La storia di Ekaterina Alexandrovskaya, morta suicida a 20 anni

La storia di Ekaterina Alexandrovskaya, morta suicida
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La storia di Ekaterina Alexandrovskaya, morta suicida a 20 anni

La pattinatrice russa, naturalizzata australiana, era stata iridata junior e aveva preso parte ai Giochi Olimpici 2018. Poi il ritiro e mille problemi, sino al gesto estremo a Mosca.

Una storia triste, conclusa con il suicidio lanciandosi dalla finestra del suo appartamento di Mosca.

Quella di Ekaterina Alexandrovskaya, pattinatrice russa classe 2000 che sembrava lanciata, sino ad un paio d'anni fa, ad una grande carriera, è davvero una fine tragica e ricca di retroscena. La notizia della morte, avvenuta nella notte tra il 17 e 18 luglio, è stata data dall'agenzia russa Tass e svela come la ventenne abbia deciso di farla finita in seguito ad una serie di problemi, soprattutto a livello psicologico, emersi in particolare dopo il ritiro agonistico avvenuto nel 2019 causa vari guai fisici e dopo aver acquisito la nazionalità australiana.

Alexandrovskaya ha lasciato un biglietto d'addio con la scritta “Amore” e il partner sul ghiaccio con cui aveva conquistato il titolo mondiale junior, l'australiano Harley Windsor (assieme presero parte anche alle Olimpiadi di PyeongChang 2018), l'ha ricordata con un messaggio social struggente. “Nessuna parola può descrivere come mi sento in questo momento: sono devastato e sconvolto - le parole di Windsor - Ciò che abbiamo raggiunto durante la nostra collaborazione è qualcosa che non potrò mai dimenticare e che mi terrò sempre vicino al cuore. Riposa in pace Katia”.

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