La prima giornata dei Campionati nazionali italiani assoluti, ospitati dal Palavela di Torino, ha riproposto su ottimi livelli di competitività Anna Cappellini e Luca Lanotte, atleti di punta del movimento azzurro. Nel complesso, proprio la competizione di danza si è rivelata di spessore tecnico più pregiato. In generale, non sono mancate le sorprese.
SETTORE FEMMINILE
Il segmento di gara è stato dominato dalla diciassettenne Giada Russo (55,01), che si è concessa il lusso di ottenere il migliore punteggio tecnico e la valutazione più elevata sulla somma delle componenti del programma. La padrona di casa è stata impeccabile, come di consueto, su trottole, passi e doppio axel, collocato nella seconda metà del programma, riuscendo a limitare i danni sulla combinazione triplo rittberger/doppio toeloop e sul triplo salchow preceduto dal passo.
In seconda posizione, si è attestata Roberto Rodeghiero (51,35), che, per l’occasione, ha modificato il layout del programma invertendo combinazione e salto preceduto dal passo. La scelta della favorita della vigilia non ha però pagato i dividendi in quanto il triplo flip è stato completato con uno step-out e la combinazione con due salti tripli è stata sostituita da triplo toeloop/doppio toeloop. A complicare la situazione per la ventiquattrenne di Asiago, sono arrivati i punti persi per via di un atterraggio non perfetto del doppio axel e di un livello non eccelso del flying sit.
Il podio provvisorio è stato completato dalla diciassettenne Micol Cristini (49,73), autrice del migliore doppio axel della gara, eseguito nella seconda parte del programma così come il triplo salchow, non atterrato perfettamente. In positivo, va rimarcata anche la combinazione triplo toeloop/doppio toeloop. In ogni caso, sul risultato parziale hanno pesato i livelli persi su trottola rovesciata e flying sit.
A seguire, si è piazzata Chiara Calderone (46,52), atleta più giovane in gara. La quindicenne scuola Agorà è stata l’unica a completare un triplo lutz e, rispetto al passato, ha evidenziato importanti miglioramenti sugli elementi di trottola, di norma non la specialità della casa. Resta il rammarico per l’atterraggio problematico del doppio axel, costato tra tutto un punto abbondante.
A sorpresa, una puntuale Ilaria Nogaro (46,02) ha conquistato il quinto posto precedendo la veterana di importazione Sara Falotico (44,82) e Carol Bressanutti (43,50).
L’attesa campionessa juniores in carica Guia Maria Tagliapietra (43,27) si è dovuta accontentare dell’ottava posizione penalizzata dalle cadute su un triplo lutz sotto ruotato e sul doppio axel degradato. La sedicenne di Courmayeur è stata però l’unica atleta in gara a completare una combinazione con due salti tripli (triplo toeloop/triplo toeloop). Le cose non sono andate meglio alla coetanea e compagna di colori Sara Casella (42,40), caduta sul triplo lutz e sul triplo salchow che avrebbe dovuto aprire la combinazione, ma una delle poche ad ottenere il livello più alto a disposizione su ciascun elemento di trottola.
SETTORE MASCHILE
Ivan Righini (75,32) ha posto le basi per la conquista del secondo titolo nazionale consecutivo imponendosi con margine nel programma corto. L’allievo di Michael Huth, archiviata una rovinosa caduta sul tentativo di triplo axel, si è ripreso alla grande eseguendo al meglio tutti gli elementi rimasti tra cui spiccano il triplo flip e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop, collocata nella seconda metà della musica. Peraltro, combinazione e salto preceduto dal passo sono stati completati con tanto di braccia alzate. A margine, va segnalata una detrazione di un punto per partenza anticipata, che, chiaramente, non ha inciso in alcun modo sull’andamento della gara.
Il primo round della sfida per la seconda posizione ha visto uscire vincitore Carlo Vittorio Palermo (59,03), che ha regolato di stretta misura Matteo Rizzo (58,46). Il diciottenne allenato da Lorenzo Magri ha pattinato per l’occasione il migliore programma corto della stagione completando in apertura una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop. Il rammarico principale è legato ai punti lasciati sul piatto per via dei livelli persi sugli elementi di trottola, di norma il piatto forte della casa. Il sedicenne di stanza a Sesto San Giovanni ha, invece, ben eseguito una combinazione triplo flip/doppio toeloop, seguita dal triplo lutz preceduto dal passo, ma ha pagato dazio per via delle posizioni mancanti sulla trottola combinata, eseguita in affanno. A conti fatti, Palermo ha guadagnato terreno sul versante tecnico, ma Rizzo ha quasi colmato il gap grazie alle valutazioni più alte sulle componenti del programma.
