La decima edizione del Japan Open è stata letteralmente dominata dai padroni di casa, che hanno inflitto distacchi abissali alla concorrenza.
Nel tripudio del pubblico accorso presso la Super Arena di Saitama, il Giappone ha archiviato il settimo successo nell'abituale evento di inizio autunno e, nell'occasione, è riuscito a imporsi sia in campo maschile che in campo femminile precedendo di oltre sessanta punti il Nordamerica e di quasi ottanta l'Europa. A testimonianza di un'evidente superiorità di squadra, i pattinatori nipponici hanno vinto con margine tre delle quattro rotazioni di gara.
Come di consueto, la competizione si è aperta con il programma libero maschile.
Il migliore del lotto è stato Shoma Uno, sceso in pista per ultimo con l'obiettivo di garantire la leaderhsip provvisoria al Giappone raggiungendo i 167,09 punti in quel momento necessari. L'ancora diciassettenne di Nagoya ha però deciso di fare le cose in grande sfoderando una prestazione stellare accompagnata nel finale da una meritata standing ovation. Il tutto è valso la bellezza di oltre 185 punti, riscontro superato da pochi eletti nelle competizioni di primo livello (Chan, Hanyu, Fernandez, Ten). Le note della Turandot di Puccini sono state valorizzate da un contenuto tecnico di assoluta eccellenza, che la dice lunga sulle ambizioni del campione iridato juniores in carica, pronto a lasciare il segno anche in categoria maggiore. Uno, impeccabile su trottole e passi, ha sfiorato i cento punti di TES (total elements score o volgarmente punteggio tecnico) concedendosi il lusso di completare due quadrupli toeloop, uno dei quali in combinazione con un doppio toeloop nella seconda metà della musica, sette salti tripli, tra cui due axel, e un doppio axel, primo salto della non banale combinazione chiusa da euler e triplo flip. Il programma, rispetto a quanto visto nello US Figure Skating Classic di due settimane or sono, è complessivamente cresciuto e non a caso, oltre alla consueta luna a precedere il primo triplo axel, si sono visti più passaggi di transizione.
Uno Javier Fernandez già piuttosto in palla ha fatto segnare il secondo punteggio complessivo, contenendo il distacco da Uno in meno di dieci punti. Lo spagnolo ha presentato il nuovo programma libero coreografato da David Wilson sulle note della colonna sonora del musical "Bulli e Pupe" (Guys and Dolls), togliendosi la soddisfazione di precedere Patrick Chan sulla somma delle componenti del programma per la prima volta in carriera. Sul fronte tecnico, spiccano un quadruplo toeloop e la combinazione quadruplo salchow/triplo toeloop, perfettamenti eseguiti. I principali problemi hanno, invece, riguardato il sempre ostico triplo axel, aperto in volo dopo una sola rotazione, e il secondo quadruplo salchow, concluso con una caduta.
L'atteso canadese Patrick Chan, protagonista assoluto della passata edizione, ha confermato di essere ancora distante dalla migliore condizione pagando dazio rispetto a chi l'ha preceduto sugli elementi di salto. Il vice-campione olimpico, apparso piuttosto teso, ha mancato l'appuntamento con il quadruplo toeloop, salto di apertura della sua prova, e, a seguire, è riuscito a salvare con i denti il triplo axel. Calato fisicamente nella seconda metà della musica, ha sporcato qualche atterraggio di troppo appoggiando le mani sul ghiaccio. Nulla da eccepire, invece, su coreografia e qualità di pattinaggio.
Lo statunitense Jeremy Abbott, nel pieno di una stagione sabbatica, è riuscito a tenere il passo di Chan ottenendo il quarto punteggio e surclassando il giapponese Daisuke Murakami, tradito da una giornata negativa sul triplo axel, e il veterano francese Brian Joubert, ritiratosi dalle competizioni ormai da tempo e perciò non in grado di tenere il passo della qualificata concorrenza odierna.
