L'Italhockey travolge la Corea, ma è una vittoria amara: gli azzurri restano in First Division

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L'Italhockey travolge la Corea, ma è una vittoria amara: gli azzurri restano in First Division

Il Mondiale di Bolzano termina con un eloquente 8-1 della nazionale italiana contro gli asiatici, ma l'Ungheria non sbaglia e non ci sarà il salto in Top Division nel 2025.

La rassegna iridata di 1^ Divisione – Gruppo A finisce con l'amaro in bocca per gli azzurri, che nella bolgia della Sparkasse Arena di Bolzano chiudono alla grande, travolgendo per 8-1 la Corea del Sud, ma vedono l'Ungheria imporsi nel match che condanna il team di coach Pelino al terzo posto, dietro ai magiari e beffati dalla classifica avulsa rispetto alla Slovenia, che vola in Top Division con la seconda piazza, mentre la Romania sarà quarta.

Nell'ultima gara, la formazione ungherese vince per 2-1 contro la stessa Slovenia, in rimonta e in un match in bilico fino all'ultimo secondo di gioco. All'Italia non basta quindi la grande prova contro la Corea del Sud, che retrocede invece in Divisione I - Gruppo B.

 

LA PARTITA

 

Match quasi mai in discussione e praticamente chiuso già dopo il primo periodo per l'Italhockey, con un parziale di 4-0. Il vantaggio dopo appena 21 secondi, grazie al tiro di Frigo che finisce direttamente all'incrocio. La Corea del Sud risponde 37 secondi più tardi, ma il goal di Jin Hui Ahn viene annullato, dopo una challenge dell'Italia, per un tocco con la mano. Quando si torna a giocare, gli azzurri continuano a macinare gioco.

Gazley impegna l'estremo Jung Ho Ha. Quest'ultimo, poco dopo, deve arrendersi di nuovo: bella azione di Frank, che si incunea tra due avversarie e serve a Mantenuto un disco impossibile da sbagliare (6:27). Intorno all'8° grande pressione sulla porta coreana, ma il tris è solo rimandato ed è tutta questione di special team: quello coreano fallisce, quello italiano realizza con Diego Kostner dopo un rebound (13:21).

La Corea non decolla neanche su una penalità inflitta a Seed, mentre l'Italia sfiora ripetutamente il poker. Brividi anche per l'estremo difensore Ha, che per poco non combina una grossa frittata su un tiro vagante direttamente dal terzo di difesa degli azzurri. Il primo tempo si chiude con l'Italia solidamente al comando, perché a 9 secondi dalla sirena Frank insacca il poker su un'azione insistita davanti alla porta. La Corea del Sud accorcia le distanze dopo appena 70 secondi del periodo centrale, con un gran tiro al volo di Sanghoon Shin: gli asiatici sono decisamente più propositivi e cercano anche il secondo goal dell'incontro.

Team tricolore meno incisivo, ma verso metà partita capace di impegnare severamente la retroguardia dei coreani. Gli asiatici giocano per evitare la retrocessione e cercano maggiori spunti, ma Clara è attento e in almeno quattro occasioni salva la porta degli azzurri. A pochi secondi dalla sirena di fine secondo tempo, penalità partita inflitta per testata a Sangyeob Kim. L'Italia non si lascia sfuggire la lunga superiorità per incrementare lo score per quattro volte: prima Catenacci realizza il pokerissimo con una deviazione sottoporta su tiro di Larkin (41:10), poi Mantenuto insacca raccogliendo un suo stesso rebound (43:05).

In 29 secondi ci sono anche le marcature di Salinitri (tiro all'incrocio) e Michele Marchetti (sottoporta) per un roboante 8-1. L'Italia continua la sua marcia: al 48° goal annullato per ostruzione sul portiere. Questa è l'ultima emozione di una gara già ampiamente decisa e il risultato non cambia più fino al 60°.

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