Evgeni Plushenko in grande spolvero nella Volvo Cup di Riga

Evgeni Plushenko in grande spolvero nella Volvo Cup di Riga
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Figure skating - Volvo Cup Riga 2013

Evgeni Plushenko in grande spolvero nella Volvo Cup di Riga

Evgeni Plushenko ha fugato ogni dubbio sulle sue condizioni e soprattutto sulle ambizioni vincendo in maniera più che convincente la ventiduesima edizione della Volvo Cup di Riga.

Per rispondere ai vari pennivendoli che avevano definito la prestazione nel programma corto non all'altezza del suo passato, il fuoriclasse russo ha sfoderato un libero già ora competitivo ai massimi livelli.

Come è corretto che sia, tutto va collocato nel giusto contesto, ma il quadruplo ben completato e i sei tripli, di cui due axel e due lutz, rimangono, così come le trottole costruite con l'intenzione di raggiungere quel livello quattro mai considerato un obiettivo primario nel glorioso passato e oggi arrivato sulla bassa con cambio piede, ma non su flying camel (dove sono mancato otto giri nell'ultima posizione) e combinata (dove non gli è stato considerato il cambio filo).

Plushenko ha aperto il disco con un quadruplo toeloop ed ha poi presentato nell'ordine triplo axel e triplo rittberger.  Nella seconda metà del programma ha proposto le combinazioni triplo axel/triplo toeloop e triplo lutz/doppio toeloop/doppio rittberger, un triplo lutz, un doppio salchow e a chiudere un doppio axel. 

Di fatto, a trentuno anni appena compiuti, ha collocato, per la prima volta in carriera, cinque elementi di salto nella seconda metà, ulteriore segnale della volontà di eccellere a dispetto di età e infortuni.

Rispetto al piano originale, è mancata una combinazione con un doppio toeloop e un salchow è stato completato doppio anzichè triplo, ma si tratta di sbavature nell'ordine delle cose ad inizio novembre. Inoltre, si nota la scelta di aver rinunciato al triplo flip, salto che gli aveva dato qualche piccolo problema nelle ultime apparizioni agonistiche.

Sul fronte delle componenti del programma, la media è stata superiore al 9,2, ma, in questo caso, il reale potenziale andrà verificato nel qualificato contesto della Rostelecom Cup di Mosca, competizione di primo livello che lo vedrà ai nastri di partenza tra due settimane.

Nella somma dei due segmenti di gara, l'allievo di Alexei Mishin si è attestato a 263,25, punteggio nelle competizioni di primo livello della stagione in corso finora superato dal solo giapponese Tatsuki Machida (265,38 a Skate America). Ovviamente, va da sè che il risultato della gara Riga, in quanto evento di livello B, non sarà preso in considerazione per ritoccare il primato personale del tre volte medagliato olimpico (261,23 ottenuto negli Europei di Sheffield del 2012).

Per chi ha seguito gli ultimi tre lustri della disciplina, la scelta musicale del sette volte campione europeo ha rappresentato un tuffo nel passato, un percorso tra diverse generazioni e per certi versi tra epoche differenti. Il semplice titolo "The Best of Plushenko" risulta sufficientemente evocativo. Si è partiti con le campane di "St. Petersburg 300"(programma libero 2002/2003) e con le musiche de "Il Padrino" (programma libero 2005/2006), si è poi passati a "Tribute to Nijinsky" (programma libero 2003/2004), a seguire "El Tango de Roxanne" (programma libero 2011/2012),  "Tosca" (programma corto /20052006) e "Adagio" (programma corto 2002/2003). Da rimarcare anche il notevole arrangiamento e la costante presenza del violino dell'inseparabile Edvin Marton

Il secondo posto nella Volvo Cup, è andato ad Alexander Petrov (218,75), promessa della scuola di Alexei Mishin, che a dicembre sarà uno dei sei protagonisti nella finale del Grand Prix junior. Plushenko a parte, il quattordicenne di stanza a San Pietrobugo si è dimostrato il migliore con margine in entrambi i programmi di gara, confermando quella solidità sui salti tripli prepotentemente emersa nel circuito riservato ai più giovani.

Sul gradino più basso del podio, monopolizzato da pattinatori russi, è salito Artem Borodulin (202,40), capace di scavalcare grazie al terzo libero il filippino Michael Christian Martinez (197,18) e Zhan Bush (184,84), finiti nell'ordine.

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