La Cup of China, terza tappa di qualificazione del Grand Prix di pattinaggio di figura, è stata teatro del debutto in categoria maggiore di Boyang Jin, che, da subito, si è appropriato sul campo della palma di pattinatore più estremo di sempre.
In entrambi i segmenti di gara, il diciottenne cinese non solo ha infranto ogni primato relativo al base value, ma, primo nella storia, è sceso in pista con l'intenzione di eseguire programmi con un valore di partenza superiore al massimo punteggio raggiungibile con le componenti del programma. Il fatto che alle semplici intenzioni siano seguiti anche i fatti, la dice lunga sull'impatto avuto da Boyang Jin nel circuito.
Quanto avvenuto a Pechino ha fornito importanti argomenti a coloro che da tempo contestano l'efficacia dell'attuale sistema di punteggio. Qualcuno non ha esitato a formulare proposte volte ad eliminare la presenza di salti quadrupli nel programma corto, ipotizzando un limite massimo di tre tentativi per il programma libero.
Tuttavia, in maniera miope e volutamente faziosa, nessuno ha fatto notare come questa situazione riguardi solamente il settore maschile. Nelle altre tre specialità, infatti, il problema non si pone, nonostante sia in campo femminile che tra le coppie di artistico il tasso tecnico si sia in tempi recenti alzato. Peraltro, reclamare una rivoluzione regolamentare per tarpare le ali ad un atleta che in questo momento rappresenta una sorta di "unicum" appare davvero discutibile.
Di certo, prima dei Campionati mondiali del 2018, non ci saranno stravolgimenti nell'attuale sistema di punteggio, ma, ora come tra tre anni, difficilmente sarà possibile mettere tutti d'accordo ed è assodato che il confronto tra differenti correnti di pensiero sarà piuttosto acceso.
Ciò premesso, sarà interessante vedere se, in tempi brevi, altri atleti proveranno a battere la medesima strada intrapresa da Boyang Jin, che, in ogni caso, non sembra ancora avere raggiunto il limite massimo consentito dalle sue attuali possibilità.
Nel programma libero della Cup of China, il vice-campione iridato è sceso in pista con l'obiettivo di eseguire elementi pari a 103,70 di base value, fermandosi a 102,70 per via di un livello lasciato sul piatto sulla sequenza di passi e sul flying camel. In realtà, alla luce di quanto evidenziato in gara, non è escluso che il base value, già ora stellare, possa ulteriormente salire. Boyang Jin ha, infatti, dimostrato di possedere un'ottima padronanza del quadruplo lutz lasciando presagire che in un prossimo futuro ne possa eseguire due nel segmento più lungo di gara. Se così fosse, il secondo quadruplo lutz andrebbe a sostituire un triplo axel e ne verrebbe fuori un programma con cinque salti quadrupli e cinque tripli (4Lz/2T, 4S, 4Lz, 4T/3T*, 4T*, 3F/Lo/3S*, 3A*, 3Lz*). Il base value si attesterebbe a 109,16 punti, che scenderebbero a 108,88 invertendo doppio toeloop e triplo toeloop.
Guardando al resto del mondo, l'atleta in grado di presentare il programma libero con il base value più elevato è attualmente Yuzuru Hanyu. Il campione olimpico, con passi e trottole da livello quattro e con la rotazione completata di tutti i salti pianificati, partirebbe da 95,79 punti. Peraltro, tra gli altri big della disciplina, l'unico a pianificare una prova con un base value oltre novanta è al momento Javier Fernandez (90,64).
Proprio Hanyu è l'attuale primatista mondiale in fatto di TES (total elements score) in entrambi i segmenti di gara, ma Boyang Jin non è andato lontano dai punteggi ottenuti dal giapponese. Nel programma corto, con record di 54,84 punti stabilito nei Giochi Olimpici del 2014, il cinese si è fermato a 53,76. Nel programma libero, invece, Hanyu ha toccato quota 103,30 nella finale di Grand Prix di Barcellona, mentre Jin si è fermato a 99,60. A tal proposito, va ricordato che anche Denis Ten (100,45) e Patrick Chan (100,25) hanno infranto la barriera dei cento punti.
