Alessandra Cernuschi e Filippo Ambrosini sono entrati di diritto nella storia del pattinaggio italiano quando, nella passata stagione, sono diventati la prima coppia di artistico azzurra a conquistare un podio nel circuito Junior Grand Prix. La nostra collaboratrice Laura Sciarrillo ha avuto l'occasione di incontrarli presso il Forum di Assago per parlare con loro della stagione passata, di quella senior appena cominciata e del team che li circonda.
Avete da poco partecipato alla prima gara nazionale di artistico, dove avete presentato per la prima volta i vostri nuovi programmi di gara.
Alessandra: Sì, il nostro programma corto è sulle musiche di Romeo e Giulietta, di Nino Rota, dove abbiamo inserito anche delle parti cantate dato che da quest'anno è permesso farlo. Per il programma lungo invece abbiamo deciso di pattinare su Tosca.
Purtroppo non avete pattinato bene in quella occasione.
Filippo: No, diciamo che essendo quella la prima gara della stagione abbiamo partecipato più che altro per presentare i nostri nuovi elementi e controllare se avremmo preso i livelli desiderati. Siamo molto concentrati per la nostra prossima gara che sarà a Riga - competizione che fa parte del circuito delle Challenger Series - dove speriamo di avere un buon punteggio. Il nostro obiettivo per la gara nazionale di Cortina era mostrtare i nostri nuovi elementi, ovviamente gareggiando da soli non andavamo lì per pattinare al massimo delle nostre possibilità.
Alessandra: Volevamo mostrare ai giudici i nostri nuovi elementi: sollevamenti, twist,...
Filippo: Essendo molto concentrati sui nuovi elementi che dovevamo eseguire, ci siamo probabilmente deconcentrati su quelli dove solitamente abbiamo meno problemi. Ma è un problema che si può facilmente aggiustare; per di più i giudici ci hanno visti molti migliorati negli elementi di coppia e nell'unisono e questo vuol dire che il lavoro di questa estate è tangibile e sta dando i suoi frutti.
Alessandra: Da queste basi possiamo poi partire per costruire una buona stagione.
Avete accennato al fatto di avere nuovi sollevamenti, quali altri nuovi elementi avete inserito nei programmi?
Alessandra: Abbiamo inserito il triplo twist nel corto, e presentiamo il Flip lanciato.
Quindi quali salti lanciati eseguirete quest'anno?
Alessandra: Il Salchow e il Flip, mentre l'anno scorso presentavamo Salchow e Toeloop.
E per quanto riguarda i salti in parallelo?
Alessandra: Toeloop e Axel nel libero
Filippo: L'anno scorso nel corto avevamo l'Axel, mentre quest'anno presentiamo il Toeloop. Apriamo il libero con la combinazione triplo Toeloop-doppio Toeloop-doppio Toeloop, l'altro salto in parallelo sarà l'Axel.
Che percentuale di riuscita avete in questi salti e nel Twist?
Alessandra: Per quanto riguarda il Twist è abbastanza alta, ma per adesso lo inseriremo solo nel corto. Nel libero preferiamo concentrarci maggiormente su tutti gli altri elementi.
Filippo: Essendoci due salti lanciati, tre sollevamenti di cui due nuovi e i salti in parallelo il Long è molto più impegnativo per noi. Questa stagione abbiamo due gare importanti, una a Riga per la Volvo Open Cup e l'altra a Graz per l'Ice Challenge, poi pattineremo ai campionati italiani sperando di qualificarci per i campionati europei.
Alessandra: Essendo questa la nostra prima stagione Senior abbiamo tutto da guadagnare.
Filippo: Non vogliamo sentire pressioni su di noi, ma solo lavorare e far vedere quello che sappiamo fare. Non ci porremo aspettative a livello di risultati, quest'anno vogliamo fare esperienza, consolidare i nostri nuovi elementi e farci conoscere dal pubblico.
Avete menzionato gli europei: l'anno scorso avete pattinato in quella gara, vorrei sapere le vostre impressioni su quella competizione e sulle altre gare di alto livello alle quali avete preso parte nella vostra ultima stagione Junior.
Alessandra: La scorsa stagione è stata piena di eventi importanti per noi. Il terzo posto al Grand Prix Junior è stato davvero inaspettato e da lì avevamo messo le basi per completare una buona stagione. L'unica nota stonata sono stati gli europei, che abbiamo affrontato con paura perchè era un ambiente molto più serio – quello Senior – e una gara molto più importante rispetto a tutte quelle che avevamo fatto fino a quel momento. Ci siamo lasciati spaventare, probabilmente. In compenso i mondiali Junior erano un ambiente che già conoscevamo e infatti in quella occasione abbiamo pattinato molto meglio.
