Cinque chiacchiere con... "Miriam Ziegler e Severin Kiefer"

Cinque chiacchiere con... 'Miriam Ziegler e Severin Kiefer'
Info foto

Getty Images

Figure skating - Cinque chiacchiere con...

Cinque chiacchiere con... "Miriam Ziegler e Severin Kiefer"

Il quinto appuntamento di "Cinque Chiacchiere con..." rappresenta un'occasione propizia per approfondire la conoscenza di Miriam Ziegler e Severin Kiefer, pattinatori di coppia austriaci in grande ascesa.


Miriam Ziegler
, nata il 19 marzo 1994 ad Oberpullendorf, ha vinto in singolo due edizioni dei Campionati nazionali austriaci ed ha partecipato ai Giochi Olimpici di Vancouver del 2010 piazzandosi in ventiseiesima posizione. Nel 2013, ha deciso di provare a pattinare in coppia al fianco di Severin Kiefer.

Severin Kiefer, nato l’11 ottobre 1990 a Kuchl, ha archiviato in singolo tre medaglie di bronzo nei Campionati nazionali ed ha conquistato in coppia con Stina Martini tre titoli austriaci.

Miriam e Severin, nel primo scorcio di carriera insieme, hanno vinto due Campionati nazionali austriaci ed hanno preso parte ai Giochi Olimpici di Sochi del 2014. Nella stagione in corso, hanno ottenuto un secondo posto nella Coupe de Nice ed hanno partecipato a due tappe di Grand Prix, migliorando tutti i primati personali. Sono una delle tre coppie al mondo in grado di eseguire con efficacia il triplo lutz in parallelo.


1) Quando avete iniziato a pattinare immaginavate che un giorno avreste preso parte a Mondiali e Olimpiadi?

Severin Kiefer - "Ho iniziato a pormi davvero questi obiettivi quando ho incontrato pattinatori come Jeffrey Buttle, Adrian Schultheiss e Viktor Pfeifer nei training camp internazionali. Parlare con loro e capire il loro approccio al lavoro ha avuto una forte influenza su di me".

Miriam Ziegler - "Quando ho iniziato, non pensavo che avrei mai partecipato alle Olimpiadi. In realtà, le prime volte non mi piaceva pattinare, ma ho incominciato per volontà di mia nonna e sono contenta che mi abbia fatto provare".


2) Miriam quale aspetto ritieni più difficile nel pattinare in coppia e Severin quali difficoltà hai incontrato nel pattinare con un’atleta senza esperienza nelle coppie?

Miriam Ziegler - "La cosa più difficile è stata abituarsi a condividere il ghiaccio con un altro pattinatore. Non si è più liberi di fare ciò che si vuole, ma prima di qualsiasi elemento tutto deve essere discusso e condiviso".

Severin Kiefer - "Nessuna in particolare, Miriam è stata molto rapida nel trovare una dimensione nella nuova disciplina come testimoniato dal fatto che dopo cinque mesi in coppia abbiamo preso parte alla prova di qualificazione olimpica di Oberstdorf riuscendo poi a prendere parti alle Olimpiadi di Sochi. Le sue indubbie qualità come pattinatrice di singolo hanno fornito un importante aiuto e rappresentano un punto di forza rispetto ad altre coppie sul fronte dei salti in parallelo e lanciati".


3) Per il futuro avete già in mente quali scelte musicali effettuare?

"Ci sono diversi brani che ci stanno a cuore, ma spesso questi pezzi non sono adatti al ghiaccio o al nostro stile. In ogni caso, cerchiamo sempre musiche con cui ci possiamo identificare".


4)  Quali sono gli obiettivi in vista dei Giochi Olimpici del 2018?

"Nel 2018 non vogliamo semplicemente partecipare come avvenuto a Sochi, ma recitare un ruolo più importante. Siamo ancora entrambi ancora giovani e crediamo di essere in possesso di un buon potenziale tecnico e artistico. Cercheremo di dare il massimo da qui al 2018, ma guardiamo anche al 2022".


5) In Austria, nonostante la presenza di numerosi impianti, il pattinaggio di figura fatica ad emergere, quale potrebbe essere la soluzione per cambiare questo trend?

"La risposta non è semplice, ma il principale problema è legato al fatto che la disciplina non è più popolare come, invece, lo era tanti anni fa. Rispetto alle altre nazioni, il numero di praticanti è decisamente ridotto e gli allenatori hanno a disposizione poco materiale umano. Inoltre, in assenza di risultati di prestigio, è difficile essere attrattivi per gli sponsor. Di conseguenza, per praticare la disciplina occorre grande passione e sono necessari tanti sacrifici, senza avere un ritorno di carattere economico. Una via per cambiare la situazione potrebbe essere quella di dare il buon esempio riuscendo ad ottenere risultati di buon livello in campo internazionale e provando poi a sensibilizzare l’opinione pubblica grazie alla presenza sui media tradizionali e nei social network".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Più letti in Sport invernali

E' Rori l'ottava renna di Shiffrin che pensa di nuovo a Matilde Lorenzi: Abbiamo sciato in suo onore

E' Rori l'ottava renna di Shiffrin che pensa di nuovo a Matilde Lorenzi: Abbiamo sciato in suo onore

La fuoriclasse americana ha scelto il nome (pensando all'aurora boreale che ha visto per la prima volta nei giorni scorsi) della creatura che le è stata assegnata con l'ennesima perla a Levi. Un luogo che mi fa sempre riflettere su tutti gli aspetti della vita per cui sono grata. Il ringraziamento della famiglia Lorenzi.