La "Speed Skating Arena" di Minsk ha ospitato la quinta tappa del Grand Prix Junior, dominata dagli atleti statunitensi cui è mancata solamente la vittoria tra le coppie di artistico per completare lo "sweep".
In campo maschile, si è imposto agevolmente il quattordicenne Nathan Chen (211,11), già vincitore della prova di Città del Messico di inizio settembre e qualificato a punteggio pieno per la finale di Fukuoka. Nell'occasione, il talentuoso allievo di Rafael Arutyunyan ha nuovamente rinunciato al triplo axel ed è stato complessivamente più brillante nel programma libero in cui ha eseguito alla perfezione ogni elemento pianificato, compresi sette salti tripli nella seconda metà del disco. Nel primo segmento di gara, invece, non è riuscito a raggiungere i consueti livelli di eccellenza su un paio di trottole (angelo cambio piede e flying sit), ma, in ogni caso, va rimarcato come ciascun elemento presentato in Bielorussia sia stato premiato da un grado di esecuzione positivo.
Il posto d'onore è andato all'ambizioso giapponese Ryuju Hino (198,12), che, rispetto al confronto diretto di Città del Messico, è riuscito a ridurre il gap da Chen surclassandolo sul punteggio tecnico in entrambi i segmenti di gara. In realtà, il diciottenne di stanza a Nagoya non ha mostrato evidenti miglioramenti ed è nuovamente caduto sul tentativo di quadruplo toeloop, oltre ad essere calato di colpi nella parte finale del libero. Notevole, invece, la padronanza del triplo axel, per ora non sufficiente al diciottenne nipponico per acquisire la certezza matematica dell'accesso alla finale.
Il podio è stato completato dal debuttante russo Murad Kurbanov (183,48), cui va dato merito di aver eseguito programmi privi di sbavature, seppure di un livello tecnico inferiore rispetto ad Hino. Il sedicenne di Mosca andrà pesato con maggiore attenzione quando riuscirà ad aggiungere il triplo axel al suo bagaglio tecnico.
L'azzurro Mattia Dalla Torre (105,37), alla prima apparizione nel circuito, si è dovuto accontentare della diciottesima posizione. Il diciassettenne di Strigno ha pattinato un discreto corto in cui ha ben eseguito doppio axel e combinazione triplo toeloop/doppio toeloop, ma è caduto sul triplo rittberger preceduto dal passo, comunque completo di rotazione. Non bene, invece, il libero sporcato da tre cadute ed atterraggi complicati sui cinque tripli tentati.
Nella danza, percorso netto per McNamara/Carpenter (137,97), che hanno così raggiunto in finale i più quotati connazionali Hawayer/Baker. La coppia statunitense, apparsa in chiaro progresso rispetto alla precedente uscita di Riga, ha avuto ragione della concorrenza grazie alla qualità di esecuzione di ciascun elemento, ma non ha evidenziato un chiaro strapotere tecnico rispetto ai russi Popova/Vlasenko (128,71) e Morozova/Zhirnov (128,64), finiti nell'ordine sul podio. In particolare, gli allievi di Alexander Svinin, unici ad ottenere almeno un livello quattro sulle sequenze di quickstep, possono recriminare per una rovinosa caduta sul sollevamente coreografico del programma libero, costato loro il posto d'onore. La quarta posizione è andata alla coppia battente bandiera coreana Kim/Minov (120,06), che ha migliorato il piazzamento ottenuto a Kosice due settimane or sono confermandosi, peraltro, sul medesimo livello di rendimento.
Nel rispetto del pronostico della vigilia, la competizione femminile ha visto prevalere la statunitense Polina Edmunds (165,77), atleta già eleggibile per i Campionati ISU maggiori. La quindicenne californiana si è anche guadagnata l'accesso alla finale di Fukuoka approfittando della debacle delle avversarie più quotate, Infatti, la diciassettenne canadese Alaine Chartrand, sul podio negli ultimi nazionali senior canadesi, ha collezionato cadute in serie sugli elementi di salto, sovente mancanti di rotazione, mentre la tredicenne russa Natalia Ogoreltseva, nel pieno di una preoccupante fase di regresso, ha di rado completato al meglio un salto, amato rittberger compreso.