Che differenze trovate tra l'ambiente Junior e quello Senior?
Filippo: Sono totalmente diversi. Anche solo a livello di persone: negli Junior ci sono molti ragazzi e quindi non c'è molta pressione psicologica. Nell'ambiente Senior invece si sente la tensione...
Alessandra: ...Le ostilità...
Filippo: Se ripenso agli europei...sì, abbiamo sbagliato, ma abbiamo anche imparato molto, perchè era forse una gara troppo grossa per noi. Non mi aspettavo che fosse un evento così grande, mi sentivo quasi a disagio ad andare lì perchè l'ambiente, il pubblico e la TV, sono totalmente diversi rispetto a quello a cui eravamo abituati.
Alessandra: Tutto questo è stato abbastanza destabilizzante per noi.
Filippo: Esatto, in Italia anche nelle gare nazionali Senior non c'è così tanto pubblico.
Alessandra: Nei nazionali americani, per esempio, al contrario gli stadi sono sempre pieni. Diciamo che ad ogni modo è stata un'esperienza che ci permetterà di affrontare le gare future molto meglio.
Per la preparazione estiva siete stati sia in Florida da John Zimmermann che a Courchevel con la vostra allenatrice. Com'è andata?
Alessandra: Siamo stati cinque settimane da Zimmermann, da metà giugno a fine luglio.
Filippo: Ci siamo trovati molto bene; John e Silvia (Fontana, n.d.r.) ci hanno accolti calorosamente e non ci siamo sentiti né estranei né messi in disparte, pur essendo una coppia junior che proveniva da un altro ambiente.
Alessandra: Anche i ragazzi, Brandon Frazer e Haven Denney, ci hanno accolti benissimo.
Filippo: Con John abbiamo imparato molto. Ci ha insegnato molte cose sugli elementi di coppia: abbiamo lavorato sui sollevamenti e sul twist e infatti i risultati si vedevano già in allenamento al nostro ritorno dalla Florida, anche se non ci aspettavamo di essere in grado di inserire nei nostri programmi così tanti nuovi elementi fin dall'inizio della stagione. Silvia è molto carismatica, e ci ha aiutato molto nella coreografia dei nostri programmi. Pensiamo di continuare il lavoro con loro nei prossimi anni perchè ne siamo rimasti molto soddisfatti.
Ingo Steuer era lì in Florida mentre voi vi allenavate?
Alessandra: Purtroppo è arrivato quando siamo partiti noi!
Dopo essere tornati dalla Florida siamo andati a Courchevel, dove abbiamo raggiunto il nostro team del Forum. Abbiamo lavorato con Tiziana Pagani e Cristina Mauri, le nostre allenatrici, e con Pierre Trent. Dopodiché abbiamo passato due settimane a Folgaria, in Trentino, prima di tornare qui a Milano.
Come è quindi composto il vostro team?
Filippo: Tiziana Pagani è la nostra allenatrice principale e facciamo riferimento a lei per le nostre decisioni. Cristina Mauri ci segue per quanto riguarda i salti in parallelo, essendo lei stata la nostra allenatrice quando entrambi pattinavamo in singolo. Nicoletta Lunghi e Raffaella Cazzaniga curano le nostre coreografie. Corrado Giordani si occupa della postura, dei movimenti delle braccia e del balletto off-ice. Abbiamo uno staff molto numeroso e troviamo che questo sia un fattore positivo perchè permette sia a noi che ai nostri insegnanti di collaborare l'uno con l'altro, di consigliarci e scambiarci punti di vista differenti. Credo che anche loro stiano imparando molto dato che noi siamo la prima coppia di artistico con i quali loro abbiano lavorato. È una nuova esperienza sia per noi che per tutti loro.
La disciplina più importante del Forum è sempre stata la danza su ghiaccio, mentre adesso ci sono due coppie senior che si allenano lì, ovvero voi e Nicole Della Monica/Matteo Guarise. Com'è allenarsi con loro e cosa ne pensate del futuro della disciplina delle coppie in Italia?
Filippo: Siamo molto felici che (Della Monica/Guarise, n.d.r.) abbiano deciso di allenarsi a tempo pieno qui.
Alessandra: Ci serviva una coppia dalla quale prendere esempio, anche perchè all'inizio non era facile per noi allenarci da soli, non sapevamo bene come si svolgesse una giornata di allenamento di una coppia di artistico. Sono stati un punto di riferimento per noi, questa estate ci siamo allenati sempre insieme ed è stato veramente bello.
