Il giapponese Sota Yamamoto si impone sul filo di lana nei Giochi Olimpici Giovanili

Il giapponese Sota Yamamoto si impone sul filo di lana nei Giochi Olimpici Invernali
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Figure skating - YOG 2016 Lillehammer

Il giapponese Sota Yamamoto si impone sul filo di lana nei Giochi Olimpici Giovanili

Al termine di una lotta serrata e di un festival delle occasioni mancate, il giapponese Sota Yamamoto ha conquistato il titolo olimpico giovanile succedendo al cinese Han Yan, trionfatore nella prima edizione disputata nel 2012.

La vittoria si è rivelata piuttosto sofferta ed è scaturita grazie al vantaggio accumulato nel programma corto, in cui l'allievo di Hiroshi Nagakubo è riuscito a mettere in fila la quotata concorrenza.

La chiave di volta per il successo va ricercata sul versante tecnico, che ha visto primeggiare il sedicenne di stanza a Nagoya in entrambi i segmenti di gara ospitati dall'Olympic Amphitheatre di Hamar. Ciò premesso, il programma libero è stato caratterizzato da passaggi a vuoto sugli elementi di maggiore valore e, rispetto alle precedenti uscite, è stato semplificato con l'eliminazione del secondo quadruplo toeloop e del secondo triplo axel. Yamamoto, autore del terzo riscontro di giornata, è caduto sull'unico tentativo di triplo axel effettuato ed ha completato con enorme difficoltà il quadruplo toeloop, poi giudicato sotto-ruotato dal pannello tecnico. Impeccabile sugli elementi di trottola, il campione nazionale juniores ha atterrato due doppi axel e sette salti tripli, compreso un lutz con ingresso da un filo non esterno. 

La medaglia d'argento è stata conquistata dal lettone Deniss Vasiljevs, migliore del lotto nel segmento più lungo di gara in virtù delle valutazioni più elevate sulle componenti del programma. Il sedicenne allenato da Alexei Urmanov ha palesato una qualità di pattinaggio superiore agli avversari e, per la prima volta in carriera, è riuscito a completare due tripli axel. In chiave vittoria, a conti fatti mancata per poco più di un punto, si sono rivelate fatali le cadute su triplo flip e triplo salchow, senza dimenticare un'inopinata posizione mancante sulla trottola combinata. Nell'occasione, Vasiljevs ha sciorinato una sequenza di passi degna dei migliori interpreti del circuito maggiore ed ha ritoccato il primato nazionale già di sua proprietà.

L'atteso russo Dmitri Aliev, ritenuto il favorito della vigilia, si è dovuto accontentare tra mille rimpianti della terza moneta. Il sedicenne allievo di Evgeni Rukavitsin è stato l'unico a presentare due salti quadrupli, ma, dopo avere atterrato la combinazione quadruplo toeloop/doppio toeloop, è caduto sul secondo tentativo di quadruplo toeloop. La vittoria è però svanita per via dei passaggi a vuoto sul primo triplo axel, aperto in volo dopo una sola rotazione, e sul flip, eseguito doppio anzichè triplo. Aliev, oltre ad un quadruplo toeloop, ha comunque ben realizzato un doppio axel e cinque salti tripli risalendo dalla quinta posizione occupata al termine di uno sciagurato programma corto.

Ai piedi del podio si è attestato il sedicenne canadese Roman Sadovsky, penalizzato, come di consueto, da una marcia in meno sugli elementi di salto rispetto ai diretti avversari. A seguire, si sono piazzati i quattordicenni Cha Jun Hwan, promettente coreano trasferitosi nella scorsa primavera in Canada presso l'affollata corte di Brian Orser, e Koshiro Shimada, giapponese ancora privo del triplo axel.

L'azzurro Adrien Bannister ha concluso la competizione in nona posizione esprimendosi su buoni livelli nel programma libero in cui ha atterrato due doppi axel e sette salti tripli, compresi un axel, un rittberger e un salchow sotto ruotati. Il sedicenne di Sesto San Giovanni ha avuto il merito di scendere in pista senza timori reverenziali presentando due programmi dal contenuto tecnico assai ambizioso e il fatto che proprio ad Hamar sia arrivata la migliore prestazione della stagione deve rappresentare un motivo di soddisfazione. Peraltro, il primato personale ufficiale, per quanto possa valere, non è caduto per via della mancanza della sequenza coreografica nel segmento più lungo di gara, ovviamente non prevista a livello juniores.

Gran parte degli atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici Giovanili incroceranno nuovamente le armi in occasione dei Campionati mondiali juniores, che, orfani dello statunitense Nathan Chen, si terranno a Debrecen tra un mese.

 

CLASSIFICA FINALE

1) JPN - YAMAMOTO Sota          
215.52 (1|3)
2) LAT - VASILJEVS Deniss          
214.43 (3|1) NR
3) RUS - ALIEV Dmitri
209.77 (5|2)
4) CAN - SADOVSKY Roman          
205.69 (2|4)
5) KOR - CHA Jun Hwan                      
198.90 (4|5)
6) JPN - SHIMADA Koshiro
182.52 (6|6)          
7) USA - PULKINEN Camden          
166.59 (7|8)
8) CHN - LI Tangxu          
165.70 (9|7)
9) ITA - BANNISTER Adrien          
153,39 (10|9)
10) FRA - SIAO HIM FA Adam          
150.16 (8|10)
11) MAS - CHEW Kai Xiang          
137.47 (11|13)          
12) CHN - LU Yunda          
137.26 (13|11)    
13) ISR - GORODNITSKY Mark          
135.78 (12|12)          
14) UKR - SHMURATKO Ivan          
125.78 (14|14)
15) FIN - LANKILA Lauri          
92.08 (15|15)
16) ARG - CALCAGNO Mauro                      
79.50 (16|16)

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