In realtà, il dato che spaventa di più è un altro. Il programma libero pianificato da Boyang Jin in occasione della Cup of China aveva un base value (103,70) superiore al primato mondiale di TES (103,30), che si calcola aggiungendo al base value il grado di esecuzione. Nella finale di Grand Prix di Barcellona, Hanyu scese in pista con l'intenzione di eseguire un libero dal base value di 90,62. Alla fine, complici un livello tre sulla sequenza di passi e un triplo lutz giudicato sotto ruotato, parti da 88,04 riuscendo a guadagnare 15,26 punti con il grado di esecuzione. Per correttezza, va aggiunto che nella passata stagione il valore di triplo salchow e triplo toeloop era di 0,2 punti più basso.
A margine, non è passato inosservato come, alla prima gara internazionale senior, Boyang Jin sia stato capace di infrangere la barriera dei 260 punti, valicata in precedenza da soli dieci atleti. Fatto curioso, il pattinatore cinese ha eguagliato al centesimo la migliore prestazione all-time di Evgeni Plushenko, togliendosi al contempo la soddisfazione di stabilire il nuovo primato nazionale. Il primo scontro con Yuzuru Hanyu andrà, invece, in scena tra poco più di due settimane in occasione del NHK Trophy di Nagano.
Si parla dell'argomento anche nella quarta puntata del podcast dedicato al pattinaggio di figura.
GRADUATORIA ALL-TIME AGGIORNATA AL 10 NOVEMBRE 2015
(atleti che hanno superato 250 punti nella somma dei segmenti di gara)
Il primato mondiale è tuttora nelle mani di Patrick Chan, primo uomo nella storia a superare quota 290. Nella stagione in corso, lo statunitense Max Aaron, il giapponese Shoma Uno e il cinese Boyang Jin, si sono aggiunti alla lista degli atleti che hanno valicato i 250 punti in gara. Va rimarcato come otto dei migliori diciassette di sempre siano pattinatori battenti bandiera giapponese.
1) CHAN Patrick (CAN)
295,27 (Trophèe Eric Bompard 2013, Parigi)
2) HANYU Yuzuru (JPN)
293,25 (GP.Final 2013, Fukuoka)
3) TEN Denis (KAZ)
289,46 (F.C.Ch.2015, Seoul)
4) MACHIDA Tatsuki (JPN)
282,26 (W.Ch.2014, Saitama)
5) TAKAHASHI Daisuke (JPN)
276,72 (W.T.T.2012, Tokyo)
6) FERNANDEZ Javier (ESP)
275,93 (W.Ch.2014, Saitama)
7) BROWN Jason (USA)
263,17 (W.T.T.2015, Tokyo)
8) ODA Nobunari (JPN)
262,98 (Q.O.W.G.2013, Oberstdorf)
9) PLUSHENKO Evgeni (RUS)
261,23 (E.Ch.2012, Sheffield)
10) JIN Boyang (CHN)
261,23 (Cup of China 2015, Beijing)
11) FARRIS Joshua (USA)
260,01 (F.C.Ch.2015, Seoul)
12) YAN Han (CHN)
259,47 (F.C.Ch.2015, Seoul)
13) AARON Max (USA)
258,95 (Skate America 2015, Milwaukee)
14) KOZUKA Takahiko (JPN)
258,41 (W.Ch.2011, Mosca)
15) LYSACEK Evan (USA)
257,67 (O.W.G.2010, Vancouver)
16) UNO Shoma (JPN)
257,43 (Skate America 2015, Milwaukee)
17) MURAKAMI Daisuke (JPN)
256,47 (F.C.Ch.2015, Seoul)
18) MURA Takahito (JPN)
255,81 (Skate Canada 2014, Kelowna)
19) VORONOV Sergei (RUS)
252,55 (E.Ch.2014, Budapest)
20) REYNDOLS Kevin (CAN)
250,55 (F.C.Ch.2013, Osaka)
21) AMODIO Florent (FRA)
250,53 (E.Ch.2013, Zagabria)
GARE OLTRE I 250 PUNTI
Da quando è entrato in vigore il nuovo sistema di punteggio, in 83 occasioni è stata superata la soglia dei 250 punti. Anche in questo caso, Patrick Chan è l'atleta che può fregiarsi del titolo di esserci riuscito più volte. Finora, solamente ventuno pattinatori hanno infranto la barriera