Filippo: Abbiamo un ottimo rapporto con loro e siamo amici sia in pista che fuori, li prendiamo ad esempio per migliorarci ogni giorno e ci danno un ulteriore stimolo per imparare.
Alessandra: Cerchiamo di sostenerci a vicenda negli allenamenti.
Quali gare farete oltre alle due già menzionate?
Alessandra: Dopo l'Ice Challenge di Graz andremo a Dortmund per l'NRW Trophy e in seguito ai campionati nazionali. Per il resto della stagione, decideremo più avanti.
Filippo: Per noi questa stagione è cominciata un po' in ritardo perchè in estate mi hanno chiamato per partecipare ad Intimissimi On Ice: ho preso al volo questa occasione, è stata una bellissima esperienza, mi sono divertito molto ed è stato bello lavorare pur rimanendo nell'ambiente del pattinaggio. Le prove sono durate alcune settimane e questo ci ha sottratto molto tempo dagli allenamenti. In teoria dopo lo spettacolo a Verona avremmo dovuto pattinare al Nebelhorn Trophy, ma poco prima Alessandra si è ammalata e io avrei comunque avuto bisogno di un po' di riposo dopo le lunghe ore passate sul ghiaccio a preparare lo spettacolo. Quindi abbiamo deciso di non gareggiare ad Oberstdorf.
Quanto tempo sono durate le prove?
Filippo: Abbiamo pattinato qui a Milano per tre settimane, in una pista allestita apposta per noi in piazzale Cuoco. È stato uno show davvero impegnativo, a differenza di un gala tradizionale c'erano molti numeri di gruppo, diversi costumi da cambiare... Io non avevo mai fatto uno show prima ma gli altri pattinatori che avevano preso parte alle altre edizioni dello spettacolo mi hanno detto che anche loro non avevano mai preso parte ad uno show simile. Mentre negli anni scorsi facevano delle esibizioni da soli – in singolo o in coppia – quest'anno si è cominciato quasi un mese prima a creare lo spettacolo, che raccontava una storia e quindi ogni esibizione era collegata alla precedente e alla successiva.
Hai detto che ti è piaciuto molto lavorare all'interno del mondo del pattinaggio. Hai quindi già pensato a cosa ti piacerebbe fare una volta finita la tua carriera agonistica?
Filippo: Diciamo che io prendo il pattinaggio quasi come stile di vita. So che in futuro farò l'insegnante e vorrò rimanere nell'ambito di questo sport. Mi piace molto anche l'ambiente delle esibizioni perchè riesci a divertirti mentre pattini, senza avere la pressione della competizione. Magari nei gala proverò più gioia e meno sofferenza nel pattinare!
Stai frequentando l'università?
Filippo: No, ho finito il liceo ma ho deciso di non frequentare l'università.
Tu, Alessandra?
Alessandra: Io sto frequentando il quarto anno di liceo, sono ancora giovane! Non so ancora bene cosa fare una volta smesso di pattinare, mi piacerebbe rimanere all'interno del pattinaggio oppure fare la fisioterapista.
Dato che questa sarà la vostra prima stagione da Senior e che probabilmente vi troverete a gareggiare tra i migliori atleti al mondo, quali sono i pattinatori che preferite, quelli che prendete ad esempio?
Alessandra: Nel pattinaggio di coppia Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov.
Filippo: Esatto.
Alessandra: Penso che sia dal punto di vista tecnico che delle abilità di pattinata siano perfetti. Per quanto riguarda le altre discipline, ho avuto l'occasione di conoscere Stéphane Lambiel ai seminari di Berlino per le coppie di artistico che abbiamo fatto per due anni e trovo che sia un artista a tutto tondo, una persona unica, è sempre ispirato in tutto quello che fa.
Filippo: Anche secondo me Stéphane è un esempio da seguire.
Guardate anche le altre discipline oltre alle coppie di artistico?
Alessandra: Io seguo un po' di tutto, anche perchè ho pattinato molti anni in singolo e quindi sono rimasta affezionata a quella disciplina.
Filippo: Per quanto riguarda me, da quando ho cominciato a pattinare in coppia mi piace molto guardare le gare di danza, vedere l'interpretazione, il pattinare in coppia. Nel singolo è molto bello vedere i salti, la tecnica, però trovo che sia più piacevole ed interessante guardare la danza, mi trasmette di più anche se non sto guardando atleti di alto livello.
Alessandra: Inoltre due pattinatori occupano più spazio sul ghiaccio, i pattinatori in singolo sono più tecnici, saltano, ma non coprono tutta la pista come i danzatori.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
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