Alla fine, la seconda posizione è stata meritatamente conquistata dalla kazaka Elizabet Turzynbaeva (150,83), di recente trasferitasi in Canada alla corte di Brian Orser e al debutto assoluto nel Grand Prix. La tredicenne, in realtà nativa di Mosca, ha pattinato due programmi di livello comparabile, ma, al termine del corto, complice un rittberger completamente aperto da Edmunds, si è trovata addirittura in testa alla gara. La statunitense ha poi ristabilito le gerarchie, eseguendo un libero pressochè privo di sbavature, impreziosito dalla presenza di ben sette salti tripli. Al terzo posto si è piazzata la diciassette giapponese Rika Hongo (144,97), che ricorderà la tappa di Minsk solamente per l'ottima combinazione triplo toeloop/troplo toeloop con cui ha aperto lo short-program.
La quindicenne azzurra Sara Casella (118,14), rimasto attardata nel primo segmento di gara per via di una duplice caduta su triplo lutz (salto di apertura della combinazione) e triplo rittberger, è riuscita a concludere la prova in undicesima posizione riscattandosi parzialmente nel libero in cui è riuscita a completare una buona combinazione triplo lutz/doppio toeloop e un totale di tre salti tripli. Tra le note positive dell'impegno in Blelorussia va rimarcata l'ottima trottola rovesciata, decisamenre apprezzata dai giudici.
Nella prova riservata alle coppie di artistico non è mancata qualche sorpresa. I favoriti russi Davankova/Deputat sono stati nettamente surclassati dai connazionali Gainetdinova/Bich (142,38), autori delle prestazioni migliori in entrambi i segmenti di gara. Tuttavia, specie nel programma libero il rendimento complessivo è stato veramente modesto e tutte le coppie non sono state esenti da errori di una certa gravità. I vincitori, per esempio, oltre ad atterraggi complicati sugli elementi di salto, non hanno eseguito il sollevamento axel lasso di gruppo cinque, lasciando sul piatto più di sette punti. Allo stesso modo, gli statunitensi Aaron/Settlage (131,66), secondi classificati, sono caduti sul triplo salchow lanciato e non hanno completato nessuno dei salti in parallelo pianificati, così come Davankova/Deputat (130,46), mestamente terzi e assai lontani dai livelli di due anni or sono quando sembravano destinati a un futuro di primo piano. La lotta per il podio ha coinvolto anche i russi Nagalati/Bobrov (128,73), autori del secondo libero, e i canadesi Seguin/Bilodeau (127,42).
Piccolo passo indietro per la coppia azzurra Alessandra Cernuschi/Filippo Ambrosini (114,30), sesta a Minsk dopo la brillante quarta piazza ottenuta nella tappa di Kosice. Gli allievi di Cristina Mauri hanno da subito perso terreno nella prima parte di gara per via di una caduta sul triplo toeloop lanciato e per l'axel completato solo singolo da Cernuschi. Problemi analoghi si sono verificati nel programma libero, in cui, dopo aver completato un buon triplo salchow lanciato, hanno pagato dazio sulla combinazione doppio flip/doppio toeloop, conclusa con una caduta di Cernuschi, e sul triplo rittberger lanciato, ugualmente terminato in terra.
I vice-campioni nazionali juniores Bianca Manacorda/Niccolò Macii (110,35) hanno, invece, chiuso la gara in ottava posizione con grande rammarico per i punti persi nel programma corto in cui non hanno ottenuto il livello sulla death spiral interna indietro e Manacorda ha completato un rittberger singolo anzichè doppio.
La prossima tappa andrà in scena ad Ostrava in Repubblica Ceca.
Approfondimenti
Video
Nathan CHEN - ISU JGP Minsk 2013 Junior - free program
ISU Junior Grand Prix, Sabato 28 Settembre 2013BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
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