Ad Eliska Brezinova e Felipe Montoya le vittorie nelle gare senior della Santa Claus Cup

Archiviati i fasti di danza e prova juniores maschile, la Tüske Hall di Budapest è stata avara di soddisfazioni per gli atleti azzurri.

In campo femminile, il successo è andato alla ceca Eliska Brezinova (145,47), che ha conquistato la seconda affermazione della carriera in un evento di livello B della categoria maggiore. La diciannovenne di Brno si è imposta in entrambi i segmenti di gara completando un corto senza sbavature degne di nota e un programma libero con due doppi axel e cinque salti tripli.

Brezinova ha preceduto la sedicenne ungherese Ivett Toth (136,79), che si è distinta per la qualità delle trottole e per la combinazione triplo toeloop/triplo toeloop eseguita nell’incipit del programma libero. L’allieva di Julia Sebesteyn ha realizzato anche un buon triplo flip, ma ha pasticciato su tutto il resto, specie nello short-program.

 Il podio è stato completato dalla veterana lussemburghese Fleur Maxwell (134,27), che, grazie alle valutazioni sulle componenti del programma, ha regolato di stretta misura la brasiliana Isadora Williams (133,89) e la finlandese Hanna Kiviniemi (132,50).

Per dare un’idea del livello della competizione, è sufficiente rimarcare come la sola Brezinova si sia spinta oltre i limiti tecnici per prendere parte ai Campionati mondiali, cui si è aggiunta per il programma corto anche l’austriaca Lara Roth.

La prima delle italiane è stata la diciottenne Giada Russo (131,88), tra le migliori del lotto per quanto riguarda trottole, passi e componenti del programma, ma nell’occasione non in grado di completare salti tripli. La campionessa nazionale in carica, sesta classificata nella prova di Budapest, ha preceduto di una posizione la sedicenne Chiara Calderone (127,52).

La sedicenne Marta Castagno (96,85), terza italiana in gara, si è, invece, piazzata al quindicesimo posto, mentre Francesca Zazza (71.95) ha concluso la prova in ventunesima posizione.

La competizione maschile ha visto trionfare il venticinquenne spagnolo Felipe Montoya (169,89), che, nonostante due prove infarcite di errori, ha avuto ragione della concorrenza in entrambi i programmi. In seconda posizione si è attestato l’austriaco Mario Rafael Ionian (157,23), che ha preceduto l’azero di scuola statunitense Larry Loupolover (151,64). Nessun pattinatore in gara ha avvicinato i minimi tecnici per prendere parte ai Campionati mondiali, ma in tanti hanno regolarizzato la loro situazione in vista degli Europei.

 Per quanto riguarda l’Italia, Dario Betti (149,82)  ha mancato il podio per meno di due punti. Alessandro Fadini (146,30), terzo al termine del programma corto, ha chiuso in sesta posizione, mentre Marco Zandron (133,42) si è piazzato ottavo.

La prova juniores femminile è stata vinta dalla quindicenne tedesca Annika Hocke (126,30),  che ha battuto la diciassettenne danese Pernille Sørensen (118,74) e l’ancora quattordicenne finlandese Petra Laakkanonen (115,65).  La quattordicenne azzurra Elisabetta Leccardi (105,21), terza al termine del programma corto, si è piazzata in sesta posizione subito davanti alla sorprendente sedicenne Anna Rossanese (104,00). Per quanto riguarda le altre italiane, Greta Lupatelli (103,84) ha chiuso al nono posto, Ginevra Barra Bajetto (99,47) è stata tredicesima, Giulia Foresti (97,42) quindicesima, Sara Boschiroli (90,44) ventitreesima, Sara Matuscelli (89,34) ventiquattresima, Alessia Facelli (83,58) trentesima, Virgina Simone (75,50), trentanovesima.