A seguire si è piazzato il diciottenne Mattia Della Torre (55,60), a suo agio sugli elementi di salto, compresa una pregevole combinazione triplo salchow/triplo toeloop, ma anche lui penalizzato per via di qualche patema di troppo sulla trottola combinata finale.
L’ex rotellista Dario Betti (48,72), alla seconda gara dopo una lunga pausa per infortunio, ha chiuso il programma corto in quinta posizione, precedendo il diciottenne Giorgio Settembrini (48,62), che ha perso punti preziosi per avere mancato l’appuntamento con il salto triplo preceduto dal passo e per il tentativo di triplo axel non andato a buon fine.
COPPIE DI ARTISTICO
Valentina Marchei/Ondrej Hotarek (58,44) hanno inflitto oltre un punto di distacco a Nicole Della Monica/Matteo Guarise (57,18) approfittando della caduta decisiva di Della Monica sul triplo salchow in parallelo. La coppia di stanza presso il Forum di Milano ha avuto comunque la meglio sul versante tecnico, grazie, in particolare, alla buona esecuzione del triplo twist, ma ha pagato dazio su quattro delle cinque voci delle componenti del programma. Marchei/Hotarek, dal canto loro, si sono dimostrati superiori anche sul salto lanciato, limitando i danni sul twist, volutamente eseguito doppio.
Soddisfazione per i giovani Alessandra Cernuschi/Filippo Ambrosini (45,66), che, nonostante un grado di esecuzione non positivo, hanno portato a casa triplo twist, triplo toeloop in parallelo e triplo salchow lanciato, confermando i progressi evidenziati nelle ultime uscite internazionali.
DANZA
Ritorno in gara con il botto per i tre volte campioni nazionali Anna Cappellini/Luca Lanotte (76,55), che hanno sfiorato la perfezione nella short-dance chiudendo il segmento di gara con quasi dieci punti di margine sugli attesi Charlène Guignard/Marco Fabbri (66,95).
Per l’occasione, i detentori del titolo mondiale sono apparsi più rapidi e scorrevoli rispetto alla Cup of China ed hanno apportato qualche interessante modifica, a cominciare dall’abito di Cappellini passato dal bianco al nero. L’impressione, anche alla luce dei livelli di assoluta eccellenza ottenuti, è che il pannello tecnico abbia apprezzato la prestazione, discorso valido anche per i giudici sia sul fronte del grado di esecuzione che sulle componenti del programma. Non resta ora che attendere il primo appuntamento internazionale per avere la conferma della possibilità di attestarsi oltre quei settanta punti finora mai raggiunti nelle competizioni di primo livello.
Guignard/Fabbri, reduci dai fasti del Golden Spin, hanno principalmente perso terreno sul grado di esecuzione degli elementi e, a differenza dei leader della gara, non sono riusciti ad ottenere il livello quattro sulla sequenza obbligatoria di paso-doble.
Non sono mancate le sorprese per quanto concerne le altre posizioni. Misato Komatsuabara e Andrea Fabbri (59,75), già capaci di palesare un’importante solidità tecnica nelle competizioni internazionali finora disputate, hanno conquistato con margine il terzo posto precedendo di oltre sei lunghezze i debuttanti assoluti Ekaterina Riazanova/Andrea Vaturi (53,40). Gli allievi di Barbara Fusar Poli si sono tolti la soddisfazione di raggiungere il livello più alto a disposizione sulla prima sequenza di paso-doble ed hanno eseguito twizzle di esemplare precisione e qualità.
Per quanto riguarda Riazanova/Vaturi, la prima uscita non è stata negativa, ma la desuetudine alle gare ha sicuramente avuto il suo peso rendendo complicato qualsiasi giudizio più approfondito.
Il quinto posto è andato ai giovani Sofia Sforza e Leo Luca Sforza (52,60), ancora eleggibili per le competizioni juniores, che hanno regolato i compagni di club Federica Bernardi/Saverio Giacomelli (52,15), penalizzati da un sanguinoso passaggio a vuoto sui twizzle.
Nel complesso, le prime sei coppie classificate hanno dimostrato di potersi esprimere su buoni livelli di competitività a testimonianza della salute del movimento.
SINCRONIZZATO
Le Hot Shivers (54,41), detentrici del titolo, si sono imposte agevolmente nel programma corto, ipotecando quella che dovrebbe essere la ventunesima vittoria consecutiva nei Campionati nazionali. Nel rispetto del pronostico della vigilia, in seconda posizione si sono piazzate le Shining Blades (30,31), mentre le Flying Angels (19,00) hanno chiuso in terza piazza.
Approfondimenti
Video
Anna CAPPELLINI / Luca LANOTTE - Campionati nazionali 2014, Torino - short dance
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