Davis/White e Moore-Towers/Moscovitch sugli scudi nello U.S.International Figure Skating Classic

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Figure skating - US International FSC

Davis/White e Moore-Towers/Moscovitch sugli scudi nello U.S.International Figure Skating Classic

Tutto secondo pronostico o quasi nella seconda edizione dello U.S. International Figure Skating Classic, competizione ISU ospitata dallo “Sports Complex” di Salt Lake City.

In campo maschile, Max Aaron (239,21) ha bissato il successo dello scorso anno imponendosi per dispersione in entrambi i programmi di gara.  Il campione nazionale statunitense ha confermato l’indiscussa qualità sugli elementi di salto completando nella somma dei due segmenti di gara tre quadrupli salchow e tre tripli axel. Tuttavia, nell’occasione sono emerse preoccupanti lacune sulle trottole, che, a conti fatti, sono costate diversi punti al ventunenne di Scottsdale.

In seconda posizione, si è piazzato uno Stephane Carriere (225,54), che, dopo diverse stagioni complicate, ha dato chiari segnali di ripresa. Il podio tutto a stelle e strisce è stato completato dal quotato Joshua Farris (206,56), penalizzato dai tanti passaggi a vuoto sui salti nel programma libero e ancora lontano dalla quadratura del cerchio.

 

Nella danza, di gran lunga la competizione più qualificata come campo partenti, si sono nettamente imposti gli statunitensi Meryl Davis / Charlie White (183,69). I campioni mondiali in carica si sono espressi su livelli di eccellenza dominando la short-dance e il programma libero, in cui hanno pattinato sulle note di Scheherazade di Nikolai Rimski Korsakov. Peraltro, insieme agli azeri Zlobina/Sotnikov, sesti classificati, gli allievi di Marina Zueva sono stati gli unici ad archiviare un duplice livello tre sulle ancora ostiche sequenze di Finn-Step.

Il posto d’onore è andato ai canadesi Weaver/Poje (161,99), che, rispetto ai vincitori, hanno pagato dazio sul grado di esecuzione di ciascun elemento e sulle componenti del programma. Per fornire un’idea più chiara della situazione, è sufficiente rimarcare come nella danza libera, a parità di livelli sui vari elementi, gli allievi di Pasquale Camerlengo abbiano lasciato sul piatto oltre dieci punti. Il podio è stato completato dalla coppia canadese Orford/Williams (137,60), che si è concessa il lusso di precedere i più quotati statunitensi Kriengkrairut/Giulietti Schmidt e i britannici Coomes/Buckland.

 

Tra le coppie di artistico, monologo dei canadesi Kirsten Moore-Towers / Dylan Moscovitch (201,30), capaci nell’occasione di confermare gli enormi progressi evidenziati nella passata stagione. L’unica sbavatura per i vice-campioni nazionali è arrivata sul triplo toeloop in parallelo dello short-program, mentre per il resto è emersa enorme sicurezza e indiscussa qualità su ciascun elemento.

Al secondo posto si sono piazzati i rientranti padroni di casa Denney/Coughlin (188,47) che, nonostante la lunga assenza dalle competizioni, si sono dimostrati già a loro agio sulla maggior parte degli elementi, fatta eccezione per i salti in parallelo costati loro diversi punti.

La terza posizione è stata conquistata dai sorprendenti statunitensi Kayne/O’Shea (167,27), che hanno avuto la meglio sui connazionali Castelli/Shnapir (165,91), naufragati nel segmento più lungo di gara dopo un ottimo corto concluso in seconda piazza. Va sottolineato che i campioni nazionali statunitensi hanno tentato nel libero l’impegnativo quadruplo salchow lanciato, terminato con una caduta a rotazione però completata.

 

E’, invece, saltato il banco nella competizione femminile vinta dalla diciassettenne statunitense Courtney Hicks (171,88) grazie ad un programma libero in cui ha completato sei salti tripli, compresi due lutz nella seconda metà del disco.

La connazionale Gracie Gold (164,68), chiara favorita della vigilia, si è dovuta accontentare della seconda posizione e, a parte un paio di combinazione triplo lutz/triplo toeloop ben eseguite ha palesato un evidente ritardo di condizione pagando dazio sul resto degli elementi di salto.

Il podio, anche in questo caso tutto a stelle e strisce, è stato completato da una più che discreta Samantha Cesario (157,29), oltremodo sottostimata dai giudici su ciascuna voce delle componenti del programma, ma autrice di un libero tecnicamente solido, sbavature sulle trottole a parte.

Solamente quarta, infine, Agnes Zawadzki (151,27), non pervenuta nel libero in cui ha pasticciato su salti e trottole senza soluzione di continuità.

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