Karen Chen e Alexandra Proklova oscurano il debutto di Serafima Sakhanovich

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Karen Chen e Alexandra Proklova oscurano il debutto di Serafima Sakhanovich

A distanza di otto anni dall’ultima apparizione, il Grand Prix junior di pattinaggio di figura è tornato in Slovacchia, ma questa volta non a Bratislava bensì a Košice, località che ha sempre legato il suo nome all’hockey su ghiaccio.

Come piatto forte dell’evento era annunciato l'esordio internazionale in categoria junior della tredicenne russa Serafima Sakhanovich, capace nella passata stagione di rivaleggiare quasi ad armi pari con Elena Radionova nelle gare disputate in patria.

A conti fatti, la competizione femminile si è effettivamente rivelata la più interessante, ma il ruolo di principale protagonista è toccato alla statunitense Karen Chen (179,08), che, grazie al successo ottenuto in Slovacchia, si è praticamente assicurata la qualificazione per la finale di Fukuoka anche se per l'ufficialità matematica dovrà attendere le prossime settimane.  La quindicenne allieva di Tammy Gambill, al termine di una sfida connotata dagli elevati contenuti tecnici, ha avuto la meglio sulla rivelazione russa Alexandra Proklova (175,11), tredicenne di Mosca mai vista in passato sui livelli espressi nella gara di Košice.

Chen, rispetto alla precedente uscita di Riga di due settimane or sono, è apparsa decisamente più in palla e, pur confermando l’impressione di essere sovente al limite con la rotazione dei salti, si è dimostrata più sicura nell’esecuzione di ciascun elemento. In particolare, il programma corto, impreziosito da una sontuosa combinazione triplo lutz/triplo toeloop, è stato pressoché perfetto.

Alexandra Proklova, allieva di Inna Goncharenko e compagna di allenamento di Elena Radionova, ha avuto il merito di non accusare la pressione per il debutto nel circuito e, oltre alla padronanza di salti (flip su tutti) e trottole, ha presentato programmi dalle coreografie brillanti e con una quantità di passaggi di transizione superiore alle media della categoria. Alla luce di quanto visto sul ghiaccio, non stupisce perciò il fatto che la giovane russa abbia ottenuto il migliore punteggio nel programma libero.

Il podio è stato completato dall’oltremodo progredita giapponese Riona Kato (165,09), che ha avuto la meglio su Serafima Sakhanovich (161,72), penalizzata da un programma corto disastroso. Rispetto all’inizio dell’anno solare, la tredicenne di San Pietroburgo è apparsa decisamente cresciuta nel fisico e, forse per questo motivo, non è apparsa incisiva come in passato su alcuni elementi di salto. Tuttavia, nonostante gli errori, ha fatto registrare il punteggio tecnico più elevato nel programma libero impressionando gli addetti ai lavori per l’ambiziosa distribuzione degli elementi. Tanto per chiarire la situazione, Sakhanovich ha presentato un corto con tutti i salti collocati nella seconda metà del disco.

In casa Italia, incoraggiante prestazione per la sedicenne, scuola Zanica, Micol Cristini (122,37), undicesima classificata e addirittura ottava al termine del programma corto in cui le è mancato il solo rittberger.

In ogni caso, sul fronte femminile, la competizione di Košice si è ampiamente rivelata la più qualitativa della stagione.

 

Grande equilibrio nella prova maschile vinta in volata dallo stagionato giapponese Kenji Tanaka (193,61) davanti al cinese He Zhang (191,16) e al campione nazionale juniores russo Mikhayl Kolyada (189,41). L’atteso statunitense  Shotaro Omori (183,15), medaglia di bronzo negli ultimi mondiali juniores disputati a Milano, non è andato oltre la quinta posizione, complici i problemi con l’axel nel programma libero. L’ancora diciassettenne allievo di Tammy Gambill è stato preceduto anche dalla novità russa Moris Kvitelashvili (187,79), unico atleta in gara capace di completare un salto quadruplo.

Da sottolineare la buona prestazione del quindicenne azzurro Matteo Rizzo (141,09), che, grazie ad un programma libero in cui ha completato cinque salti tripli, è riuscito a concludere in undicesima posizione la gara di debutto nel Grand Prix junior.

 

Nella danza, i quotati russi Yanovskaya/Mozgov (143,39), archiviata la sfortunata stagione passata, hanno imposto da subito la loro legge imponendosi con ampio margine sulle coppie statunitensi Parsons/Parsons (131,10), primi in stagione a raggiungere il livello più alto (level four) su entrambe le sequenze di quickstep, e  Moore/Klaber (123,91). Va sottolineato il quinto posto della coppia battente bandiera coreana Kim/Minov (121,50), che per poco più di due punti ha mancato uno storico podio.

Ottima prestazione anche per la coppia italo-ungherese composta da Carolina Moscheni e Adam Lukasz (199,49), che ha deciso di gareggiare per l’Ungheria, nonostante si alleni presso il Palazzo del Ghiaccio Agorà di Milano. Gli allievi di Barabra Fusar Poli, al debutto assoluto nel Grand Prix junior, hanno ottenuto un convincente settimo posto con distacco risicato dal podio.

Il binomio italiano composto da Sara Ghislandi / Giona Terzo Ortenzi (103,21) ha, invece, chiuso in undicesima posizione con una crescita in termini di punti rispetto alla prima tappa stagionale disputata a Riga.

 

Le notizie migliori per il movimento italiano sono però arrivate dalla gara delle coppie di artistico. Alessandro Cernuschi e Filippo Ambrosini (131,53) hanno, infatti, evidenziato enormi progressi rispetto a pochi mesi or sono ed hanno mancato il podio per un’incollatura. La giovane coppia, allenata presso il Forum di Assago da Cristina Mauri e Tiziana Pagani, ha concluso in terza piazza un programma corto privo di sbavature in terza piazza ed ha poi ceduto una posizione agli abbordabili russi Nagalati/Bobrov (132,25) solamente per via di un sollevamento abortito nel programma libero.

La gara è stata dominata dai russi Vigalova/Zakroev (168,10), che si sono qualificati per la finale di Fukoka con tanto di migliore punteggio stagionale e con il primato personale sbriciolato. Nell’occasione, la coppia allenata dai coniugi Tiukov, ha impressionato per la straordinaria padronanza dei salti lanciati che ha consentito loro di presentare triplo flip e triplo rittberger nella seconda metà del programma libero.

Il posto d’onore, è andato ai favoriti della vigilia Fedorova/Miroshkin (153,95), campioni russi juniores in carica surclassati nell’occasione su quasi ogni aspetto.

I detentori del titolo juniores italiano Giulia Foresti / Leo Luca Sforza (114,34) si sono dovuti accontentare dell’ottavo posto finale, ma possono rimpiangere uno sciagurato programma corto in cui tra sollevamento mancato e doppio axel non realizzato hanno perso oltre dieci punti.

 

La prossima settimana il Grand Prix junior farà tappa a Gdansk in Polonia, dove non si disputerà la competizione delle coppie di artistico.

 

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Karen CHEN - ISU JGP Kosice 2013 - free program

ISU Junior Grand Prix, Sabato 14 Settembre 2013