15 (in 35 gare) - CHAN Patrick (CAN)
12 (in 35 gare) - FERNANDEZ Javier (SPA)
11 (in 23 gare) - HANYU Yuzuru (JPN)
9 (in 43 gare) - TAKAHASHI Daisuke (JPN)
5 (in 16 gare) - PLUSHENKO Evgeni (RUS)
5 (in 16 gare) - MACHIDA Tatsuki (JPN)
4 (in 27 gare) - TEN Denis (KAZ)
3 (in 35 gare) - KOZUKA Takahiko (JPN)
3 (in 30 gare) - ODA Nobunari (JPN)
2 (in 3 gare) - UNO Shoma (JPN)
2 (in 7 gare) - MURAKAMI Daisuke (JPN)
2 (in 14 gare) - YAN Han (CHN)
2 (in 33 gare) VORONOV Sergei (RUS)
1 (in 12 gare) - AARON Max (USA)
1 (in 30 gare) - AMODIO Florent (FRA)
1 (in 1 gare) – JIN Boyang (CHN)
1 (in 5 gare) - FARRIS Joshua (USA)
1 (in 12 gare) - BROWN Jason (USA)
1 (in 18 gare) - MURA Takahito (JPN)
1 (in 23 gare) - REYNOLDS Kevin (CAN)
1 (in 25 gare) - LYSACEK Evan (USA)
GARE OLTRE I 260 PUNTI
Il muro dei 260 punti è stato abbattuto in 43 occasioni, ma solamente 11 atleti ci sono riusciti. Il primatista è Patrick Chan.
12 - CHAN Patrick (CAN)
9 - HANYU Yuzuru (JPN)
7 - FERNANDEZ Javier (SPA)
4 - TAKAHASHI Daisuke (JPN)
3 - MACHIDA Tatsuki (JPN)
3 - TEN Denis (KAZ)
1 - JIN Boyang (CHN)
1 - ODA Nobunari (JPN)
1 - PLUSHENKO Evgeni (RUS)
1 - FARRIS Johsua (USA)
1 - BROWN Jason (USA)
GARE OLTRE I 270 PUNTI
Ad oggi, 6 pattinatori, 3 dei quali giapponesi, hanno superato i 270 punti, soglia valicata 19 volte nella storia.
6 - HANYU Yuzuru (JPN)
6 - CHAN Patrick (CAN)
4 - FERNANDEZ Javier (SPA)
1 - MACHIDA Tatuski (JPN)
1 - TAKAHASHI Daisuke (JPN)
1 - TEN Denis (KAZ)
GARE OLTRE I 280 PUNTI
Solamente in 10 occasioni è stata infranta la barriera dei 280 punti. Il precursore è stato Patrick Chan, quando nel 2011 ha conquistato a Mosca il primo titolo iridato della carriera con tanto di record mondiale (280,98). Il canadese si è poi ripetuto nel Trophèe Eric Bompard del 2013 arrivando a 295,27 punti, attuale primato mondiale, e nella finale del Grand Prix di Fukuoka con 280,08. Il secondo a riuscirci è stato Yuzuru Hanyu, che ha coronato l’impresa cinque volte (Finale del Grand Prix 2013, Giochi Olimpici 2014, Campionati Mondiali 2014, Finale del Grand Prix 2014, World Team Trophy 2015). Si è poi aggiunto alla compagnia anche Tatsuki Machida nei Mondiali di Fukuoka e, infine, è toccato a Denis Ten, dominatore dell’edizione 2015 dei Campionati dei Quattro Continenti. Chan e Hanyu sono però gli unici ad essersi già proiettati oltre i 290 punti.
In conclusione, è doveroso ricordare che per determinare ogni tipologia di primato (personale, nazionale, continentale, mondiale), vengono prese in considerazione solamente le competizioni di Grand Prix senior e junior, i Campionati ISU (Europei, Quattro Continenti, Mondiali assoluti, Mondiali junior, World Team Trophy), gli eventi di rilevanza olimpica (Giochi Olimpici, qualificazione olimpica, Olimpiadi giovanili) e, a partire dalla stagione 2014/2015, le tappe di ISU Challenger Series che rispettino i criteri fissati dalla federazione internazionale. Tuttavia, nell'analisi effettuata si è tenuto conto solamente delle competizioni senior.
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