Il piatto forte in campo femminile è stato rappresentato dal ritorno in gara di Mao Asada dopo diciotto lunghi mesi di assenza e dalla sfida che l'ha vista contrapposta all'emergente connazionale Satoko Miyahara. Il confronto dall'elevato profilo tecnico tra l'atleta più anziana in gara e quella più giovane ha visto prevalere la venticinquenne tre volte campionessa mondiale, apparsa in condizioni di forma smaglianti. Asada ha egregiamente interpretato le note della Madame Butterfly di Puccini ottenendo la migliore valutazione su ciascuna voce delle componenti del programma e anche il punteggio tecnico più elevato. In apertura, ha completato un pregevole triplo axel aggiungendo strada facendo un doppio axel e altri sei salti tripli, tra cui due flip, due rittberger e un triplo lutz, finalmente non preceduto da un filo marcatamente interno come avveniva in passato. L'unico piccolo passaggio a vuoto è avvenuto nel finale quando è venuto meno il progetto di eseguire una combinazione triplo flip/doppio toeloop/doppio rittberger, sostituita da triplo flip/rittberger semplice.
La diciassettenne Miyahara non è stata da meno ed ha eseguito una prova priva di sbavature nel corso della quale ha ben completato due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due lutz. La convincente vice-campionessa mondiale è riuscita a tenere il passo di Asada sul versante tecnico accumulando l'intero distacco (sette punti) sulla somma delle componenti del programma. Va rimarcato come, a differenza delle ultime uscite, il programma sia stato aperto da quella combinazione triplo lutz/triplo toeloop messa in ripostiglio nella seconda parte della passata stagione per evitare problemi di rotazione.
Il tandem giapponese, accomunato dai livelli più alti a disposizione ottenuti su passi e trottole, ha preceduto la russe Elizaveta Tuktamysheva ed Adelina Sotnikova, quest'ultima assente dalla scena agonistica internazionale da oltre diciannove mesi.
L'allieva di Alexei Mishin, non ancora al top della condizione, non ne ha voluto saperne di presentare un "programma conservativo" e, pronti via, ha tentato un triplo axel, concluso però con una caduta. Per il resto, ha ben eseguito due doppi axel e cinque salti tripli, riununciando solamente alla combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, chiusa per scelta da un doppio toeloop. Su una prestazione complessivamente positiva, poco ha influito una banale caduta nel finale prima di affrontare l'ultimo elemento di trottola.
La campionessa olimpica, invece, ha optato per una strategia più difensiva scendendo in pista con l'intenzione di eseguire due doppi axel e sei salti tripli. Alla fine, rispetto a quanto pianificato, sono venuti meno un triplo rittberger, aperto in volo e completato singolo, e la combinazione doppio axel/triplo toeloop, chiusa da un doppio toeloop. In positivo, oltre ad un'elevata qualità di pattinaggio e ad un'interpretazione matura di "Je Suis Malade", va segnalata la buona esecuzione degli elementi di trottola, accontonati negli ultimi test per via di problemi alla schiena.
La migliore delle statunitensi è stata Ashley Wagner, calata nella seconda parte del programma dopo un buon inizio e, come di consueto, alle prese con troppe rotazioni dei salti al limite. Il copione è stato simile anche per Gracie Gold, in chiara difficoltà sulle combinazioni (triplo lutz/triplo toeloop e doppio axel/triplo toeloop atterrate con caduta) e in affanno nella parte finale caratterizzata dai passaggi a vuoto su flip e salchow, completati rispettivamente singolo e doppio.
CLASSIFICA JAPAN OPEN
1) 607.62 - GIAPPONE
2) 545.23 - NORDAMERICA
3) 528,90 - EUROPA
CLASSIFICA MASCHILE
1) JPN - Shoma UNO
185.48 (99.48|86.00) (video)
2) ESP - Javier FERNANDEZ
176.24 (86.60|90.64) - 1.00 (video)
3) CAN - Patrick CHAN
159.14 (69.56|89.58) (video)
4) USA - Jeremy ABBOTT
153.72 (69.28|84.44) (video)
5) JPN - Daisuke MURAKAMI
145.77 (68.63|77.14) (video)
6) FRA - Brian JOUBERT
105.51 (36.65|69.86) - 1.00 (video)
CLASSIFICA FEMMINILE
1) JPN - Mao ASADA
141.70 (71.88|69.82) (video)
2) JPN - Satoko MIYAHARA
134.67 (71.70|62.97) (video)
3) RUS - Elizaveta TUKTAMYSHEVA
128.34 (64.61|65.73) - 2.00 (video)
4) RUS - Adelina SOTNIKOVA
118.81 (52.70|66.11) (video)
5) USA - Ashley WAGNER
117.84 (56.17|62.67) - 1.00 (video)
6) USA - Gracie GOLD
114.53 (51.57|64.96) - 2.00 (video)
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Klausberg | 11/11 | 35-84 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Pinzolo | 13/14 | 5-35 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
Canazei | 20/23 | 25-40 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
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