti (RUS) PITKEEV Adian
CLASSIFICA NHK TROPHY
1) JPN - Yuzuru HANYU
322.40 (1|1) WR
2) CHN - Boyang JIN
266.43 (2|2) NR
3) JPN - Takahito MURA
242.21 (3|5)
4) USA - Grant HOCHSTEIN
235.63 (8|3) PB
5) JPN - Keiji TANAKA
234.90 (9|4) PB
6) RUS - Konstantin MENSHOV
233.58 (6|6)
7) CZE - Michal BREZINA
222.49 (5|9)
8) USA - Richard DORNBUSH
217.50 (7|10)
9) FRA - Chafik BESSEGHIER
215.82 (10|7)
10) RUS - Maxim KOVTUN
212.63 (4|11)
11) CAN - Elladj BALDE
211.09 (11|8)
12) AUS - Brendan KERRY
177.98 (12|12)
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